Capitolo V: Destinazione: Morte

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Il clima non è mai stato così freddo, vedere quell'imponente sole sorgere fa venire una voglia conturbante di assorbire tutto il suo calore, si sta morendo di freddo e le frequenti piogge non aiutano, stavolta non è così fortunatamente, chissà se è segno di buon auspicio per la fuga da Resident Farmville, fatto sta però che si è aggiunto un altro problema, è questo problema si chiama: Frida Fox, sorella di Freddy nonché la misteriosa figura di ieri notte...

Peggy si avvicina verso di lei con un vassoio di biscotti inglesi e un bicchiere d'acqua, è legata su una sedia con la spalla sinistra bendata e disinfetta, la pallottola era rimasta conficcata nella scapola, inutile menzionare le urla di dolore continue...

Peggy le porge il vassoio per prendere un biscotto ma scuote la testa, allora lo posa su un comodino e prende una sedia per sedersi di fronte a lei, che continua a tenere lo sguardo fisso per terra
«Come va la spalla?...»
«Decisamente meglio di stanotte...»
Attimo di silenzio
«Capisco che non sia il momento ideale per...beh...tutto...ma condoglianze ancora per tuo fratello...»
Frida alza lo sguardo verso il suo, con un espressione totalmente impossibile da interpretare esattamente
«Lo sai bene che non avrei voluto che morisse...ho fatto il possibile per farlo smettere con quella merda ma-»
«è testardo come un mulo...lo so.»
Un altro attimo di silenzio
«Ora però, vogliamo la verità.»
Entrano nella stanza Danny, Kadiee e Talete, puliti ma con poche energie riacquistate col sonno
«Frida, per chi lavori? Perché tu e i tuoi uomini ci volevate morti?» la calma "letale" di Peggy è un qualcosa di particolarmente particolare

