Sono le 14:00, siamo stati a visitare il museo tutto il giorno. Mentre raggiungiamo l'uscita, vedo dalle vetrate del soffitto i nuvoloni neri. Non facciamo in tempo neppure ad uscire che la pioggia comincia a cadere fresca sulla terra purificandone l'aria. La coda di gente creatasi per entrare nel museo sta via via accorciandosi. Mi fermo in un punto impreciso della piazza guardando il via vai intorno a me. "Dai Giulietta andiamo altrimenti ti bagnerai." Dice Stephan alle mie spalle. "Tomas, quest-ce que nous faisons?" (Tomas che facciamo?) Chiede Stephan dopo aver raggiunto Sara e Tomas sotto un albero. "Je vais à la maison avec Sara pour me changer et puor la presenter à mes parennts. Et àpres... allons nous au cinéma?" (Io vado a casa con Sara per cambiarmi e presentarla ai miei genitori. E dopo andiamo al cinema?) Risponde Tomas. "Et si vous venize à mas maison? Mon père il n'y a pas." (e se voi venite a casa mia? Mio padre non c'è) "Bien, allor, à plus tard." (Bene, allora, a più tardi) rispose Tomas. "Giulietta tu vieni con me?" Mi chiede Stephan con tutti i capelli incollati alla faccia per colpa della pioggia. "S-si" rispondo io un po' titubante. "Bene allora prendiamo la metro." Ci incamminiamo mano nella mano. "Hei, ti andrebbe di vetere la tua vecchia casa?" Chiede rompendo il silenzio. "Ma certo, è cambiata molto?" Rispondo. "No, ora ci vive una coppia ansiana" Dice ."Sono molto gentili e per me son..." Continua a parlare cercando di far staccare la camicia fradicia dal petto. Dio, com'è bello... *oh,oh, qualcuno si sta innamorando* non è vero, non posso innamorarmi di lui, guardalo.... non si potrà mai innamorare di me... "Giulietta!!! Attenta!" Dice Stephan riportandomi alla realtà prima che io finisca in una pozzanghera. "Emh... grazie, non so a cosa stavo pensando." Dico divenendo rossa in volto. *Sì, come no...* dice la mia coscienza. Ti prego lasciami in pace e ci risentiamo tipo....mai. Così prendiamo la metro e in men che non si dica ci ritroviamo di fronte alla mia vecchia casa. "Arrivati a destinazione!" Dice Stephana ironicamente. È bellissima come lo era quando io e Stephan eravamo piccoli. C'è ancora tutto, persino l'altalena appesa al ramo dell'albero. Guardandola mi vengodo in mente una vagonata di ricordi si materializza d'avanti agli occhi.... Flashback: un piccolo Stephan che rincorre la macchina in cui sono seduta e tra le lacrime grida:" Giulietta!!! Non andare via! Sei la mia migliore amica!" Fine flashback. Così una lacrima percorre indifesa il mio viso e Stephan mi stringe forte tra le sue braccia dicendomi: "va tutto bene, stai tranquilla, ci sono io qui con te." E scoppio in piccoli singhiozzi. Poi delicatamente mi prende il mento tra le dita, alza il mio viso in modo da poterlo guardare negli occhi, mi asciuga una lacrima e dice ad un passo dalle mie labbra: "Non ti lascerò andare via questa volta." Così, le sue labbra si avvicinano alle mie e ci perdiamo in quel bacio eterno...
Hola bella gente! Come state? Finalmente dopo un milione di imprevisti ho aggiornato la storia. Grazie a tutte le ragazze che mi scrivono in Chat e che continuano a credere in me e soprattutto un grazie speciale a chi inizialmente non credeva in me, perché mi ha dato la spinta necessaria per continuare tutto questo. Ma ora arriviamo al dunque, se vi va commentate e votate. Un grosso bacio!!!!
Elisa♡
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L'uno per l'altra...
RomanceGiulietta, una ragazza solare ma molto timida e sensibile.... ama la città di Parigi, dove ha vissuto i suoi 5 anni....