capitolo 7: ultima serata

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10 febbraio 2024
Elisabetta's pov:
Mi svegliai alle 10. Non avevo cose da fare quella mattina. Data la mia libertà decisi di scendere di sotto dopo essermi cambiata.

Quel pomeriggio, precisamente alle 15, saremmo partiti con il van per tornare a Milano

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Quel pomeriggio, precisamente alle 15, saremmo partiti con il van per tornare a Milano. Presi l'ascensore e scesi nella hall. Andai, come ero ormai solita fare, nella zona bar. Ordinai un cappuccino e mi misi su una poltroncina vicino a una grande vetrata. Aspettai il mio cappuccino, mi misi le cuffie e ricominciai la mia lettura di "AFTER DARK" di Murakami. Man mano che leggevo il libro ascoltai i brani che lo stesso autore citava in modo da vivere la storia più a pieno. Scoprii grazie alla lettura nuovi brani che aggiunsi in playlist.

Non so quanto tempo fosse passato, ma il mio cappuccino era già finito e la tazza macchiata dal mio rossetto era fredda. Riposi il libro e le cuffie nella mia borsa.

Uscii a fumare, osservando il cielo, sereno da un lato e grigio dall'altro.

C'era un leggero vento che disordinava i miei capelli.
Una voce alle mie spalle mi richiamò.
<<Elisabettaaaaaa!>>

Mi girai. Era Alessandro.

<< ei Ale, come stai?>>
<<bene bene, tu?>> Rispose mentre ci abbracciavamo.
<< stanca ma bene. Che ci fai qui? Non dovresti fare interviste o le prove?>>
<< si in realtà si ma mi è saltata un'intervista e ho deciso di tornare tipo 40 minuti in hotel per lanciarmi nel letto. >>Disse ridendo.
<< fai bene, allora ti lascio riposare.>>
Ci fu un momento di silenzio, poi mi chiese:
<< ma tu stasera sei libera? Magari potremmo festeggiare insieme!>>
<< mi piacerebbe tanto, ma per problemi e impegni torno a Milano questo pomeriggio. Parto tra qualche ora.>>
<< ah. Cavolo non lo sapevo sennò ti avrei disturbato di più in questi giorni ahahah.>>
<<ma sta tranquillo. Riorganizzeremo per un'altra volta! >>Dissi dopo aver riso.
<<va bene va bene! Io vado a fare un power nap! Ciao ciao belissima. >>
Ci salutammo con un abbraccio promettendo di scriverci per organizzare quando liberi.

Dato che comiciava ad esserci troppo andirivieni davanti all'hotel decisi di andare alla terrazza dell'ultimo piano.

Dopo aver preso l'ascensore, giunsi fuori sul tetto. Non c'era nessuno.

Diversi tavoli, con le rispettive sedie, erano disposti ordinatamente nel terrazzo. Solo un lato della ringhiera era aperta e lasciava la vista sul mare che veniva assorbito man mano dal grigiore del cielo, incupendosi.
Qualche ora prima aveva piovuto, quindi dopo aver scelto il mio posto, nell'angolo della terrazza con vista sulla costa, asciugai la sedia prima di sedermi.

Estrassi le sigarette dalla mia borsa in pelle e presi le mie cuffiette.
Cominciai ad ascoltare uno degli album a cui ero più legata, "Mind of mine" di Zayn. Quando lo riascoltavo mi riportava al primo ascolto. Alla me passata.
Mi aveva accompagnato in tutte le mie prime giornate milanesi, a quando sbagliavo pullman perchè mi ero appena trasferita, oppure alle prime uscite con persone appena conosciute.

coco, GhaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora