Cazzo, è appena andata via con una valigia, ed io, non ho fatto nulla, non so dov'è andata, non lo sa nessuno e forse è meglio così, chi lo sa, magari vedrò qualcuna, scrivo ad Ilaria, magari sa un bar molto popolato, oppure dov'è andata..I; Oi Manu
M; Ciao Ila, ne che sai un posto popolato??
I; Si...
Perfetto, è ora di uscire un po', e socializzare, forse, poi si penserà al resto.
Cammino per le vie di Roma con questa ragazza, si chiama Veronica, non è originaria di Roma, ma è della Sardegna, ha molti interessi uguali ai miei, ed ha pure dei lineamenti scolpiti, un vestito aderente nero, non come Mì, sempre sbrilluccicante oppure baggy, oversize, lei era molto diversa, aveva il suo accento sardo, ma non si sentiva molto, profumava di fiori, e aveva dei capelli corti a caschetto.
V; Bene, io sono arrivata
M; A domani
La accompagno alla porta e la saluto, durante la strada penso come due persone, così diverse possano essere uguali dentro, e no, non sono io, più volte abbiamo trovato dei punti di incontro, si, e con Mì non li avevo sinceramente mai trovati, eppure sono una ragazza ed una donna, uguali ma diverse, tutte e due pure, forse trasparenti a chi le guarda ma chi le guarda non ha mai provato a capirle, è per questo che sembrano difficili, rancorose e prive di energia, eppure si trova sempre chi riesce a capirle, e a mettere in soggezione il loro punto di vista.
Apro la porta di casa che ormai c'è l'alba, è brutto, la notte è il mio giorno, salgo piano le scale, e calcio qualcosa, mh?!
È un sacchetto nero, decorato con colori morti, ma è quello il bello, lo prendo mentre mi siedo sul suo letto sfatto, lo apro delicatamente, dentro c'è una bellissima felpa, ed una lettera, è da parte sua, per me.
Forse avrei dovuto trattarla meglio, non dovevo lasciarla andare, il mio telefono inizia a esplodere di notifiche, mi dicono di entrare in live dal maestro, apro subito twitch ed entro, si, è con lui, è malinconica, ma guardandola bene, so che sta pensando a me, si vede, non molto e tornerà, perché voglio che torni, perché ora so cosa voglio, e so cosa vuole lei, i suoi occhi brillano quando mi cerca in chat.
Metto la felpa, con il suo profumo sopra, e porto la lettera al petto, piano mi sdraio, fino ad addormentarmi, sapendo che la notte era vicina, per me, il giorno.
Mi sveglio, sono le 10 di sera, c'è il lenzuolo rigato da lacrime, e la lettera stropicciata, non ci uscirò, stasera starò per i fatti miei, vado in bagno a farmi una doccia veloce, lascio asciugare i capelli all'aria, prendo una maglia e dei pantaloni baggy, domani starò con giammo, oggi è impossibile, non posso stare più in questa casa, è come se tutto adesso mi ricordasse lei.
Esco dalla porta di casa, mi incammino e vado al bar dell'altra sera, ma non sono in cerca di compagnia, entro e mi siedo al bancone, in poco ho già preso tre cocktail, e continuerò..
Piangendo e barcollando mi affretto ad uscire dal locale, attraverso la strada, forse sarebbe meglio se mi investissero, in fondo, poi almeno tornerebbe dal Portogallo, sarebbe tutto molto più facile, e..
Manu collassò in mezzo alla strada, ed una macchina non lo vide, dopo mezz'ora qualcuno se ne accorse, e chiamò il 112, subito dopo chiamarono Gianmarco, dai suoi contatti di emergenza, la mattina Manu non si era ancora svegliato, Gianmarco chiamò Mì, e fece prendere l'aereo anche a Marza, forse, per stasera si sveglierà.
G; Dovete venire qui, oggi.
Mì; Giammo che è successo?!
G; Manu.. senti quando arrivate poi vi spiego.
Presero subito le valigie e tornarono in aeroporto, fantasticando su cosa potrebbe essere successo, sperando nel bene, ma sapendo che non poteva essere qualcosa di allegro.
21;03
Mh.. che freddo.
Porca troia sono in ospedale, ma perché, come ci sono finito?! È sera, vedo Giammo entrare in stanza e appena mi vede corre verso di me.
Giammo; Oh Manu come stai?!
M; Bene, perché?
Sono in ospedale e non si è neanche degnata di venire qui, che stronza, sapevo che era rancorosa ma non così tanto..
Giammo; T vieni vieni
Mì; Manu, come stai che hai fatto?!
G; È collassato in strada, uno in macchina non
l'ha visto e..M; Scusate
Mimi mi abbraccia forte, poi anche Giammo, Sofia e Marza sono fuori, ma io non mi ricordo nulla di ieri sera, non so neanche quanto ho bevuto, con chi sono stato, ho na fracca di messaggi, ma quando mi ha abbracciato, ho capito che mi è mancata molto..
M; Si la felpa, e la lettera..
Mì; Le hai trovate?!
M; L'ho letta, poi ho dormito e sono andato a
ubriacarmi, dovevo uscire con Veronica.Mì; Vabbè l'importante è che ti sei ricordato.
Marza parla con l'infermiera e li fanno entrare, inizia subito a prendermi per il culo, mi mancava, tutto, non voglio che torni subito in Portogallo, voglio vivermi gli ultimi giorni in cui è qui, e voglio vivermi lei, dopo che non ci sono riuscito diverse volte, so che devo farcela, perché non ho più paura, l'ho assaggiata troppe volte senza gustarla, voglio che mi dimettano, ora o domani, ma non voglio più stare qui, non mi piace molto andare in ospedale, soprattutto stare su un lettino con una flebo attaccata.
Mì; Tra poco chiediamo tra quanto ti
dimettono ok?!Mimi mi accarezza la testa, come se fossi un bambino, è molto spaventata, e nervosa soprattutto, immagino, ti chiama tuo fratello e ti dice queste cose, lei è forte, io lo so e anche gli altri, però ha bisogno di qualcuno che la accudisce, ha bisogno di sentirsi amata per andare avanti, ed io quando ho capito di amarla ho avuto un collasso, che non so se sia una cosa buona, ma sicuramente è stato il destino a farci rincontrare.
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Ciao pupe, nuovo capitolooo!!
I prossimi ci metteranno di più ad uscire, ma spero che apprezzate questo, come dico sempre siete liberi di scrivermi se non capite qualcosa, oppure avete delle idee, grazie per i commenti e per le letture, siete speciali💋Buona lettura🫶🏻
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"Il buio dentro di me-Manuuxo"
RomanceMagari non è tutto destinato a finire, non sarà tutto così difficile nella mia vita.. Mi porterò il tuo buio dentro.