Capitolo I: La maialina è cambiata

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«Come ci si sente a non essere più sotto i riflettori?»
«Non posso dire di sentirmi meglio perché non ricordo quasi niente di quando ero piccola, è passato troppo tempo e molti momenti principalmente belli faccio a fatica a rimembrare perfettamente...»
«Il poco che ti ricordi perfettamente cos'è?»
«Ricordo...si...ricordo la recita su Cappuccetto rosso, da classica protagonista che si rispetti, ero io Cappuccetto rosso, Danny il lupo, quel pappamolle di Pedro faceva il cacciatore, ruolo che non gli si addiceva affatto, persino tutt'oggi! Non capisco perché gli diedi quello stramaledetto bacio sulla guancia...»
«Eri piccola come tutti gli altri, i bambini non si fanno problemi ad agire.»
«Se solo avessi avuto un briciolo di cervello in più, non lo avrei manco chiamato per nome!»
«Disponi di troppo odio nei suoi confronti, hai detto la stessa cosa pure di Danny»
«Lui però non è un pappamolle...è solo sfacciatamente stronzo...»
«In generale?»
«Esatto...»
«So però che dentro di te gli vuoi bene, anzi credo che tu abbia una-»
«No!»
«Scusa scusa! Era solo un'opinione...»
«Sei solo una schifosa voce nella mia testa.»
«Almeno hai qualcuno con cui sfogarti, pensa tenerti tutto per te, impazziresti e moriresti»
«Morire è ciò che vorrei in assoluto in verità...»
«Cos'è sto atteggiamento da emo?»
«Cosa ne sai tu di che cosa passo? Svegliarmi ogni giorno al solito orario, rifare la stesse cose finché non invecchio e muoio senza aver fatto niente di importante!»
«Questo perché lavori, purtroppo a nessuno è concesso di svagarsi 24h/24, drogarsi finché non sorge il sole e vivere in una casa lussuosa alla baia di Trentova»
«Appunto, perciò ribadisco che farla finita sia il biglietto garantito per la pace eterna!»
«Quell'inseparabile Suzie invece? Ti deciderai a ricontattarla e dirle di chiarire le cose?»
«A che serve? Ormai ha la sua nuova platea di amici e non ha bisogno di me...»
«Tempo fa eravate migliori amiche però...»
«Appunto era tempo fa...ma le cose sono cambiate e tu sai perché...»
«Purtroppo si, avrei preferito dimenticarlo ma poiché sono te è impossibile»

C'è un imbarazzante silenzio che viene rotto poco dopo

«Senti, ti manca quello che facevi da piccola...ovvero...partecipare a Resident Farmville?»
«Ora che ci penso...giusto un po', come ti ho detto ricordo poco ma, se devo aggrapparmi a quei momenti felici, penso che non sarebbe per niente male...»
«Pensaci più attentamente, fai conto della tua situazione lavorativa attuale»

Peggy gestisce oggigiorno un sito di sostanze stupefacenti nel dark web, si è sempre promessa che presto avrebbe smesso ma quel "presto" sembra di giorno in giorno una promessa da marinaio o forse no...ma è difficile crederla, stesso lei non riesce spesso a credere a ciò che dice o promette

«Ok...sarebbe la mia ancora di salvezza da questo lavoro di merda...»
«Esattamente-»
«Però sai che non sarebbe come prima vero?»
La sua voce interiore sa esattamente a quale punto lei vuole arrivare
«Solo perché hai analizzato per anni i comportamenti degenerati dei tuoi ex spettatori non significa che Resident Farmville ritornerà sottoposto ai loro standard!»
«Il narratore sarebbe in grado di sconvolgere tutto pur di riaverli, tu non capisci.»
«Cos'è che ti rende così sicura di ciò?»
«Perché è risaputo che oggigiorno tutti cercano di essere alla pari di tutti, ogni regista cerca sempre la "modernità", fregandosene altamente dell'alterazione irreversibile delle cose!»
«Alterazione irreversibile delle cose? Cos'è?! La Sweet baby Inc.?»
«Può darsi...o persino peggio...»

Qualcuno bussa alla porta
Peggy si alza dalla sedia, in tutto questo stava digitando al computer parole come "Il suo pacco arriverà subito!" oppure "Solo carta di credito" per quei tanti nuovi clienti che devono ancora capire bene come funziona lo spaccio online...

Apre la porta e con la poca meraviglia possibile scopre che è quel cane antropomorfo che ha chiamato "stronzo" mentre battibeccava con la sua voce nella testa qualche istante fa. Il solo e unico Danny Dogsmeade è all'uscio della porta, tenendo con entrambe le mani il suo casco da moto e dietro di lui l'immancabile moto stessa, ci ha fatto salire un sacco di ragazze in precedenza...non totalmente umane ovviamente. La poca meraviglia di Peggy è data dal fatto che il "principe azzurro che abbaglia" non l'ha mai lasciata in pace, non è la prima volta che si presenta a casa sua all'una di notte con quello sguardo tutt'altro che adulante

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