CAPITOLO 2 | sesto senso

126 9 0
                                    

so che mi hai già dimenticato,

 ma è ancora mio il tuo cuore o l'hai soltanto ipotecato?




Cogoleto, 1° marzo 2022

"Lo so che me lo vuoi chiedere"
Diego sorrise alla sua amica.
"Non so se lo voglio sapere"
"Allora starò zitto"
Lei lo guardò con un'espressione contraria e Diego scoppiò a ridere.
"Sta per far uscire l'album. Ha lavorato molto in questi anni"
Alma rimase zitta e guardava Diego, sapeva che c'era altro.
"E non ha mai accennato a me vero?"
Diego cambiò faccia, dispiaciuto.
"No e non mi sono mai permesso di chiedere nulla. Sei un argomento delicato per lui e sappiamo entrambi com'è"
Lei si ammutolì, annuendo e continuando a leggere il suo libro.
"Sta bene almeno?"
"Si, Alma"
Diego sorrise nostalgico, ripensando a quando i due suoi amici erano inseparabili e si vivevano segretamente il loro amore che provavano l'uno per l'altra, senza mai confrontarsi.
Avevano vissuto tutta l'adolescenza insieme, come due migliori amici, per poi finire dal nulla tutto ciò che avevano costruito.
Diego non li aveva mai capiti, o perlomeno, non aveva mai capito Andrea. Erano passati anni ormai, dal 2016 erano arrivati al 2022. Sei anni di domande senza risposta, ma nonostante ciò le loro menti non avevano smesso di pensare nemmeno un attimo al loro rapporto.

Il telefono del rapper squillò, facendo sobbalzare entrambi.
Lo prese dalla tasca, guardando il display: Andrea.
Guardò con la coda dell'occhio Alma, che stava beatamente leggendo il suo libro sull'altra poltrona.
"Esco un attimo"
La ragazza annuì distrattamente, girando pagina e prendendo un sorso della sua tisana.
Diego si alzò velocemente, aprendo la porta finestra e uscì in balcone.
"Si?"
"Die' io sono a Genova"
Si girò verso Alma, guardandola preoccupato.
"Non penso sia una buona idea vederci adesso"
"Perché frate?"
Diego sospirò, abbandonandosi all'istinto di dire tutta la verità al suo amico.
"Sono con Alma"
Silenzio.
"La mia Alma?"
"Si"
Sentì un respiro profondo dall'altro lato del telefono.
"Senti, lo so che pensavi di cancellarla completamente dalla tua vita. Ma è una mia cara amica e le cose che sono successe tra voi due sono cazzi vostri"
"Non sto dicendo questo, è che... niente Die, quando ci vediamo? Sai, pensavo di fare qualcosa per l'uscita dell'album, una festicciola tra amici, come ai vecchi tempi. Ci stai?"
"Ovvio che ci sto"
"Bene, allora poi mando un messaggio sul gruppo"
"Va bene frate"
Chiuse la chiamata, tornando da Alma, che ancora stava leggendo.
"Chi era?"
Un'ondata d'ansia pervase la testa di Diego, decidendo subito di dire all'amica della vera persona che l'aveva chiamato.
"Andrea"
Alma si fermò subito, alzando lo sguardo e chiudendo il libro.
"Che cosa voleva?"
"Niente, mi diceva che è a Genova"
"Ah"
"Ti turba?"
"Che cosa?"
"Non lo so, tutto ciò"
"Vorrei solo capire il perché l'ha fatto"
Diego le sorrise malinconicamente, accarezzandole una mano.
"È sempre stato il mio punto di riferimento, non mi perdonerò mai quel giorno dove gli dissi quelle cose. Adesso magari saremmo insieme, felici e senza preoccupazioni"
"Prima o poi sarebbe successo, Alma"
"Dici?"
Diego annuì, alzandosi e prendendo una birra dal frigo.
"Magari non era il momento giusto quello, se il destino vi rivuole insieme, fidati, vi ricongiungerà"
Alma sospirò, lasciandosi andare sulla sedia e pensando a quel ricciolino che le aveva conquistato il cuore.

Genova, 3 marzo 2022

"Quindi posso venire?"
"Non credo sia una buona idea Alma"
"Perché?"
"Innanzitutto perché è una festa privata e non sei in lista, poi se ti vedesse sarebbe un tuffo al cuore per lui. Non so come potrebbe reagire e conoscendo Andrea, non bene"
"Perché non dovrebbe reagire bene?"
Alma stava guardando Mario, mentre si stava preparando per il release party di Oro Blu, il nuovo album di Andrea che sarebbe uscito quella notte.
Il cantante si girò verso di lei, riuscendo a percepire la tristezza nei suoi occhi.
Le mise un braccio intorno al collo, dandole un bacio sulla testa.
"io ti voglio un sacco di bene, davvero, sei come una sorella per me e lo sai, mi distrugge vederti in questo stato per colpa di uno dei miei migliori amici. Sono passati anni ormai, quanti? Sei. Sei anni e non l'hai ancora superata amo' , non credi sia l'ora di lasciare andare il suo ricordo per sempre?"
Lei si staccò da lui, guardandolo in faccia con gli occhi lucidi.
"Mario, ma che cazzo stai dicendo? Io non la devo superare perché sono certa che tornerà"
"Alma sono letteralmente passati sei anni. Non ti pensa più, ti ha dimenticata"
"Non è vero, smettila di dire cazzate Mario"
"Alma-"
"No, basta. Perché non sai un cazzo di come mi sento e non sai un cazzo di come si sente. Lo conosco da più di te e sono sicura che non mi ha dimenticata. Sono la sua Alma come potrebbe averlo fatto? Sono io quella che gli asciugava le lacrime e stava in silenzio a sentirlo parlare dei suoi problemi, che solo a me raccontava"
"Le persone crescono e si cambia, non è più la stessa persona del 2016"
Lei si girò, dandogli la schiena e lasciando scorrere alcune lacrime dai suoi occhi.
"Hai ragione"
Mario la fece voltare verso di lui, asciugandole il viso.
"Tesoro, davvero. Non ti merita, non merita tutta questa attenzione da parte tua. Se ne è voluto andare e ci sarà stato un motivo, altrimenti sarebbe restato. Non credi?"
"Io non capisco. Ancora ad oggi non mi spiego il motivo, sul serio"
"E adesso basta farsi domande a cui non si avrà una risposta, vai avanti con la tua vita. Tra poco ti laurei in magistrale! Ma non sei contenta?"
Le sorrise dolcemente, facendola ridere.
"Si, ma sento che mi manca un pezzo"
Chiuse gli occhi e respirò profondamente, per poi aggiungere:
"Sento che mi manca una parte di me".

ALTAMENTE MIA | breshDove le storie prendono vita. Scoprilo ora