Capitolo VII: Banchetto di sangue

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«Quindi mi cercavate per ricostruire la fuga di tuo padre da Resident Farmville, giusto?» chiede Mandy portandosi alla bocca degli involtini di spinaci
«Esattamente, vogliamo tutti fuggire da qui.» afferma Peggy spostando qua e là dei piselli sul piatto, non vuole ammettere che li detesta ma a stenti le sta venendo il coraggio di ficcarseli velocemente in bocca

Sono tutti radunati in un'enorme e lunga tavola, si è fatta già notte e le verdure sono il tema principale dei pasti serviti dalla coniglietta che si è rivelata una grandissima cuoca...ma chi vogliamo prendere in giro?! Il petto di un uomo umano pensionato di Danny è bruciato come il suo culo dopo che risponde al "Richiamo della natura"

«Allora? Vi piace come ho preparato queste leccornie?» chiede bizzarramente soddisfatta del suo operato
«Rebecca, ti rendi conto che hai servito UNA SCATOLETTA DI TONNO A TALETE!» la rimprova furibonda Frida che nel frattempo continua a osservare lo sguardo pietrificato di Talete verso la scatoletta da più di 5 minuti
«Oh! Scusami tanto! Niente più cibo a base di pesce per te, parola di Richard!»
«Chi cazzo è Richard?!» chiede Danny cercando impazientemente di rimuovere la parte bruciata dal suo petto di pensionato
«È mio fratello, fratello minore, quindi sono nata prima di lui» ridacchia facendo però esasperare ancora di più gli altri
«Putroppo ce l'ha con me senza motivo e perciò non ci parliamo da una vita, pensavo fosse ancora per via del suo volto sfigurato ma invece no...non so che gli prende...»
«Volto sfigurato? Che gli è successo?» domanda Peggy che per poco non si strozzava con l'acqua
«Mio padre era in una battuta di caccia insieme ai suoi amici nella valle Moonton, era la stagione degli albini, sapete, quegli umani bianchissimi dai capelli chiari, dicono che hanno la carne pregiata come quella dei neonati ma non l'ho mai assaggiata, non mi sono mai piaciuti particolarmente gli umani...»
«Rebe, non ti perdere, continua la storia.» la riprende Talete
«Oh si, scusate, fatto sta che Richard non aveva idea che fosse la stagione degli albini, stava passeggiando insieme alla sua ragazza, Zuzu Zebra, è all'improvviso venne raggiunto da uno sparo che non lo prese in pieno, ovviamente, ma poiché il fucile di papà era davvero potente, ciò che è sembrato uno sparo di "striscio" si è rivelato quasi paragonabile ad un colpo di doppietta...»

