Decimo Capitolo

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Hey! Beh.. Salve a tutti, ci si rivede ahah
Come al solito vi porgo le mie scuse più sentite per questa lunghissima attesa, e non sto qui a cercare giustificazioni, ma sono stato molto impegnato e, a dirla tutta, avevo un blocco tremendo.
Tengo molto a questa ff, e ho pensato che se devo scrivere, voglio dare il massimo, e dato che se avessi scritto forzatamente non sarei riuscito a farlo, ho preferito aspettare.
Non mi dilungo molto. Scrivo questo capitolo da ieri notte, e immagino sia il più lungo che abbia scritto finora #Proud :')
Spero con tutto me stesso che la lunga attesa abbia compensato il risultato.
P.s. vi sarete accorti che ho aggiunto un nuovo capitolo all'inizio della storia con scritta solo una frase. Non sto qui a spiegarvela, ma vi prometto che, alla fine di tutto, ne capirete il senso.
Adesso vi lascio al capitolo e vi auguro di godervelo il più possibile.
Noi ci vediamo alla fine, lì sotto ⬇

Decimo Capitolo

Niall uscì dal bar in cui stava sorseggiando la sua meritata tazza di caffè, lasciando una banconota sul bancone e raccomandando il barista di tenere pure il resto.

La fresca aria primaverile di Londra lo risvegliò non appena fu fuori dal locale.
A passo svelto si diresse verso l'ospedale, che si trovava giusto alla fine della strada.

Una volta svoltato l'angolo, ecco l'insegna luccicante in tutto il suo splendore: il London bridge hospital si stagliava davanti ai suoi occhi in un immensa distesa di palazzi ed edifici collegati tra loro.
La porta del pronto soccorso era spalancata, segno che stavano per arrivare nuovi pazienti. Ma Niall aveva già un impegno, e doveva affrettarsi per portarlo avanti.

Attraversò le porte del pronto soccorso e si diresse all'ascensore.

Mentre attendeva che questo arrivasse al suo piano, in piedi davanti a quel muro di mattoncini rossi, tempestato di volantini e poster con diversi slogan sulla malnutrizione in qualche lontano paese africano, Niall cercava di dare una spiegazione a ciò che stava facendo.

Insomma, era stato chiamato da un collega impegnato con un intervento perché gli facesse un favore, e fin qui tutto nella norma, ma c'era qualcosa che non lo convinceva.. qualcosa, nel tono di Louis, che faceva sembrare come se il favore che Niall gli stesse facendo fosse molto più che espiantare un semplice cuore da un donatore. Come se da ciò che Louis aveva chiesto a Niall dipendesse la sua stessa vita.

Eppure, il giovane medico non aveva esitato un attimo quando il suo amico gli aveva chiesto un favore.

Niall era sempre stato il secondo classificato. Anche al liceo. Era quello bravo della classe, ma a cui, non avendo i genitori ricchi, nessuno prestava molta attenzione, impegnati com'erano ad idolatrare il figlio di papà di turno. All'università aveva avuto degli eccellenti voti, che gli avevano permesso di entrare nel programma in cui stava adesso. La piccola cittadina di Mullingar non gli avrebbe preservato delle fiorenti possibilità per il suo futuro, motivo per cui aveva deciso di lasciare l'accogliente Irlanda per andare in contro al caos della fredda e piovosa Londra.

Non che Niall avesse qualcosa contro Louis, ma quando ci si trova a fare lo stesso lavoro di Louis Tomlinson, è impossibile non passare in secondo piano.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 19, 2015 ⏰

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