È passata mezza giornata e di Scott nessuna traccia. Già pregusto il sapore della vittoria prendendo in giro Francesco che però non si arrende ancora.
«È chiaro che se l'è presa perché gli ho detto che non poteva permettersi la mia agenzia, non mi chiamerà.»
«A noi maschi non interessa nulla di queste cose, lo vuoi capire? Lui ha adocchiato te e ti chiamerà.»Faccio roteare gli occhi e poi sbuffo, mi ha scocciata con questa storia.
«E anche se fosse io che dovrei fare?»
«Essere gentile e fare il tuo lavoro come sempre.»
«Se ci prova con me gli dico di no...»
«Non ci credo nemmeno se lo vedo con i miei occhi. Ho visto come ne parli e come guardavi le sue foto, ti piace.»
«Sì mi piace come mi piace Brad Pitt, in modo platonico. È un bel ragazzo ma questo non vuol dire nulla. Può avere tutte le modelle e le ragazze che vuole secondo te guarda me?» dico scuotendo la testa, è praticamente impossibile.
«Ma ti sei vista, Ale? Sei bellissima di viso, hai un fisico da fare invidia, sei intelligente, hai un ottimo lavoro che ami, sei simpatica, gentile... che altro dovrebbe volere? E poi se parliamo di sesso ti ha guardato il culo e le tette a cui io do due nove pieni, e sei la mia migliore amica. Lui potrebbe anche averti dato dieci.»
«Sei proprio un cretino, ma ti pare che...»
Sto finendo la mia frase quando il mio cellulare inizia a squillare. Numero sconosciuto. Numero sconosciuto??? E chi è ora? No, non può essere. Non può essere lui, non dopo la mia pessima figura di ieri mattina...«Francesco!» lo tiro a me e gli mostro il display. Spalanca gli occhi e mi intima di rispondere subito. Lo faccio e metto il vivavoce.
Sono un po' imbarazzata perché ripenso a ciò che ha detto Francesco e mi chiedo se non l'abbia pensato anche Scott quando ci siamo incontrati.
«Pronto?» rispondo in italiano ma sento subito dall'altra parte un accento per nulla italiano.
«Sandra?»
«Sì chi è?»
«Sono Scott, ti ricordi di me?» dice in inglese e io mi trattengo dal dare un urlo di gioia mentre Francesco salta più volte dall'euforia. Non mi interessa di aver perso la scommessa, sono contenta che mi abbia chiamata.
Faccio passare qualche attimo prima di rispondere per non dargli l'impressione di aspettare una sua chiamata.
«Ah sì certo il ragazzo dell'ascensore al Parker's. Ciao Scott, tutto bene?»
«Proprio io. Sì tutto bene. Volevo chiederti se potessi organizzare per me e un mio amico un giro ad Amalfi. Domenica dopo pranzo possiamo partire e tornare lunedì sera» dice senza tentennare un attimo.
«Certo. Quindi hotel ad Amalfi con cena inclusa?»
«Sì, un cinque stelle. E lunedì vogliamo andare in barca tutta la giornata.»
«Va benissimo. Due camere separate?»
«Sì, due matrimoniali.»
«Budget?»
«Nessun problema, se mi piace va bene tutto. Mi mandi qualcosa su Whatsapp su questo numero?»
«Sì, dammi una mezz'ora.»
«Ok, ti aspetto.»Stacchiamo la telefonata e salto in piedi abbracciando Francesco.
«Non ci posso credere!»
«Te l'avevo detto! Mi devi una sua maglia...»
«Tutto quello che vuoi!» urlo e poi mi metto subito al lavoro cercando ciò che più può fare al suo caso. Trovo un bell'hotel, una bella barca da 26 metri con conducente e raggruppo tutto mandandoglielo su Whatsapp. Dopo giusto due minuti risponde."Voglio qualcosa di più bello, il più bell'hotel di Amalfi" scrive e io accetto la sfida. Gli prendo il link del più lussuoso e signorile hotel di Amalfi e glielo giro.
"Goal" risponde e capisco che questo gli è piaciuto molto. Sorrido e inizio a preparargli il preventivo quando il mio cellulare squilla di nuovo, è una videochiamata ed è di nuovo lui, ora ho salvato il suo numero e il suo viso liscio e i suoi occhi azzurri spadroneggiano sul display del mio iPhone15.Mi sta videochiamando? In che senso?
Faccio un respiro profondo per calmarmi e rispondo leggermente in imbarazzo.«Ehi, Scott...»
«Sandra, ciao. Ti disturbo?» è sdraiato sul letto e ha addosso una t-shirt nera.
«No, stavo preparando il preventivo per te e il tuo amico» spiego e a lui sembra non importare minimamente.