Piccola pausa

«Quando portammo Richard di corsa in ospedale la sua situazione era inimmaginabile, ricordo bene quel volto completamente intriso di sangue e mio padre singhiozzare di rabbia mentre sbraitava agli infermieri di sbrigarsi, aspettammo fuori dalla sala operatoria per un'eternità, in tutto questo quando aveva solo 14 anni...quando uscì lo trovammo con una maschera, una protesi dicevano, non l'avrebbe dovuto tenere a lungo ma avrebbe convissuto con tante cicatrici, Richard, di canto suo, decise di mettersi una maschera anti-gas, ispirandosi a Fallout, "non me la toglierò mai" ripeteva all'infinito...e così, dopo che quella puttana di Zaza lo lasciò per il suo nuovo aspetto, nacque Richard Gasbomb, da parte dei suoi compagni di classe, avevano persino ammesso come stupida leggenda metropolitana che se Richard si fosse tolto la maschera avrebbe rilasciato un'entità demoniaca che avrebbe squartato chi incontrava con dei tentacoli affilati!»
Stringe denti e pugni e per poco non rompe un piatto che stava portando nel lavandino
«Mi...dispiace tanto, Rebecca» cerca di consolarla Kadiee mentre si infila in bocca una fetta di prosciutto di donna anziana
«Fa nulla, è tutto ok, è passato un secolo, ora bisogna andare avanti, no?»
«Si...esatto» continua Talete
«Non vorrei cambiare subito argomento ma, ritornando a quello che stavamo discutendo prima, sì, vi confermo che sono la visionaria del futuro che state cercando e sì...ho passato molti momenti con Sterling ma non in quel-»
«Lo sappiamo, ho fatto un sogno ieri notte, tu provavi qualcosa per Freddie...» afferma Peggy leggermente dispiaciuta
Frida lascia cadere le sue posate sul pasto non ancora finito che producono un acuto rumore, lasciando intendere il suo fastidio nell'aprire un discorso che per il momento voleva che fosse chiuso, ovvero di suo fratello morto
«Scusa Frida...»
«Va tutto ok, Peggy, continua»
«...e abbiamo trovato i tuoi schizzi nel parco Jaykay, sicuramente sai già di cosa sto parlando...»
«Purtroppo si...» afferma abbassando lo sguardo
«Grazie che non le hai mostrate al narratore, pensare alla morte è perlopiù digeribile e preso con filosofia ma noi che siamo originati da una matita...»
«Infatti, non potevo rischiare.» rialza lo sguardo con fare deciso
«Veniamo al dunque però, Frida vi ha sicuramente detto che abbiamo cercato di uccidervi ma perché eravamo sotto scacco di Sterling, giusto?»
«Esatto» continua Danny che è riuscito finalmente a scrostare il petto
«Bene...e poiché beh, ci avete battuti, abbiamo realizzato una cosa, sapete benissimo che non è stata una decisione a cuor leggero darvi la caccia, l'abbiamo fatto per Frida...e quindi, stufi di questa minaccia, saremo noi a dare la caccia a Sterling! E lo faremo in seguito che avremo oltrepassato il portale interdimensionale!
«E tu sai benissimo come fare giusto? Ipotizziamo che sia grazie a te che mio padre è scappato...»
«Esatto, lo so benissimo, ma ci servono dei materiali per creare una cintura quantistica che permetterà l'evocazione del portale: l'Hyperbelt»
«Ha lo stesso cognome del figlio di puttana del mio estetista!» esclama Kadiee riprendendosi da una noia gigantesca

Silenzio assoluto

«Sentite...una volta mi ha fatto una frangetta così brutta che ho saltato il giorno della verifica di matematica...»
«Che Madame Gazzella disse esplicitamente di non saltarla...» sottolinea Peggy
«Oh comunque mi devo ricredere, la carne umana bruciata non è affatto male!» continua il principe scodinzolante col boccone in bocca
«Avete finito con le minchiate?...» parla ora Mandy

Silenzio assoluto, di nuovo

«Perfetto, come primo materiale ci servono delle corde di Arhenir, le troveremo facilmente presso una zona di questa foresta, ad un solo chilometro, sapete com'è fatto un albero di Arhenir, vero?»
«No...» risponde il classico quartetto
«Come immaginavo...» alza gli occhi al cielo Mandy, gli ignoranti non le stanno proprio a cuore, ad eccezione di Freddie
«Frida vi guiderà, ora, se mi volete scusare, vado nel mio studio, buona fortuna per domani» si volta con la sedia ma mentre se ne sta per andare viene fermata da Peggy
«Aspetta! Tu per caso hai un rapporto con il narratore...non amoroso ovviamente...»
La topolina si ferma ma non si gira, le ci vorrebbe troppo per farlo e la voglia è poca
«No...è solo che il narratore avesse scoperto i miei disegni sarebbe stata la fine per tutti, come ho accennato prima...» con questo si dirige nel suo studio, avvolto nell'oscurità più totale, non accende nemmeno la luce, chiamarla "strana" sembra quasi un intercalare troppo superficiale...

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