*Toc toc*
«Alla buon ora, finalmente! Pensavo che non vi avrei più rivisti!»
«Talete, leggere 100 pagine di diario con scrittura con i "piedi" e frasi perlopiù enigmatiche non è semplice...» afferma Peggy inzuppata da una continua pioggia, insieme a Danny e Kadiee
«Ci fai entrare, idiota?!» urla la gatta
«Oh sì certo, scusate, ero per un attimo divertito dal vostro aspetto»
I tre ignorano la battutina ed entrano, le loro scarpe bagnate iniziano già a formare impronte»
«Potevi mettere uno zerbino, bro...» constata Danny sentendoci leggermente in colpa per lo sporco creato
«Ah beh fa niente, meglio così, devo trovarmi l'impulso di pulire caso una volta ogni tanto...per esempio, guardare il soggiorno»
Il trio si dirige in soggiorno e scoprono quant'è disordinato, alla faccia dell'impulso di pulire, qui ci vorrebbe una disinfestazione come minimo...
«Accomodatevi, ignorate la monnezza!»
I tre si accomodano su un lungo divano rossi in cuoio, manco il tempo di poggiare il culo che il divano è già pieno di macchie per quanto sono bagnati fradici
«Se siamo fortunati non ci becchiamo la broncopolmonite...» afferma Kadiee
«Veniamo al punto, poi vi potrete asciugare con il fan che ho» dice Talete sedendosi su una mini poltrona di fronte a loro, incurva la schiena poggiandosi i gomiti sulle gambe e la mano destra sul mento, in poche parole si dovrebbe immaginare un qualsiasi padre che guarda pensieroso il secondo tempo di una partita di calcio, quella del Napoli rende molto di più l'idea
«Allora, una gran parte delle pagine parla di momenti passati con mio padre, perlopiù simili ad una fiaba per bambini, per farti capire, c'è una pagina però che mi ha catturato subito ed è totalmente fuori tema...» racconta Peggy
«Spiegati meglio» si acciglia Talete
Peggy sfoglia qualche pagina fino ad arrivare ad una, gliela mostra e dice:
«Questa pagina è parecchio grottesca e racconta di aver creato un qualcosa che non doveva essere assolutamente creato, una figura oscura e scheletrica, molti schizzi di essa in verità e che le abbia seppellite così che nessuno le vedesse»
«Non poteva strapparle?» chiede stranito Talete, giustamente
«Dice che ci ha provato ma invano, come se le avesse scritte su una sorta di pergamena indistruttibile...ma la cosa più inquietante è che afferma esplicitamente e con inchiostro rosso che Sterling non ne deve assolutamente essere a conoscenza»
«Lo dice dove abbia seppellito questi schizzi?»
«Si, fortunatamente si, nel parco Jaykay, non so se lo sai ma c'è una raduna di innumerevoli cespugli posti all'estremità ovest del parco, lì li avrà sicuramente nascosti, sarebbe un posto molto sicuro»
«Anche sembra troppo facile per essere vero...» constata Danny
«L'hai già detto 5 volte mentre eravamo in viaggio, con questa siamo a 6...» afferma Peggy
«Oh...»
«Allora cosa stiamo aspettando?! Andiamo subito!»
«Tal! Ci avevi detto che ci avresti fatto asciugare col tuo fan» continua Peggy
«Ah, in verità non ce l'ho, era un modo per incoraggiarvi a raccontarmi ciò che avete capito del diario...e poi sono un pesce, a che mi serve il fan?!»
«Ammetto che questa non me l'aspettavo...» afferma la maialina sentendosi leggermente idiota
«Grazie, ciò significa che sono intelligente?»
«No, che sei un coglione»
«Ti ringrazio lo stesso...»----------------
Il quartetto arriva al parco Jaykay con la jeep di Talete, è ormai notte e la pioggia ha finalmente cessato, sono esattamente l'una di notte secondo l'orologio analogico ed inestimabile di Danny!
«Presa la pala?» chiede Talete
«Ancora non mi capacito come fai ad avere una pala in macchina...» confessa Peggy analizzandola per bene, così piena di ruggine che se non sta attenta si prende un bel tetano poiché non vaccinata, quella merdosa no-vax di sua madre...
«Non serve che ti risponda a tutto, ora muoviamoci, scavalchiamo il cancello!»Parte Peggy, nonostante la pala in mano riesce a scavalcare velocemente il cancello alto e trovarsi dall'altra parte, anni di parkour come passatempo pomeridiano hanno dato i suoi frutti.
Susseguono Danny e Kadiee con qualche imperfezione nella caduta, poi Talete che per avere trent'anni è ancora fresco come un giglio. Il quartetto è finalmente all'interno del parco e ora bisogna trovare la famigerata raduna di cespugli, accendono le loro rispettive torce e si incamminano verso ovest, gracidii di corvi apparentemente disperati riecheggiano nell'aria, le pozzanghere per terra bagnano ancora di più le suole delle scarpe del gruppo, come se non fosse già abbastanza essere a rischio di prendere la bronchite, i fasci di luce delle torche (poste frequentemente in alto per vedere il più possibile) spaventano coppie di uccelli sugli alberi e sottovalutati gechi e in tutto questo: niente traccia di raduna di cespugli!«Mi fanno male le gambe e ho i capelli scombinati!» sbuffa Kadiee allungandosi delle ciocche col pollice e il medio
«Siamo vicini, me lo sento» rassicura Peggy
«Cosa te lo fa pensare?» chiede parzialmente scettico il principe scodinzolante
«Ho un sesto senso, fidatevi di me!»
