Capitolo 1

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Rachele

Finalmente me ne stavo andando, ringrazio la me 13enne di aver scelto un liceo quadriennale se no adesso sarei ancora all'ultimo anno di università...ma soprattutto mi ringrazio di aver scelto infermieristica e non medicina perché se no sarei dovuta stare altri due anni in questa fottuta città...

Il giorno dopo la laurea avevo subito mandato richiesta di lavoro in tutti gli ospedali, al di fuori della Liguria, che avessero bisogno di personale e dopo pochi giorni ero stata contattata dal direttore dell'ospedale Regina Margherita di Torino...mi aveva offerto un periodo di prova ad agosto e poi ero stata assunta...

Ero riuscita a trovarmi un piccolo trilocale nei paraggi dell'ospedale e perciò ad ottobre avrei iniziato il mio lavoro...ma per ambientarmi decisi già a settembre di trasferirmi...

Bene oggi è il 3 di settembre ed io sto andando a Torino, è una città in cui sono stata solamente una volta con la scuola e quindi devo un po' visitarla per capire bene dove mi trovo e magari farmi qualche amica...

Appena entro nel mio appartamentino un sorriso mi irradia il viso ed è la prima volta dopo tanto tempo che sono così felice...il solo pensiero essermi lasciata quel passato alle spalle mi rende la persona più felice del mondo; dopo aver sistemato le cose che mi mancano è necessario andare a fare la spesa visto che non ho nemmeno una bottiglia d'acqua in casa...

Così vado al supermercato più vicino, che successivamente scopro essere il più caro quindi non ci verrò più tanto ce ne sono tipo una ventina se non di più, faccio la spesa con giusto l'essenziale e poi torno a casa per riporre il tutto...

Dopo aver pranzato ed essermi riposata un po' decido di andare a fare un giro per ambientarmi un po'...

Sto girando da circa un'ora e una cosa l'ho capita, quante piazze ci sono a Torino?

«Rachele?» chiede una voce alle mie spalle facendomi girare immediatamente «oddio quanto tempo, come stai? come mai qua?» dice una signora sulla sessantina che riconoscono subito, Rosita, una signora che ho conosciuto durante il mio tirocinio è stata ricoverata per due settimane ed ero letteralmente la sua infermiera preferita «Rosita, dai tutto bene, tu?» chiedo e la signora dice che è in super forma «allora mi vuoi dire perché qua a Torino?non eri mica di Savona te? Dai io ero in vacanza e mi avevano ricoverato lì» dice «si si ma sai avevo un po' bisogno di cambiare aria, inizierò a lavorare al Regina Margherita» le spiego e dopo poche chiacchiere mi liquida dicendo che deve scappare...

Dopo essere stata in giro per un po' mi concedo un caffè e così entro in un bar arredato in modo antico...

Mi siedo ad un tavolo e guardo fuori la città, i marciapiedi e i bimbi che corrono via dai genitori... è il cameriere a distogliermi dai miei pensieri «buongiorno cosa le porto?» chiede «se è possibile un caffè per favore» rispondo e dopo poco torna a porgermelo...il bar è piuttosto affollato ma silenzioso fino a quando non entrano dei ragazzi e un brusio di voci si innalza; devono essere dei calciatori forse della Juventus o del Torino, non sono molto esperta perché il calcio non mi appassiona, perché molta gente si alza e chiede loro una foto...
«Scusa posso prendere la sedia o è occupata» chiede un ragazzo alto dagli occhi azzurri «no no prendi pure sono sola» dico e ringraziando prende la sedia e si dirige proprio verso quel tavolo...

Nicolò

«No no prendi pure sono sola» che voce e che occhi mamma mia, avete presente il colpo di fulmine ecco penso di averlo appena avuto...che strano è veramente da sola, si guarda attorno mentre sorseggia il suo caffè e poco dopo riceve una chiamata
«oh Nico oh, ci sei?» chiede Sam facendomi distogliere lo sguardo da lei «è dicevate?» chiedo e Kenan ride «la conosci?no perché è tipo un'ora che la fissi» risponde indicando quella ragazza «no non la conosco, osservavo» dico continuando a guardarla «ah comunque dicevamo...» bla bla bla, ho già smesso di asoltarli tanto conoscndoli Ken starà parlando della sua ragazza e Sam di qualche avventura che ha avuto...

Che coglione che sono, mi sono appena fatto beccare da lei mentre
la fissavo come un imbecille...potrei non incontrarla più perciò ne approfitto, mi alzo e vado in cassa «posso pagare il caffè del tavolo 37?» dico al cameriere e mentre fa il conto realizzo una cosa, 37 come il mio numero di maglia... è destino...
Quando torno al tavolo, la biondina dopo poco si alza diretta in cassa e appena il cameriere le dice qualcosa lei si gira e incrociando il mio sguardo mi sorride...
Poi esce, senza pensarci mi alzo e la seguo «ehi non si ringrazia» chiedo sorprendendola «si grazie, scusa ma sono un po' di fretta... piacere Rachele» dice porgendomi la mano «Nicoló» le dico stringendogliela «scusa se mi sono permesso di pagarti il caffè ma sei veramente molto carina, se sei fidanzata scusati da parte mia con il tuo ragazzo» le dice e lei arrossisce «grazie e comunque il mio ragazzo non esiste» mi risponde, bene ora ho la certezza che posso provarci «comunque mi presento meglio Nicolò Savona, gioco nella Juve non so se mi conosci» le dico «ah no, non sono molto ferrata a riguardo, io Rachele Briano sono un infermiera» dice «ah si? Dove?» chiedo per raccomulare più informazioni possibili «inizio domani al Regina Margherita, avrei dovuto iniziare a ottobre ma mi ha appena chiamato il direttore» dice «quindi non sei di Torino?» chiedo «no, sono di Savona, mi sono laureata a luglio» dice «scusa ma ora devo proprio andare, è stato un piacere parlare con te, grazie ancora per il caffè» dice salutandomi con la mano e lasciandomi lì impalato...
Ora come faccio a levarmela dalla testa?

Spazio Autrice

Ciao, visto che la storia su kenan sta per finire (tra l'altro vi consiglio di leggerla perché ci saranno persone che erano lì) ho deciso di scriverne una su Nicolò Savona...so che è ancora presto per chiederlo ma da questo inizio vi sta piacendo la storia? Secondo voi Nicolò ce la farà a levarsi dalla testa la nostra Rachele?
Lasciate una stellina se vi fa piacere
Milla💕

Prometto ||~Nicoló Savona~||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora