OneShots. ᜣ STRAY KIDS

Detention. JEONGCHAN

>Yang Jeongin era un semplicemente ragazzo che faceva di tutto per essere mandato in punizione per saltare la lezione di inglese.

Bahng Christopher era il suo insegnante di inglese.

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«prof la può smettere di spiegare inglese? tanto nessuno qui ha la sufficienza, poi sapere una lingua in più o una in meno è uguale.» si lamentò dal fondo della classe il più ribelle in quella stanza: yang jeongin.

il ragazzo non eccelleva per niente nella materia che stava spiegando il suo professore e volendo saltare le lezioni di inglese, a detta sua inutili, faceva di tutto pur di essere mandato in punizione.

la punizione era una classe in cui venivano mandati gli studenti più casinisti o, come jeongin, che volevano balzare materie ritenute senza senso.

il professor bahng aveva avuto fin troppa pazienza, e pur di non avere rotture di scatole mentre spiegava accontentava il piccolo ribelle.

per tutti i tre anni di superiori che hanno passato insieme si era creato un legame tra questi due personaggi abbastanza particolare nonostante non andassero molto d'accordo e jeongin detestava, così diceva, il prof di inglese.

semplicemente non lo sopportava perché spiegava l'unica materia in cui il più giovane aveva l'insufficienza.

c'erano sempre quegli attimi di tensione tra quei due che sembravano normali ai loro occhi, dato che era dal primo anno che si stuzzicavano a vicenda, partecipando inconsapevolmente uno al giochino dell'altro.

ormai darsi fastidio era all'ordine del giorno, poiché jeongin avesse inglese ogni santissimo dì ed era anche un po' per quello che non gli andava a genio la materia.

«no, questa volta yang tu rimani in classe muto. non ti mando in punizione. sono sempre stato fin troppo elastico in tre anni con te, quindi da adesso in poi ti scordi la punizione così sei bello contento perché ti salti inglese. se ti sento dire una qualsiasi parola a chiunque in questa classe allora ti farò lezioni di recupero la sera per inglese. i tuoi voti nella mia materia sono penosi, con te ci sono andato fin troppo piano.» gli fece la ramanzina bahng.

jeongin rimase di sasso: non si aspettava che quell'insegnante con così tanta tolleranza si fosse rivelato tutt'altro.

a quel tono di voce tanto autoritario del suo professore si ammutolì e non proferì parola per tutto il resto della lezione, provando a capire alcuni dei termini nuovi che stavano affrontando in quel periodo.

poco dopo che il docente finì di spiegare e assegnare i compiti suonò la campanella che indicava l'inizio della pausa pranzo e tutti uscirono dalla classe per andare in mensa, tranne qualcuno.

yang jeongin.

con il capo chinato ed il passo timido si avvicinò esitante alla cattedra ancora stracolma dei fogli di bahng.

quest'ultimo notando lo studente in piedi davanti a sé gli fece segno di iniziare a parlare e nel mentre riponeva tutti i pezzi di carta nella sua valigetta da insegnante.

«professore...senta, le vorrei porgere le mie scuse per come mi sono comportato oggi e tutti gli altri giorni, settimane, mesi e anni. non credevo di essere così tanto insopportabile come ha cercato di farmi capire, e lei mi ha aperto gli occhi. capisco che non posso rimediare a tutto quello che le ho detto e fatto in questo lasso di tempo che abbiamo passato tra me che facevo di tutto per saltare le sue ore e lei che si doveva subire i miei schiamazzi ogni giorno. le prometto che studierò di più e darò il massimo di me per arrivare al sufficienza in inglese! riesce ad accettare le mie scuse, professor bahng?» jeongin si era finalmente reso conto di quanto era stato straziante nei confronti del suo docente.