One Shots || Larry Stylinson

Abercrombie

«Andiamo, Louis!» urlò la bionda. «Muoviti, voglio fare la foto col modello.» il moro scosse la testa e sorrise, affrettando il passo e andando dietro l'amica.
«Perrie, rallenta!» la bionda sbuffò e si fermò ad aspettare Louis davanti al portone.
«Muoviti.» lo incitò nuovamente prendendolo per mano.
«Arrivo cazzo.» si fermarono dietro una dozzina di persone, tutte intente ad aspettare i modelli. C'è da dire che i modelli dell'Abercrombie sono dei veri e propri dei, cosa che ha pensato anche Louis, qualche minuto dopo, alla vista di un ragazzo palestrato dai capelli ricci e gli occhi verdi.
«Porca puttana.» sospirò Perrie.
«Già, porca puttana.» avevano entrambi gli occhi sgranati alla vista di quel ragazzo e non vedevano l'ora di andare a fare la foto. [...]

«Salve.» li salutò cordialmente il riccio.
«Ciao!» squittì Perrie, che qualche minuto prima aveva sospirato a Louis un "Se ci prova gli do il numero".
«Uhm ciao.» borbottò il moro, facendo voltare il riccio dalla sua parte. Quest'ultimo sgranò gli occhi alla vista di quel ragazzo. Lo trovava il più bello che avesse mai visto, e sì che di dei ne aveva visti parecchi.
«Possiamo fare la foto insieme?» chiese Perrie sbattendo le lunghe ciglia. Il riccio le porse un sorriso.
«Certo.» si spostò, così che sia Louis che Perrie potessero entrare nell'inquadratura.
«Sono Perrie, comunque.» disse la bionda, dopo la foto.
«Harry.» sorrise. «E tu sei?» si rivolse al moro, che nel frattempo era rimasto in silenzio.
«Louis.» borbottò. Harry si morse le labbra dopo averle leccate in velocità. La bionda quasi sbavò a quella vista.
«Siete fidanzati?» chiese direttamente il riccio. A lui non piacevano i giri di parole.
«No!» urlacchiò Perrie. «Solo amici.» aggiunse.
Harry sorrise compiaciuto. «Bene, ora vi lascio. Ciao ragazzi, è stato un piacere.» entrambi lo salutarono e poi si voltarono per andare dentro i vari reparti.
«Mi stava mangiando con gli occhi.» sussurrò Perrie. Louis alzò gli occhi al cielo e annuì.
«Se lo dici tu.» e iniziò a guardare le varie magliette e felpe esposte. [...]

«Louis! Vuoi uscire da quel maledetto camerino?» urlò la bionda esasperata.
«Perrie non rompere il cazzo.» replicò, chiudendosi i jeans attilati. «Fanculo.» sospirò trattenendo il fiato. Erano fottutamente stretti.
«Cazzo, quanto ti ci vuole?» mentalmente il moro la mandò a quel paese e uscì dal camerino.
«Allora...?» chiese Louis dopo un paio di minuti di adorazione.
«Ti vado a prendere un'altra taglia, ma quei fottuti jeans ti fanno un culo pazzesco.» il moro sbuffò e riiniziò a guardarsi allo specchio.
«Ha ragione,» borbottò qualcuno facendo sobbalzare Louis. «Ti fanno davvero un culo fantastico.» il ragazzo si voltò e i suoi occhi incontrarono quelli di un ragazzo riccio. Quel ragazzo riccio.
«Harry, ciao.» tirò un sorriso imbarazzato e si voltò verso il modello. «Tutto bene?» il riccio si avvicinò, a tal punto che Louis potè sentire il suo respiro sulla pelle.
«Mai stato meglio.» sussurrò avvicinandosi ancora di più.
«N-non posso.» lo fermò Louis. Non lo conosceva, non sapeva nulla di lui.
«Perché no?» mormorò il riccio.
«Sono fidanzato!» disse immediatamente. Era una bugia, ma era la prima cosa che gli era passata per la testa. Harry rise e in seguito mise una mano sul viso di Louis.
«Non è vero.» rispose, sempre con un fantastico sorriso sulle labbra.
Il liscio scosse la testa, incantato da quelle fossette profonde e da quel suo sorriso smagliante. Harry si avvicinò al viso di Louis e fece sfiorare ripetutamente le loro labbra, finché un sospiro di piacere uscì dalle labbra del liscio. Harry sorrise e lo spinse dentro il camerino.
«Bene, giochiamo.» chiuse la porta, consapevole che si potesse aprire solo dall'interno, in mancanza delle apposite chiavi -che Harry, però, aveva-. Iniziò a strofinare la mano sul cavallo dei pantaloni di Louis, fino a farlo diventare duro, duro da aver male.
«Cazzo.» mormorò il liscio, leggermente sorpreso dalla ferocia con cui Harry gli stava dando piacere.
«Louis!» chiamò una voce da fuori il camerino.
«Porca puttana è Perrie.» sospirò ad Harry.
«Ehm... Sì?»
«È tutto okay? Ti ho portato i pantaloni.» il riccio stava mentalmente uccidendo Perrie, avrebbe voluto così tanto avere Louis intorno a sè.
«Uhm sì sì, tutto apposto. Puoi per favore andare a cercarmi... Una felpa rossa? Sì, una felpa rossa!» la bionda rimase sorpresa dalla richiesta dell'amico, lui odiava profondamente il rosso.
«Uhm, certo.» e uscì dai camerini.
«Muoviti!» disse Louis, spingendo Harry ad uscire.
«Ma io voglio baciarti.» sussurrò mettendo il broncio. Il liscio si morse il labbro inferiore e gli stampò un amorevole bacio sulle labbra che lo fece sorridere.
«Bene, ora esci.» il riccio uscì dal camerino e il liscio potè finalmente tirare un sospiro di sollievo. [...]

«Sono cinquantasei sterline e cinquanta.» disse Harry a Perrie, che stava pagando.
«Grazie Harry.» lei ammiccò e lui rispose con un veloce sorriso. Stava pensando a Louis, e questa cosa gli era facilitata dal fatto che fosse il cliente successivo.
«Sono novantotto sterline esatte.» Louis sorrise in modo tirato ed estrasse il portafoglio dalla testa dei jeans. Nel frattempo Harry scarabocchiava qualcosa su un foglietto di carta.
«Tieni.» disse il liscio porgendogli i soldi. Harry mise lo scontrino e il foglietto di carta dentro la borsa per poi sussurrare 'Con gli omaggi della casa'. Si salutarono e il liscio uscì insieme all'amica dall'Abercrombie.
«Che voleva dire quella frase?» chiese Perrie appena usciti.
«Non ne ho idea.» Louis prese il bigliettino dalla borsa e sorrise, dopo averlo letto.
'Chiamami:)
Harry xx'
E probabilmente, da lì a poco, lo avrebbe chiamato.

Spazio autrice
Salve salvino. Allora, lo so, fa cagare. Ma dato che non volevo lasciarvi mesi e mesi -cioè uno- senza, vi ho prodotto ciò.
Avrò perso tutti i miei lettori.
Rido.
E comunque siete stati bravissimi cazzo, cioè, siamo aumentati di più di mille e cinquecento letture in due settimane. Decedo.
A breve -spero- aggiornerò anche Depressed.
Ve se ama.
Viola x