Capitolo 23

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Non ho chiuso occhio stanotte.

Subito dopo che Tom ha abbandonato la mia stanza sono rimasta sul letto a piangere.

Mi sento così stupida per avergli creduto, sapevo come sarebbe andata a finire.

Convinta che dormire mi avrebbe aiutata a scappare da questa orrenda realtà ho spento tutte le luci, ma ogni volta che chiudevo gli occhi vedevo lui.

Sono rimasta quindi tutta la notte a girarmi e rigirarmi nel letto cercando di non pensarlo, ma era quasi impossibile.

Ho pianto tutta la notte pensando a quel giorno, il giorno in cui mi è stato detto che avrei dovuto sposare Mattheo Riddle , il giorno in qui Tom mi ha abbracciata e per la prima volta ho sentito il suo calore, il giorno in cui ha promesso che non mi avrebbe persa e che avrebbe trovato una soluzione, dovevo aspettarmi che quello stesso Tom di lì a poco avrebbe infranto la promessa andandosene dalla mia vita definitivamente.

Ora sono seduta sul mio letto e intravedo la luce del sole illuminare mia stanza.

Scendo dal letto stanca e confusa.

Mi guardo allo specchio e noto subito i miei occhi rossi e gonfi.

Apro lentamente la porta della camera e scendo le scale.

Entro in cucina, apro un cassetto e prendo un pacco di biscotti.

Guardando la sedia in cui ieri era seduto Tom mi torna in mente e la fame sparisce subito.

Lascio il biscotto che avevo in mano, quasi nauseata e rimetto tutto a posto.

Decido di uscire in giardino a prendere un po' d'aria.

Appena metto piede fuori dalla porta di casa l'aria fresca del mattino mi travolge, faccio un respiro profondo lasciandomi andare per un secondo a quella sensazione di libertà che svanisce subito quando mi tornano in mente le parole di Tom "Mattheo ha ragione, mio padre non cambierà idea, tu devi sposarlo e io sono un ostacolo."
Ma perché ci sto così tanto male?
Io e Tom non eravamo niente dopotutto.
Forse doveva andare così.
Perché continuare a piangere?
Rincorrerlo non serve a nulla, lui non tornerà indietro, lo conosco.

"Se qualcuno ti vuole davvero , non te lo fa capire con l'assenza o con il silenzio.
Chi ti vuole ti cerca ,cercherà sempre un modo per stare con te e non andrà via nonostante le difficoltà, se non è così evidentemente non gli importa nulla."

Questa è una frase che ho letto su un libro, una frase che ora capisco.

Ma perché fa così male accettarlo?
Perché fa così male accettare che una persona in realtà non ci tiene a te?
Perché fa cosi male lasciare andare una persona nonostante tutto il male che ti ha causato?

Non posso stare qui a piangere per lui, la mia vita andrà avanti e anche la sua, senza di me.

Devo accettarlo.
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Ciao lettori ,o meglio lettrici, scusate la luuungaa attesa, ma in questo periodo purtroppo non riesco a pubblicare regolarmente, quindi non so dirvi per certo quando pubblicherò il prossimo capitolo, ma posso dirvi che non ne rimarrete delusi sicuramente.
Sono felice che la storia vi piaccia, grazie per il supporto!!
Votate e fatemi sapere cosa ne pensate, come sempre.❤️

Make Me Yours-Tom RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora