Sono passate 2 ore da quando mi hanno detto che potrò tornare a casa da mamma e papà. Dai miei fratelli. Da JUJI. Mi mancano così tanto, mi mancano i loro abbracci, il loro amore. Ricordo pure che sono la mafia italo-americana. Io so che loro non mi farebbero mai del male, o almeno così spero. Mi mancano i baci di papà, gli abbracci unici di mamma, il solletico di Erkie, la chitarra di Nando, le torte con Lyon, i film MARVEL con Nicki, la lettura con Archi (Ares), le trecce di Luco, le sfilate con Dadi, i disegni con Tato, le uscite al parcogiochi di casa con Rickie e il tutto di Juji. Con lui facevamo tutto, dormivamo persino insieme fino ai 5 anni. Avevo un bellissimo rapporto con i miei fratelli. Mi ricordo che noi 11 avevamo fatto una casa sull'albero tutta nostra, dove ci nascondavamo solo noi fratelli. Un giorno io e Juji avevamo litigato con i nostri genitori e i fratelli maggiori, così ci rifugiammo in quella casa, finchè non sbollentammo la rabbia, ovvero una settimana circa. Ci portavano il cibo 3 volte al giorno e le coperte ogni sera. Scendemmo soltanto perchè io ero caduta e non riuscivo a camminare, andammo in ospedale e alla fine avevo una caviglia rotta. Ho schiavizzato miei fratelli per un mese intero. A quei ricordi sorrido. Vengo distratta dai miei pensieri dalla voce di Giada la poliziotta. << Sole sono qui, seguimi>> e così faccio. Arriviamo davanti a due uomini uno sulla cinquantina con leggera barba bianca, capelli mori con ciocche bianche e ochhi celesti, indossa una camicia bianca e dei pantaloni blu scuro. L'altro si aggira sui 25 anni ha dei capelli biondi abbastanza lunghi, una maglia aderente bianca che risalta il suo petto muscoloso, e dei jeans chiari. << Papà... Erkie
>> mi esce quasi come un sussurro, ma l'hanno sentito. Girano la testa e mi guardano scioccati ma poi iniziano a incammianarsi verso di me e io corro verso di loro. Gli salto addosso e mi riempiono di baci mentre io piango di gioia. Il nostro è un abbraccio colmo di nostalgia e amore. Tanto amore. Loro si staccano e mi squadrano << Tesoro quanto ti sei fatta bella, la mia principessa>> dice papà con la voce spezzata dal pianto, e io arrossisco come un peperone. Sono molto timida. << Dai andiamo, ci aspettano tutti a casa, sei la nostra speranza>> Erkie dice quasta ul tima frase, sussurrando e io divento subito confusa. Che significa che sono la loro speranza? Andiamo in macchina, e wow che macchinaIo mi metto dietro e loro due davanti, e ci dirigiamo verso l'aereoporto. Il viaggio passa in silenzio, ma nella mia testa cìè più casino che in una discoteca. Che significa che sono la loro speranza? E' successo qualcosa? E se è qualcosa di brutto? Oddiooo sto impazzendo. Arriviamo all'aereoporto e neanche me ne accorgo. Scendiamo dalla macchian e ci dirigiamo verso un aereo, il loro aereo. Giustamente. L'interno è ancora più bello...
Erkie e Papà si siedono vicini di fronte a me. partiamo e passa un pò di tempo. Ad un cert punto ci guardiamo negli occhi, riesc a vedere felicità tanta, ma c'è anche della tristezza, ma non è verso di me. Che significa che sono la loro speranza? Così decido di chiedere. << Erkie prma ha detto che sono la vostra speranza, che significa?>> Loro mi guardano e si lanciano un' occhiata, e papà parla. << Vedi tesoro, da quando te ne sei andata, sono cambiate un pò di cose tra cui noi... C'è stato chi si è chiuso in se stesso, chi si è rifugiato nel lavoro e chi nell'alcool, oppure nelle prese in giro, c'è stato anche chi ha semsso di dormire per un pò ma... ma c'è stato qualcuno che ha reagito peggio degli altri... come Juji>> Quando sento quel nome, mi preoccupo subito, ho fatto stare male i miei fratelli, ma sopratutto il mio gemello. << cosa gliè successo?>> domando preoccupata, ma vedo che lo sono anche loro, e Erkie continua al posto di papà<< vedi lui è cambiato... all'inizio era scontroso con tutti, pure con noi, persino con mamma, lo è stato per parecchi anni. E in quegli anni è peggiorato, si è tinto i capelli di nero perchè diceva che gli ricordavano troppo te, ha semsso di mangiare, poi ha ripreso e ora ha rismesso, dorme poco, e non ha pù sentimenti, letteralmente, è diventato... come dire... di ghiaccio, è sempre fuori e spesso ritorna mal ridotto, e da più di un anno che non parla con noi, tu non sai cosa darei anche solo per vederlo di nuovo gridarci contro, sentire la sua voce, mi manca Sunny, mi manca tanto, mi manca il bambino dai riccioli d'oro sempre sorridente con sempre l'allegria negli occhi e il sorriso in volto, non è più Juji>> Ha la voce spezzata, si sente, e le lacrime agli occhi. Mi sporgo in avanti e li abbraccio forte. Il mio gemello, la ia metà... cosa ho fatto? Ci stacchiamo e papà ci comunica che siamo arrivati. Scendiamo dall'aereo e ci dirigiamo alla macchina e saliamo. Siamo partiti ma siamo tutti in silenzio. Dopo quasi mezz'ora siamo arrivati la villa sembra più grande di quello che ricordavo, ma è rimasta uguale esteticamente.
Entriamo in casa ed è ancora più bella di fuori, alzo la testa per guardarla meglio. Quando riporto lo sguardo per terra trovo tutti i miei fratelli, tranne juji, e mia mamma intenti a guardarmi. Loro sono in piedi, uno più alto dell'altro che vengono verso di me mentre sorridono come ebeti. Io cammino più velocemente contro a loro e mi butto tra le loro braccia. 8 Anni fa non avrei mai pensato di piangere per aver visto i miei fratelloni, e guardatemi ora, in lacrime mentre mi abbracciano. Dopo minuti fantastici, vado da mia mamma, la donna che mi ha messo al mondo. Vado da lei e l'abbraccio, forte in modo che non mi scappi << mammaa m-mi s-sei man-mancata>> dico singhiozzando << anche tu amore, da morire>> dice e mi bacia i capelli. Veniamo interrotti da una porta che sbatte, giro la testa e lo vedo. Il mio gemellone, i mio Juji, privo di qualsiasi emozione con un livido sullo zigomo, un taglio sul sopraciglio e il labbro da cui perde ancora sangue. I suoi capelli sono lisci e neri, i capelli che mi aveva promesso di non toccare mai solo perchè piacevano da morire a me e lui adorava quando gli facevo le treccine. I suoi occhi vuoti, privi di ogni emozione. Non ci guarda nemmeno, e si dirige verso le scale ma io lo fermo dicendo solo il suo nome << Juji>> lo guardo con nostalgia, tristezza, rabbia e preoccuppazione, tanta. Ma lui continua a stare fermo guarando le scale lasciandomi solo la visione delle sue spalle. Io, però, insisto << Juji guardami>> dico severa, e poi sussurro un << per favore>> lui piano piano si gira, e mi guarda. Fisso i suoi occhi rossi e le sue occhiaie profonde. Mi guarda impassibile, ma si vede che sta per cedere. Continuo << Ti prego Juji, fa qualcosa, mi stai distruggendo...>> è così, il mio cuore già pieno di crepe, si stà rompendo, e quando penso di aver vinto lui gira la testa e se ne va, causandomi un forte dolore al petto. Corro da papà e mi metto a singhiozzare, lui mi accarezza la schiena e mormora un << lo stiamo perdendo>>.
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spazio autrice
ciaooooo ragazzi, spero vi sia piaciuto il capitolo. Ci ho messo un pò.
Ne prossimo ci sarà il pov di Julien.
Se vi piace questa storia potete provare a leggere anche I Breath Love, che spero vivamente vi piaccia
E se trovate bello questa storia lasciate una stellina
ciaooooo
La Marchese
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It's Time To Live
RandomSole Chanel Ferrari è stata strappata dalla sua famiglia all'età di 7 anni. Lei ricorda tutto di loro, le coccole, l'amore e le serate film. Ma in quei 8 anni senza di loro ha vissuto l'inferno, subendo busi fisici e psicologici Quando per un incide...