La volpe prende un lungo respiro e incomincia: «È...tutta a causa di tuo padre, Peggy, non vuole che fuggiate da qui...»
Tutti rimangono scioccati, i loro occhi sgranano al tal punto da farli leggermente male
«Ma perché cazzo?!-»
«Tu lo sai com'è fatto tuo padre, no? Ti ricordi la sua teoria sull'esistenza? Che lui si considerava l'unico barlume di moralità assoluta presente su questo mondo e solo lui poteva sopravvivere alle avversità?!»
«Come fai a saperlo?...»
«Sterling è un pazzo criminale e un distopico filosofo egocentrico ma, cosa più importante, dannatamente famoso...»
Peggy abbassa lo sguardo incominciando a riflettere, la sua malata teoria sull'esistenza è vera, l'ha affermata un sacco di volte ma arrivare ad uccidere la propria figlia...non se lo sarebbe mai aspettata, soprattutto per il fatto che lei prova ancora dell'ammirazione nei suoi confronti...
«Sono stata costretta a sottostare al suo favore perché altrimenti avrebbe ucciso mia madre...la mia unica famiglia rimasta, LA TIENE IN OSTAGGIO QUEL BASTARDO LO CAPITE?!» si sfoga Frida facendo un piccolo salto insieme alla sedia
«Hey, abbiamo capito, sappiamo cosa stai provando, la situazione è peggiore del previsto...» constata Talete
«Cosa possiamo fare?!» esclama Danny
«Troviamo Sterling attraversando il portale e uccidiamolo immediatamente, sei d'accordo Pigslov?»
Peggy viene colta alla sprovvista, stava ancora pensando alla teoria dell'esistenza di suo padre
«Si, Frida, però non abbiamo ancora trovato la visionaria del futuro...»
«Mandy la topolina?»
«Si...come fai a saperlo?»
«La conosco troppo bene, siamo migliori amiche, so dove sta!»
«Strano, anch'io ero sua amica fino a qualche mese fa ma non mi ha mai parlato di te...» riflette Kadiee
«Non è una che piace parlare di altri ad altre persone, è una tipa strana pure per me...»
«Allora se sai dove sta cosa stiamo aspettando?!» sussegue Talete con la sua solita frase "ispiratrice"
«Fermi! C'è ancora una cosa che dobbiamo analizzare, ovvero gli schizzi di Mandy» afferma Peggy andando a prendere il baule posto sul comodino affianco al vassoio
«Ancora con quei disegni merdosi?! Sono solo spazzatura!» sbadigla Danny
«E qui che casca l'asino, Dan, perché io ho capito cosa raffigura quest'essere!»
«La tua ragazza ha un cervello pari ad Einstein»
«Talete, un'altra parola del genere e ti apro il culo come un melone.»
Peggy raccoglie tutti gli schizzi e li mostra su un tavolo, dove si possono vedere meglio, tutti accorrono a vederle
«Hey, io sarei ancora qui...»
Peggy ci riflette su e decide di slegarla, conosceva troppo bene Freddy ma Frida non è da meno, nonostante il suo atto di ieri notte l'ha fatto controvoglia...
«Guardate, la tunica nera, la testa di scheletro e vedete quest'arco? Che vi ricorda?»
«È...la morte?»
«Esatto Dan, questi schizzi raffigurano il conosciutissimo tristo mietitore, il punto però è, perché seppellirli? Perché definisce errori? Non hanno valore, sono solo disegni!»
«Forse significano qualcosa di più, qualcosa di molto più oscuro ed imprevedibile...» riflette Talete
«Più oscuro di così penso che morirei direttamente» si irrigidisce Kadiee
«Talete ha ragione, questi disegni devono per forza significare qualcosa di più e stiamo parlando comunque di una tipa che non scarabocchia per motivi futili ed infantili...»
«Secondo te a quale evento potrebbe essere associato?» chiede Dan
«Morte di un parente? Contemplazione andata male? Tanatofobia? Di sicuro non è un evento alla cazzo di cane...»
«Hey!»
«Ah, scusa Danny» le scappa una leggera risata che viene accompagnata da quella rumorosa del principe scodinzolante
«Poi dite di non essere fidanzati» battibecca l'uomo pesce

