capitolo 9: mettere un punto

49 8 0
                                    

17 febbraio 2024
Elisabetta's pov:
Mi svegliai con molta calma la mattina, verso le 9:30. In quei giorni mi ero recata diverse volte in studio dai miei avvocati per affrontare e mettere un punto a quello che avevo fatto in diretta.
Dopo aver risolto questo problema oggi dovevo vedere, sperando fosse l'ultima volta, Gaia.
Dovevo semplicemente restituirle le cose che erano rimaste a casa mia. Così dopo aver pranzato ed essermi preparata mentalmente, scesi in garage. Indecisa su quale mezzo di trasporto usare, optai per la mia Diavel.

Presi il casco, mi misi lo zaino sulle spalle e uscii in strada

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Presi il casco, mi misi lo zaino sulle spalle e uscii in strada. Il mio percorso durò circa 20 minuti. Ero consapevole che la Ducati non passava inosservata, così come tutte le mie altre autovetture. Ciò non sempre era coerente con il mio voler passare inosservata, però l'adrenalina di controllare certi motori era superiore a tutto il resto.

Arrivata sotto casa sua suonai il citofono. Aprii il cancello e presi l'ascensore per il quinto piano. Lei mi aspettava con la porta aperta. Indossava una felpa oversize e dei jeans flare. I capelli rossi tinti erano raccolti in maniera disordinata da una molletta.

<<eiii...>>
<< ciao>> risposi piano.
Mi sfilai una spallina dello zaino e lo aprii. Da dentro tirai fuori una borsa contenente i suoi vestiti e dei trucchi. Glieli porsi, restando fuori dal suo appartamento.

Allungò un braccio e prese la busta.
<< ti va di entrare? vorrei parlarti>>
<< onestamente non credo abbiamo molto da dirci>> risposi fredda.
<< per favore Elisabetta>>
<<va bene, ma facciamo veloce>>

Entrai nel suo appartamento, appesi all'appendiabiti il mio giubbotto con le protezioni adatte alla moto e il mio zaino. Il casco lo poggiai per terra.
Seguii la sua figura fino in cucina.
<<tè?>> mi chiese.
Annuii.

Aspettai in piedi mentre Gaia preparava la mia bevanda. Appena finito mi invitò a sedermi. Così feci.

<<quindi? - le domandai - cosa devi dirmi ancora?>>
<<vorrei scusarmi per essermi comportata in quel modo...>> disse guardando in basso.
<< scusarti per cosa? Per le volte in cui mi hai dato buca per andare dall'altra? Oppure per la volta in cui mi hai ghostata per una settimana senza darmi spiegazioni? o perché non ti sei neanche degnata di dirmi quello che avevi fatto?>> risposi alzando man mano la voce, cercando però di non urlare .
<< senti mi spiace. Ho sbagliato però lo sto riconoscendo ora!>>
<< cosa dovrei farmene delle tue scuse?!>>

Silenzio.
<< è meglio che me ne vada>> dissi per alzarmi.
<<no>> disse Gaia per poi prendermi una mano.
<<lasciami>>
<<no, parliamo>>

Ok, il mio autocontrollo stava terminando.
<<E DI COSA?!>> sbottai.
<<VUOI PARLARE DI COME HAI TRADITO ME E LA MIA FIDUCIA? DI COME MI HAI TRATTATO? IO NON NE HO VOGLIA!>> continuai.
<<CERTO PERCHÉ HO SBAGLIATO SOLO IO?!>> rispose a tono.

coco, GhaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora