RYAN

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POV DI EDOARDO(zio giovane)

Chi è Ryan?
Questa era la domanda che mi girava in testa da quando la mia nuvoletta aveva pronunciato quel nome. E a giudicare dalle espressioni dei miei fratelli, pensavamo la stessa cosa. Nel mentre Julien continuava a pregare Ryan di smettere di fare Dio sa che cosa, ma dal suo tono di voce non sembra nulla di bello, e questo mi fa incazzare parecchio.

JULIEN: NOOOOOOO, fa maleeeeee

Vengo ridestato dai miei pensieri sentendo l'urlo acuto di Juji. Lo guardo dall' alto. Gli occhi sono rossi, le lacrime scendono a dirotto, il respiro è irregolare, le sue mani tremano senza sosta.
Mi spezza vederlo così, cazzo
Mi metto in ginocchio vicino a lui e gli prendo la mano, gliela stringo, tanto che penso di avergli bloccato il sangue, gliela stringo come se avessi paura di perderlo per sempre.
E in effetti è così.
Da quando Sole è stata rapita ho dovuto fare da spettatore alla autodistruzione di Julien, e per quanto volessi combattere per lui, la battaglia era la sua e l'unica cosa che potevo fare era sostenerlo, farlo sfogare, fargli cadere quella maschera che ostentava con tutti persino con la sua famiglia, tranne che con me. E questo mi onorava.

VINCENZO: Sta avendo un attacco di panico
La sua voce era incrinata e il suo sguardo dispiaciuto, arrabbiato anche... Deluso.
GIUSEPPE:Ma va, non mi dire, magari informami di qualcosa che non sappiamo.
VINCENZO: Porta rispetto, sono sempre più grande di te e il tuo fratello maggiore

FRANCESCO: BASTAA VOI DUE

GIUSEPPE: Ricordati che sei sempre in casa mia, potrei cacciarti quando voglio
IO: BASTAAA SEMBRATE FUE FOTTUTI BAMBINI, TUO FIGLIO STA AVEDO UN FOTTUTO ATTACCO DI PANICO, MENTRE TU RAZZA DI TROGLODITA DICCI QUALCOSA CHE NON SAPPIAMO VERAMENTE
Dissi tutto ciò urlando come mai. Alla fine del mio discorso le facce dei miei fratelli venirono sformate dalla rabbia, probabilmente per come gli avevo parlato, ma poi capirono che il loro comportamento era del tutto infantile.

JULIEN: NOO Ryan non urlare ti prego, mi fai maleee, perché mi fai maleee?!

Quando ha pronunciato queste parole tutti abbiamo smesso di parlare e io mi sentii subito in colpa. E sempre vicino a lui gli sussurrai guardandolo negli occhi.

IO: Ehi nuvoletta l, sono io, lo zio Edo, lo zio fantastico... Amore calmati ora nessuno ti farà male, ci siamo io, papà tuo, zio Vincenzo, zio Mari e zio Fra

A quelle parole sembrò rilassarsi, mi guardò negli occhi, erano estremamente vuoti, mi fece malissimo guardarli.
Gli occhi che un tempo erano stracolmi di felicità ed energia ora erano spenti senza più la voglia di lottare. Neanche per se stessi.

JUJI: Zii, papà.

Sussurrò squadrandoci tutti, gli sorridemmo per quanto dentro stessimo piangendo, vedere tuo nipote, tuo figlio in queste condizioni è doloroso, ed è un eufemismo.

GIUSEPPE: Si amore mio siamo noi, siamo solamente noi.

Mio fratello aveva il respiro irregolare, e le lacrime agli occhi, l'ultima volta che l'ho visto così è stato quando hanno rapito Sole.
Abbraccio il figlio come mai avevo visto, anche lui aveva paura. Paura per cosa gli era successo e paura per la piega che stava prendendo il figlio. Ora tutti eravamo accovacciati vicino a lui. Mario e Vincenzo erano visibilmente sconvolti, Franci era terrorizzato e Leone che non ha fatto o detto niente per tutto il tempo aveva i capelli completamente scombinati, le guance rigate, gli occhi gonfi e il moccolo che gli colava dal naso. Mi sfuggì un sorriso nel vederlo così.

MARIO: Juji ci hai fatto prendere un infarto...
Ridacchiammo un po' tutti, ma poi il mio dolce fratellone fece la domanda che tutti aspettavamo, ma alla quale nessuno era pronto alla risposta.

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