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Cala la notte...e con essa un flusso oscuro estranea alla realtà, si schiarisce fino a diventare un'immagine, una figura, poi due, due figure ombrate per l'esattezza, si schiariscono pure loro fino a renderle nitide e finalmente si riescono a vedere i volti, si stanno confrontando, uno davanti l'altro, all'impiedi, con il paesaggio che invece rimane confuso e difficilmente interpretabile
«Cos'hai da farmi vedere?» chiede la prima figura
La seconda figura fatica a tirare fuori da una sua tasca dei fogli stropicciati, evidenziando una forte riluttanza
«Che aspetti? Sbrigati!»
La seconda figura stringe i denti e con gli occhi chiusi consegna i fogli alla prima figura
La prima figura li appiattisce e incomincia ad analizzarli, rappresentano le stesse figure spettrali che il quartetto ha trovato nel baule di Mandy, sorride improvvisamente e incomincia a ridere, ride in modo rauco e fragoroso
«Ma certo! Perché non ci ho pensato prima?!»
«Cosa intende...mio signore?»
«I residenti di Farmville non sono mai morti di senescenza!»
«Cosa significa...mio signore?»
«Che non sono mai morti di vecchiaia! Solo altri fattori! Come quel nullafacente di Freddie Fox!»
La seconda figura si innervosisce e sbraita: «NON ERA UN CAZZO DI NULLAFACENTE!» le tremano i polsi, non si sarebbe mai immaginato di urlargli contro
«Scusa tesoro...» si avvicina inaspettatamente la prima figura, il "signore" per comodità
Le accarezza le braccia con entrambe le mani, facendola sentire un leggero brivido ma di piacere
«Non avevo idea ci tenessi tanto a lui, mi è dispiaciuto però quand'è morto, io tengo a tutti voi...»
«Io lo amavo, Signore»
Il signore si irrigidisce improvvisamente, togliendo le mani dalle sue braccia, la seconda figura lo nota, alza lo sguardo verso di lui e gli prende la mano
«Scusa, te lo avrei dovuto dire prima, lo so-»
«Va tutto ok, Mandy»
«Ma io ti ho deluso-»
«Va tutto bene, davvero, dopotutto io sono sposato...»
«Ma non con la donna dei tuoi sogni...o almeno, non più...»
«Lasciamo perdere, Mandy, ora ho ben altro a cui pensare, incominciando da questo» solleva in alto la mano con i fogli mentre si allontana, dandole le spalle
«Signore no! Non siamo costretti a far si che ciò accada! I residenti di Farmville possono vivere per sempre!»
Il signore si ferma, continuando a darle le spalle, si volta finalmente
«Invece sì che siamo costretti, se non rispettiamo la realtà finiremmo per causare infiniti olocausti...»
«Ma non voglio che Frida morirà, è la mia unica amica rimasta...» abbassa lo sguardo Mandy ed incominciando a piangere, le lacrime precipitano sulla superficie ultraterrena creando una dispersione di particelle verdastre aeriformi
Stavolta il signore non si precita a rassenerarla, la osserva e quando ella rialza lo sguardo lui afferma: «Sei ancora piccola, presto capirai» e si allontana, a passo stranamente svelto
«ASPETTA!» lo rincorre singhiozzando, le lacrime continuano a creare dispersioni e l'atmosfera si dipinge di rosso sangue intenso, corre, sempre di più, sempre di più ma non riesce a raggiungerlo, è stranamente troppo veloce, come se fosse destinato da Karakas a non essere raggiunto, si apre un varco celeste davanti al signore, ci entra, si chiude appena arriva Mandy, inciampa e cade in posizione fetale
«Signore...no...» continua singhiozzare mentre il mondo si racchiude nella più profonda ombra
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Peggy si sveglia di soprassalto dal divano, sempre della casa di Talete, è bagnata di sudore fino alle gambe e boccheggia ripetutamente, si precipita il principe scodinzolante dalla stanza affianco
«Peg! Cos'hai?!»
Peggy continua a boccheggiare, scende dal divano e per poco non cadeva da un improvviso stordimento che sta mettendo la sua mente a soqquadro, Danny afferra le sue spalle
«Peg! PEGGY!»
Tutti gli altri accorrono, persino Frida
«Io lo so! Io lo so!»
«Cos'è che sai Peggy?! Cosa ci vuoi dire?!»
«Io...-»
Cerca di tenere il capo più in alto possibile
«Mandy lavora per il narratore-»
Alza ancora di più il capo, sembra che le stia per cadere da un momento all'altro
«Ho fatto un incubo dove spiegava cosa sarebbe successo se Mandy avesse fatto vedere gli schizzi al narattore, sarebbe stato in grado di farci morire di vecchiaia per stabilire l'ordine delle cose.»
«Quale ordine delle cose?» chiede confuso Danny
«La realtà, l'ordine delle cose equivale alla realtà, proprio come gli esseri umani muoiono di senescenza anche noi saremmo dovuti morire dopo il rantolo...»
Tutti sono scioccati, si scambiano sguardi preoccupati a vicenda
Peggy sembra essersi ripresa del tutto e Danny lascia la presa
«Fatto sta che questi schizzi non devono per nessuna ragione al mondo finire nelle mani del narattore!» continua decisa
«Ora che sembra che abbiamo le cose in chiaro, domani vi porto da Mandy, preparate le gambe, sarà una lunga scampagnata nel bel mezzo della foresta e non sto scherzando...»
Tutti gli altri si guardano a vicenda, compresa Peggy, che si aspettava tutto ma non una lunga camminata nella foresta per far visita alla visionaria del futuro...chissà perché si è trasferita lì...o scappata lì...

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