Peggy si ferma improvvisamente per illuminare un grosso cespuglio...o meglio...tanti cespugli messi vicinissimi!
«Ci siamo! È questa la raduna di cespugli!»
Peggy accorre verso i cespugli
«Fatemi luce!»
Danny e Talete le fanno luce, si abbassa in ginocchio e fruga dentro essi, le numerose foglie si stanno rivelando un leggero fastidio ma ciò non impedisce all'intrepida maialina di trovare un ammasso di terra.
«Astuta la topolina, più o meno» pensa mentre inizia a scavare con la pala di Talete, non ci vuole molto a togliere tutta la terra necessaria! Le batterie delle torce di Danny e Talete si stanno per scaricare ma ormai a fatta, Peggy tira fuori un piccolo baule, simile a quello dove solitamente le bambine mettono i vestitini delle bambole o qualche oggetto brillantinato di dubbia utilità, lo apre e trova gli schizzi riportati nel diario di Mandy, proprio quello che cercavano!
«Sono questi ragazzi! Gli schizzi di cui parla il diario di Mandy!»
«Cosa sarebbero quelle figure grottesche?!» si stupisce Danny...e come dargli torto, tutti incominciano ad osservarle e un innaturale brivido scende lungo le loro schiene...Gli schizzi raffigurano esattamente un'entità oscura e scheletrica, vestita con stracci cinerei e occhi intrisi di sangue vero, lo sfondo dietro è confuso e nebbioso, formato da tratteggi sottilissimi di matita
«Cos'è sta merda Peggy?!» si incupisce tremolante Kadiee
«Io non- non so un bel cazzo-»«SONO LORO! SPARATE!»
Riecheggiano nell'aria una serie di improvvisi spari, spari continui, il quartetto si alza barcollando allibiti, gli spari continuano, stavolta nella loro direzione
«GIU!» urla Peggy buttando a terra Talete che per poco non veniva sparato in testa, la pallottola rimane incastrata su un tronco d'albero lasciando un enorme danno, tutti si mettono giù
«MA CHE CAZZO-» viene stoppato Talete da un altro sparo vicino, riprende però dicendo: «Peggy! La mia revolver! Prendila!»
Senza fare domande si mette a cercare la revolver nelle tasche e dopo poco la trova, intuisce già cosa fare, così si alza e inizia a sparare dalla provenienza della sparatoria, vede delle sagome ombrate avvicinarsi con fucili d'assalto
«SI STANNO AVVICINANDO!»
Danny si alza improvvisamente da terra e corre ringhiando d'ira verso gli uomini, iniziano a sparargli ma lo mancano, dandogli l'attimo per farlo balzare su di loro e squartarli con le sue unghie e canini
«CHE CAZZO STA FACENDO IL TUO RAGAZZO?!» esclama voltandosi verso Danny, sempre a terra
«NON È IL MIO CAZZO DI RAGAZZO!» lo cazzia riprendendo a sparare, molti uomini stanno morendo per mano sua ma Danny non è da meno
Kadiee si alza finalmente ma viene assalita da una figura in abiti da spionaggio nero-cuoio, inizia a strangolarla da dietro ma con i suoi artigli felini riesce a graffiarle gli avambracci, indietreggiando e liberando la presa; Kadiee si volta verso la figura e inizia a massacrarla di pugni in faccia, così tanti da farla cadere per terra, disorientata!
Kadiee si volta verso i suoi compagni in difficoltà con altri uomini in arrivo, la figura sta per sparlare da dietro ma compare improvvisamente Talete che spintona la gatta verso destra e spara la figura alla spalla sinistra, strilla di dolore, facendo cadere la sua pistola e toccandosi disperata la spalla traboccante di sangue, che delizia!«L'ho sempre detto che due pistole salvano la vita...» afferma Talete sdrammatizzando per un nanosecondo la situazione, sporco di terra e sangue, insieme ai suoi compagni sopravvissuti all'impossibile, tutti gli uomini sono morti, tranne la figura agonizzante
«Perfavore...aiuto...» supplica con voce flebile la figura
«Ho il baule e...portiamoci questo con noi, ci servirà a capire che cazzo sta succedendo!» ordina Peggy mentre si dirige con il baule sotto l'ascella verso la jeep di Talete, tiene ancora stretta la revolver, così stretta che sembra che tra un momento all'altro le si sanguinerà la mano
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Resident Farmville
Mistério / SuspensePeggy Pigslov era la stella nel mondo cinematografico in età infantile insieme ai suoi amici, genitori e conoscenti in un cartone animato per bambini chiamato "Resident Farmville", diretto da un entità soprannaturale chiamata: Narratore, egli raccon...