SCOTT.
Sono giorni che me ne sto chiuso in casa e che esco solo per gli allenamenti e le partite. Sono giorni che non voglio né vedere né sentire nessuno. Sto inventando scuse coi miei amici per non uscire con loro e in queste scuse c'è quasi sempre Sandra. Loro non sanno che lei mi ha accoltellato al petto con il suo tradimento e non sanno che non fa più parte della mia vita, quindi la uso ancora come scusa per dire che sono impegnato con lei e che non posso uscire.
Non potrò farlo ancora per molto però, devo parlarle. Lo devo fare e lo so, ma non sono sicuro di riuscire a guardarla negli occhi e parlarle. Quegli occhi che mi hanno fatto innamorare della vita e dell'amore prima ancora che di lei, quegli occhi che ora per me sono mortiferi. Sono sicuro che se solo la guardassi per un attimo negli occhi nella mia testa partirebbe il film di lei che si bacia col suo ex e non posso sopportarlo ora. Avrei preferito un tradimento vero e proprio con uno sconosciuto e non questo. Qui ci sono sentimenti, c'è il passato, c'è l'amore in mezzo e lo so. Lei l'ha negato, ma non si bacia un ex se non si prova ancora qualcosa per lui.
E io non riesco a pensare che a questo e a quelle sue parole. "Avrei potuto non dirtelo", mi ha detto, e questo mi fa dubitare ancora più di lei e di quello che c'è stato tra di loro. E se si fossero visti anche altre volte? Se si sentissero, se si scrivessero? Non voglio nemmeno nominare il sesso perché per me in una relazione forse è la cosa meno importante, ma lei una volta mi ha detto che con lui ci ha sempre fatto l'amore. E chi mi dice che non ha fatto l'amore con lui e non me lo dice? Chi mi dice che non desidera farlo? Come faccio ad esserne sicuro?
Io non sono sicuro di nulla nella mia vita, ma se c'era una cosa di cui lo ero era la sua fedeltà e il suo rispetto e a quanto pare ho sbagliato a fidarmi. E io non mi fido mai di nessuno, sono la persona più diffidente di questo mondo soprattutto con le donne. Ma lei mi ha ingannato, ha ingannato il mio cuore. E sono stato stupido anche solo a pensare di poter essere felice, sono stato solo uno stupido. La felicità semplicemente non fa per me.
Ora però devo chiudere questa storia una volta per tutte.
Vado a farmi una doccia e metto una tuta nera dell'Adidas per poi uscire di casa e guidare fino a casa sua. Le gambe mi tremano e ho una bottiglia d'acqua che mi sto praticamente scolando. Ho la gola in fiamme e vedo ombrato ma per fortuna non abitiamo lontani e in meno di dieci minuti sono da lei. Parcheggio e suono al citofono, sperando che sia da sola a casa.«Chi è?»
«Scott, posso parlarti? Sei da sola?»
«Sì, sali.»
Salgo e trovo anche la porta aperta quando arrivo sul suo pianerottolo.
«Ciao Scott» è un passo dentro ed è in tuta, coi capelli raccolti in uno chignon disordinato e con le occhiaie di chi non sta dormendo molto. Le stesse che ho io.
«Ciao» entro spedito e vado verso il salone. «Perché? Voglio solo sapere questo.» dico solo e vedo i suoi occhi già riempirsi di lacrime.
«Non c'è una motivazione, ho sbagliato, mi dispiace.»
«Questa domanda mi sta distruggendo da giorni. Perché l'hai fatto? Ti ho fatto mancare qualcosa? Lo ami ancora?»
«No Scott, io amo te» dice e mi viene da ridere.
«Chi ama non fa quello che mi hai fatto tu. Avrei preferito che ti fossi scopata uno in discoteca da ubriaca, ma quello che hai fatto e con chi l'hai fatto, Sandra... io non riesco a sopportarlo.»
«Lo so Scott, so che per te è grave e lo è davvero, lo so. Ma sono stati pochi secondi, pochi insignificanti secondi. Io non voglio perderti per questa sciocchezza, io non voglio perderti.»
«No? Allora dimmi la verità. Dimmi perché l'hai fatto. E dimmi come potrei fidarmi di una che si bacia l'ex e mi dice che avrebbe anche potuto non dirmelo. Chi mi dice che non c'è stato altro? Chi mi dice che non vi sentite da mesi o che avete fatto l'amore, come mi hai detto che facevate quando stavate insieme?» giuro che mi sento il cuore in gola e i suoi occhi bagnati non fanno che peggiorare la situazione.
«No Scott, te lo giuro, non puoi dirmi questo...» fa di no con la testa e si copre il viso scoppiando in lacrime e lasciandosi cadere sul divano. «Questo no, ti prego» continua a ripetere.
«Come faccio a non avere questo dubbio?»
«Puoi controllare il mio telefono, chiedi pure a Francesco. Ti giuro che non vedevo Antonio da quasi sei anni ed è stato un bacio d'addio, niente di più. Me ne sono pentita subito. Per favore credimi almeno su questo.» mi prende una mano e mi fissa negli occhi.