«Va bene qualsiasi prezzo sia, non perderci tempo. Ti ho videochiamata perché volevo chiederti una cosa e volevo guardarti negli occhi mentre lo faccio» mi dice e giuro che tutti gli organi che ho in corpo si fondono in un unico grande nodo in gola. Cosa vuole chiedermi?
«Dimmi» lo fisso attraverso il vetro dei miei occhiali da vista da lavoro e lui sorride.
«Io e Billy, il mio amico che verrà con me, siamo nuovi qui e non parliamo l'italiano. Voglio che vieni anche tu ad Amalfi, per farci da intermediaria.»
«Sì certo vi avrei accompagnati lì...»
«No io intendo proprio a stare con noi, nel nostro hotel, sulla barca con noi. Ti vogliamo lì con noi.»
«Scott io non vi conosco non so se...»
«Giuro che siamo bravi ragazzi, giochiamo entrambi nel Napoli e siamo personaggi pubblici, non abbiamo cattive intenzioni. Voglio solo che tu sia lì» continua e sono spiazzata. Stavolta non ha detto 'vogliamo' ma 'voglio', la cosa è diventata più personale. Interessante.
Non mi era mai capitata una cosa del genere, giuro, mai.
«Sei sicuro? Una persona in più in quell'hotel costa tanto, vuoi che ti mando un preventivo aggiornato e poi decidi?»
«Devo ripeterti quanto guadagno all'anno? Non saranno cinquemila euro a cambiarmi la vita. Qualunque sia il preventivo ritienilo già accettato. Ovviamente tu avrai una commissione extra e sarai mia ospite. Prendi una camera in più all'hotel anche per te. Sempre se vuoi venire, ovviamente» la sua espressione in video cambia e si fa più seria. Mi scruta e aspetta la mia risposta.
«Certo mi farebbe piacere» dico e lui assottiglia gli occhi osservandomi meglio.
«Sicura? Non voglio costringerti. E poi non so se hai il ragazzo, se è geloso...»
«Non ho il ragazzo e poi è lavoro, no?»
«Perfetto. Certo, solo lavoro, giuro. Allora vieni?»
«Mi fa piacere venire, davvero.»
«A me fa piacere che vieni.» si ferma un attimo e poi continua. «Mi piace il tuo accento, è sensuale» conclude e non so se ridere o scomparire.
«Sensuale?»
«Sì, bello» annuisce guardandomi dritta negli occhi e mi fa arrossire.
«Ti ringrazio. Sei sempre così gentile tu o...» non finisco la frase dandogli l'opportunità di terminarla come vuole e lui prende la palla al balzo.
«Lo sono con chi lo merita e poi l'aplomb inglese è famoso in tutto il mondo, non lo conosci?» dice e mi fa ancora ridere.
«Oh sì, certo, lo conosco ed è chiarissimo che tu ce l'abbia.»
«Ti ringrazio. Ti ho imbarazzata?»
«No macché...» mento e mi sposto i capelli dietro l'orecchio abbassando lo sguardo.
«No eh...» ride e fa ridere di nuovo anche me. È così contagioso che faccio fatica a non assecondarlo, sembro una ragazzina che parla con la sua crush in prima superiore.
«Va bene allora smetto di imbarazzarti per stasera, ci vediamo domenica?» mi fa l'occhiolino nel suo tipico modo e io sospiro.
«Non sono imbarazzata. A domenica Scott» lo saluto anche io e sono sicura di essere di nuovo arrossita.Mi butto sul letto con le mani sullo stomaco in subbuglio e gli occhi che fissano il soffitto. Non riesco a credere a ciò che mi sta capitando. Perché mi fa sentire così? E poi cosa vuole da me? È solo gentile o vuole ottenere qualcosa? Anche se le sue intenzioni fossero quelle che dice Francesco, lui mi sembra un ragazzo carino e a modo, non mi farà problemi se io lo rifiutassi, credo. E poi siamo sicuri che lo rifiuterei? Non ho mai avuto problemi col sesso occasionale, soprattutto se il ragazzo mi piace. E Scott mi piace. Vedrò come andrà, magari mi sto solo impressionando e mi vuole solo come guida turistica. O magari è così bravo a corteggiarmi che non so dirgli di no e passiamo una bella notte insieme. Chi può dirlo?
***
Grazie alla mia dolce @reevbic per la splendida nuova copertina❤
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My weakness - La mia debolezza | Scott McTominay
Fanfiction"Non ho mai permesso a nessuno di conoscere le mie debolezze, le ho sempre tenute nascoste e le ho custodite nel profondo del mio cuore. Poi sei arrivata tu che mi hai fatto sentire normale per la prima volta nella mia vita, mi hai fatto sentire fel...