Quante danze sfrenate
e baccanali racchiudono
gli incontri di quei bizzarri
randagi.Presentarsi alla festa
di un cigno in lutto
non è prudente.
Ma noi amiamo
il rischio.Andra Indivar Veleda
Camillo
Inutile bastardo e lurido verme. Pensa un pò, mi induce addirittura ad agire d'istinto; gli chiudo la porta in faccia, con il braccio che pare indemoniato, per la velocità del moto che ha appena compiuto.
Andra era dietro di me, mentre assisteva all'inedita scena di un Camillo impalato dinanzi ad un volto che avrebbe preferito non rivedere mai più. Onestamente, sono nato per dare spettacolo, ma non di certo in questo modo.
«Chi era?», reagisce, preoccupata. Andra ha preso la situazione nel modo esattamente opposto a quello che credevo avrebbe adottato. Ha aperto il tetto di casa sua a tutti noi. Vuole che rimaniamo. Vuole combattere per noi. O almeno credo. Il che significa che riserverebbe lo stesso trattamento a tutti. Compreso Loris.
«Uno stronzo. I miei traumi ed i miei problemi fatti persona», sintetizzo i mille punti che andrebbero approfonditi.
«Sono sicura che avrai modo di chiarire, ma non posso lasciar morire chi viene a bussare alla mia porta», replica, posando le sue falangi sulle mie spalle, per poi afferrare la maniglia della porta con noncuranza. Se non sapessi che fosse il suo lavoro, le avrei urlato "egoista" così forte fino a consumare la sua pelle con le onde sonore.«Aspetta, cara Andra», attacco imitandola, e coprendo entrambe le sue spalle con le mie mani, «ti prego, sta cercando me. Vuole continuare a perseguitarmi, ed io non so proprio come potrei riacquisire un minimo di equilibrio mentale, in tal caso», la imploro.
Si concede una risata di scherno che trascuro, aspettando il decreto finale.«Non posso ignorare nessuno, Camillo, comprendimi. Però potremmo continuare ad avere altre sedute sul terrazzo, anche sapendo quanto sia rischioso. E comunque, dubito che, sotto i bombardamenti, qualcuno abbia tanta voglia di perseguitare la persona che ha rovinato quanto salvarsi il culo», mi rincuora.
Non mi resta che farmi da parte, cercando di mettere in secondo piano le emozioni che dovrò rivivere.
Dovrebbero incutere più timore le bombe, la morte e la guerra. Invece posso giurare che è questo ad incuterne maggiormente. Dover tornare al passato che è diventato presente per miracolo.La porta si schiude il tanto da poter sbirciare all'esterno. Lui non è lì. Andra spalanca la porta, in preda al panico che le si può leggere in viso. Mi dimeno all'esterno, e lo vedo in lontananza, rassegnato alla fine. Vorrei che fosse così. O forse vorrei solo che avesse ciò che merita per tutto il dolore che mi ha inflitto.
Mi sento un coglione ad averglielo permesso di nuovo. Ora non sto agendo d'istinto. Devo dare una mano alla donna che sta mettendo la sua vita a rischio per me. Riduco la velocità della mia corsa solo quando mi rendo conto di aver richiamato la sua attenzione con il rumore dei passi pesanti sull'asfalto.
«Seguimi», impongo atono, ma anche leggermente spaventato per non essere al riparo, nel bel mezzo di una guerra.
«Ca...», tenta, prima che la mia mano coprisse la sua bocca.
«Non una parola», ordino, mentre mi volto.
Sento la sua bocca schiudersi, ma al contempo rinunciare subito alla grande stronzata che stava per rifilarmi.⭐️
Per Venezia sono riecheggiati altri consistenti boati, mentre Loris era sul punto di inchinarsi ad Andra per l'asilo che gli ha offerto. Patetico coglione.
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Proiettili d'amore
RomanceIl nero su bianco è sempre stata l'unica cosa a soddisfare l'incolmabile solitudine di Andra, dovuta alla morte in battaglia di suo padre e dall'assenza della madre. Neanche la fama ed il furore della critica scaturito dal suo nuovo romanzo sembrano...