«Non ci riesco. Sai i problemi che ho a fidarmi delle persone e questo per me è un ostacolo insormontabile. Se fosse successo con uno sconosciuto, te lo ripeto, anche se ci avessi fatto sesso, ti avrei perdonata subito. Ma con lui no. Ho troppo impresso in mente ciò che mi hai detto di lui, che volevi dei figli con lui, che ne eri innamoratissima e che non lo avresti mai lasciato. Tu lo ami ancora...»
«No, te lo giuro, no» fa di no con la testa ma io non riesco a crederle.
«E sai cosa mi ha fatto pensare ancora di più? Al fatto che sei terrorizzata dall'idea di avere un figlio con me mentre con lui ne avresti voluti, mi hai detto. Come fai a dire di amarmi e di non amare lui?»
«Non è così, Scott. Avevo diciotto anni quando stavo con lui, ero una bambina. Per amore avrei fatto qualsiasi cosa, non ero abbastanza matura da capirne le conseguenze. Ora è diverso, ora sono una donna e l'amore che c'è tra me e te non è paragonabile a quello che c'era tra me e lui. Con te lo voglio un figlio, non dire che non lo voglio perché mi fai stare ancora più male.» dice e per quanto mi sembra sincera io non mi faccio convincere.
«Io no. Ora è tutto rovinato, non si può tornare indietro. Mi dispiace.»
«Per favore Scott, pensaci bene. È stato solo un bacio, uno stupido bacio...»
«È questo che non capisci, per me è più grave un bacio con lui che del sesso con chiunque altro. Il sesso si può fare con chiunque ma baciare un ex significa sempre qualcosa. E io non voglio vivere nell'ansia che tu puoi lasciarmi da un giorno all'altro per lui.»
«Non lo farei mai, Scott, per piacere, Scott...» scoppia in lacrime e il mio cuore non regge più. Inizio a piangere anche io e non mi sembra vero perché non lo facevo da decenni.Perché lo sto facendo? Perché piango per lei?
«Vedi? Sei contenta ora? Sto piangendo per te e non lo facevo da diciotto fottuti anni! Sei contenta ora?» alzo la voce e cerco di asciugarmi gli occhi con i dorsi delle mani ma non ci riesco.
«No che non lo sono, mi dispiace...»
«Io ci credevo in noi Sandra, ci ho creduto, nonostante tutti i nostri problemi, fin dalla prima volta che ti ho vista in quell'ascensore. Dicevo a tutti con tutto il mio cuore che sei la mia fidanzata perché ci credevo davvero. Ti stringevo a me ogni notte, ogni volta che era possibile, perché ci credevo. Mi sono sforzato di essere un buon fidanzato, di non sbagliare con te, di non rovinare tutto perché ci credevo in noi. Ma mi sono sbagliato fin dal primo secondo. Per te non sono mai stato una priorità, per te non sono mai stato abbastanza. Bravo Scotty, ennesima pessima decisione della tua vita...» ormai le lacrime mi escono come fiumi in piena dagli occhi e non riesco più a fermarle.
Tremo come se avessi una pistola puntata alla testa, perderla per sempre mi terrorizza ma so che è la cosa giusta da fare.
«Non hai sbagliato nulla, anche io ci credevo e ci credo ancora Scott. Diamoci un'altra possibilità» si avvicina a me e mi accarezza il viso. «Io ti amo» dice e mi fa impazzire.
«Non mi toccare e non dire più questa cazzata. Io non ho mai permesso a nessuno di conoscere le mie debolezze, le ho sempre tenute nascoste e le ho custodite nel profondo del mio cuore. Poi sei arrivata tu che mi hai fatto sentire normale per la prima volta nella mia vita, mi hai fatto sentire felice per la prima volta nella mia vita. E poi hai preso le mie debolezze e le hai usate contro di me, distruggendomi e facendomi sentire di nuovo la nullità che ero prima. Sei diventata tu la mia più grande debolezza e non riesco a superarlo.»Ho un peso sul cuore che non potrò mai superare ma averle detto tutto ciò che provo e che sento e aver pianto sono sicuro che mi farà stare meglio. Forse non oggi, non domani, non presto ma mi farà stare meglio. Ora devo solo andarmene da qui e assicurarmi che lei non faccia mai più parte della mia vita.
«Mi dispiace, ho rovinato tutto e non volevo. Mi dispiace.»
«Sì hai rovinato tutto e Sandra, questo è un addio. Non cercarmi più, non ti voglio nella mia vita in alcun modo. È chiaro?»
«È chiaro»
«Giuramelo.»
«Te lo giuro.» annuisce e di nuovo si lascia cadere sul divano passandosi le mani sul viso respirando affannosamente.
«Bene allora addio.»
«A-addio» dice singhiozzando e non posso più stare qui a guardarla. Me ne vado via da casa sua e dalla sua vita, per sempre.***
Che tristezza💔
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My weakness - La mia debolezza | Scott McTominay
Fanfiction"Non ho mai permesso a nessuno di conoscere le mie debolezze, le ho sempre tenute nascoste e le ho custodite nel profondo del mio cuore. Poi sei arrivata tu che mi hai fatto sentire normale per la prima volta nella mia vita, mi hai fatto sentire fel...