Capitolo 11

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Mia's pov

2 settimane dopo

-Si sta svegliando-

Anche se ho gli occhi pesanti cerco di aprirli per mettere a fuoco quello che c'è attorno a me.
Una voce maschile mi ha accompagnata nei miei sogni,ed era quella di Thomas.
Lui c'era sempre,anche adesso è affianco a me.

Sorrido,perché non mi ha mai lasciata come li ho chiesto;
Thomas ha gli occhi gonfi e rossi...HA pianto per me? No di sicuro non è  così...sto sognando di sicuro.

-Non farlo mai più Mia,mi hai spaventato,credevo che saresti morta cazzo!-

È arrabbiato ma anche triste  felice,mi prende la mano e me la accarezza mentre incrocia il suo sguardo al mio...non voglio che sia così premuroso con me...non voglio niente da lui.
Non voglio stare insieme a lui non perché non mi piaccia come ragazzo,anzi,ma io non faccio altro che deludere...io per questo mondo non conto.

-Ehi,sono viva tranquillo-
Balbetto per la fatica,non riesco molto bene a parlare...e come se sentissi la testa pesante è io corpo leggero.
Solo ora noto i bracci fasciati e dei tubicini che sono collegati a una sacchetta di sangue.

All'improvviso delle immagini di me,del mio polso...appaiono come un flashback...ora ricordo ecco perché sono in ospedale cazzo!
Come ho potuto,perché mi sono messa la suo livello...perché ho fatto capire a loro che sono debole perché?
Io non voglio essere debole!non lo voglio! Non voglio vedere le facce della gente che mi guardano perché li faccio pena no.

Le lacrime escono da sole...e me ne sto pentendo,perché non voglio essere vulnerabile...non lo voglio.

-Non rovinare questi occhi stupendi Mia- dice Thomas

-Grazie,per non avermi abbandonata...credevo che sei io sarei morta tu saresti stato molto più felice-

E lo penso davvero,perché ogni cosa che tocco la distruggo.
Il mio destino è questo,è un circolo che va avanti da secoli probabilmente.

-Ma che cazzo dici!Secondo te mi sarei messo a ridere!ma ti sento quando parli?-

Altre immagini mi vengono in mente...mia madre con un ragazzo...ed io che faccio una foto.

-Mamma e papà sono qui?-

-Si...vuoi che li chiamo?-

-Si- dico con fatica.

Thomas esce dalla stanza è subito dopo Mamma e papà vengono verso di me.

-Amore della mamma,perché lo hai fatto-

-Zitta!non devi parlare...-

-Ma amore...-

-shh- riesco a dire solamente.

Papà scoppia a piangere e si inginocchia dinanzi a me,mi prende una mano e poi mormora:

-Mia perdonami,perdonami per tutto io male che ti ho fatto!Figlia Mia! Spero che quando morirò Dio mi punisca.
Non mi perdono per quello che ti ho fatto,per tutto quelle cose che ti ho detto.
Ľho fatto perché volevo crescerti forte,volevo che non fossi come me...un fifone-

-Perfavore perdonami Mia- sta singhiozzando,riesco a vedere nei suoi occhi celesti il dolore è il rimpianto.

-Mi avete fatto tanto male Papà!Voi mi avete abbandonata! Ho vissuto un'infanzia traumatica...ancora oggi non riesco ad abituarmi alla felicità...perché mi sembra troppo strano per essere vero! Stai capendo fin dove mi avete portata? SONO PIÙ CHE AL LIMITE!IO SONO MORTA DENTRO DA ANNI ORAMAI,SONO UN MORTO CHE CAMMINA! NON RIUSCIREI A PERDONARVI...-

The secrets of the heartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora