Ottavo Capitolo

190 20 5
                                    

Nel capitolo precedente

"Oh, lei dev'essere il dottor Tomlinson, mio figlio mi ha parlato tanto di lei. piacere di conoscerla, io sono Anne Cox, la madre di Harry ", Disse, porgendo a Louis la mano.

Ottavo Capitolo

"Oh, ehm.. Louis basta! Il piacere è tutto mio" disse questo, stringendo la mano che la donna aveva allungato verso di lui qualche secondo prima.
"Ah ti prego tesoro chiamami Anne, signora Cox mi fa sentire vecchia" ridacchiò la donna.

Louis non poté fare a meno di notare la straordinaria somiglianza tra Harry e Anne.
Entrambi erano di una gentilezza unica, sempre con un Sorriso sulle labbra e la risposta pronta. Ma sopratutto, non poté fare a meno di constatare quanto entrambi fossero straordinariamente belli, per poi fermarsi sugli occhi della donna, l'esatto riflesso di quelli di Harry.

"Immagino tu sia venuto per visitare Harry.. si è addormentato qualche minuto prima che arrivassi, era molto stanco" disse Anne sconsolata.
"Oh si ehm.. fa niente, stavo giusto andando a casa, sono passato per salutarlo" rispose Louis, portando una mano a grattarsi la nuca.

"D'accordo Louis, allora io ne approfitto per andare a prendere un caffè, vi lascio un po' da soli" sorrise la donna.
"Grazie" rispose Louis di rimando.
Anne Lasciò la stanza qualche secondo dopo, chiudendo la porta dietro di sé.

Louis la guardò uscire e poi si avvicinò al lettino del riccio, che aprì un occhio, poi l'altro. Sorrise e "piaciuta?" Chiese, quasi divertito.
Louis rise per la spensieratezza di Harry, tirò un sospiro e si sedette al suo fianco.
"Da quanto sei sveglio?"
"Da prima che arrivassi, ma non ne potevo più.. mia madre sarà bella e simpatica ma se inizia con le chiacchiere non smette più. Avrei potuto svegliarmi prima ma.. il tuo imbarazzo era troppo divertente per interromperlo" Rispose Lui.

"Sei assurdo!" Disse Louis ridendo sonoramente.
"Comunque, non è di certo il modo in cui mi sarei aspettato di conoscerla ma Sì, sembra okay" concluse.

"Beh, in fondo le cose non vanno mai come ti aspetti.. un giorno sei a svuotare la tua carta di credito nel negozio più costoso di Londra e una settimana dopo ti ritrovi in ospedale, steso su un lettino, con il cuore che ogni tanto pensa "ehi facciamoci una dormita" e aspettando di morire" sospirò Harry, poi sorrise.
"Smettila, non stai morendo Haz!" Lo interruppe Louis, la sua schiena percorsa da un improvviso brivido di freddo.

"Certo, come no. Louis.. ti prego, và a raccontarlo a qualcun altro, perché io non me la bevo. Ho visto come ti comporti, sei strano.. So che hai avuto i miei risultati, ma hai paura di parlarmene. Ti prego Louis: sei il mio migliore amico, ma anche il mio medico. Dimmi ciò che diresti ad un altro paziente" concluse il riccio, fattosi improvvisamente molto serio.

Louis lo guardò negli occhi, fece un respiro profondo e gli prese la mano.

"Okay, il numero dei globuli bianchi è alto. Hai avuto tre arresti nelle ultime ventiquattro ore e ogni volta che abbiamo provato a rianimarti c'è voluto sempre di più perché il tuo cuore riprendesse a battere regolarmente. Ad ogni scarica la sacca pericardica si indebolisce un po'. Il tuo cuore sta cedendo, e se cede il cuore cedono anche gli altri organi, per questo o globuli bianchi sono alti: i reni e il fegato cominciano a deteriorarsi" disse Louis con voce tremante.

"Ma questo fa sì che la mia posizione nella lista trapianti salga, e che io abbia la priorità su altri pazienti, dico bene?" Chiese Harry.

"Normalmente sì, ma.. il fatto che gli altri organi stiano cedendo assieme al cuore comporterebbe un cedimento di massa.. in men che non si dica, andati il fegato e i reni, cederebbero anche i polmoni e il tuo organismo collasserebbe. Il comitato etico si riunirà oggi.. ma date le tue condizioni, pensano sia più giusto che il cuore vada ad un paziente con fattori di rischio minori e..."

Hopeless [LARRY STYLINSON]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora