You & I - Argento e Smeraldo [H.S.]

Cap. 10 - Remember you

In questo capitolo ho deciso di mostrarvi il passato di Lisa e gli eventi che l'hanno portata a cambiare, o meglio, a indossare quella 'maschera' che tanto le pesa. Commentate e votate. Buona lettura!!!

Lisa's pov

Caro Harry,

mi manchi, come mi manca il fiato in questo momento. La tenerezza, l'amore, la nostalgia, il rimpianto, il dolore, quante cose sei diventato adesso, tu che sei lontano ormai. Sono come malata, vuota e, allo stesso tempo, colma di quei pezzettini in cui il mio cuore si è frantumato. Gemo, tremo, sento profondi, oscuri abissi che mi trascinano sempre più a fondo. Sono irrimediabilmente, inesorabilmente sola e dalla solitudine difficilmente si può uscire. So che non è normale provare tutto questo, so che prima o poi avresti dovuto, comunque, seguire la tua strada... è che mi sento così vuota. Beh, forse questo vuol dire che sono veramente fatta male e che i nostri genitori fanno bene a trattarmi con diffidenza.

In questo periodo tutto è nero, io vedo tutto nero. Quel buio a cui non ci si abitua mai, nel quale, una volta immersa, ti ci perdi, fino a farti diventare niente. Tu, la mia ancora di salvezza, ormai, non puoi più riportarmi nella luce.

Un giorno dopo l'altro, il tempo va via, inesorabilmente, un passo dopo l'altro, la stessa vita, vuota e sola. Un giorno dopo l'altro, domani sarà uguale a ieri, inutile e deprimente, e la felicità ormai è diventata, per me, una chimera, un sogno infranto.

Ti scrivo dalla mia camera, nella semi oscurità. Da qui posso piangere di nascosto al mondo, un posto immenso al quale, ormai, mi sento estranea nel profondo, in cui non c'è posto per me.

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Ogni giorno aggiungevo un pezzettino a quella lettera, che mai avrei spedito, riversando tutti i miei sentimenti in essa, e ogni volta le lacrime scivolavano dai miei occhi, giù sulla guancia, e cadevano sul foglio, sciogliendo l'inchiostro nero.

Gli ultimi giorni di scuola, dopo la partenza di Harry, non uscii di casa. Mia madre non si degnò minimamente di chiedermi se stessi male e, forse, fu meglio così, perché non ero sicura che avrebbe capito il mio malessere. Feci delle ricerche su Internet e mi ritrovai a leggere i sintomi della depressione: •Sensazione di "vuoto", tristezza continua e ansia; •Stanchezza, mancanza di energia; •Perdita di interesse o di piacere per le attività quotidiane; •Disturbi del sonno, come ad esempio: problemi ad addormentarsi, risveglio di mattina molto presto ed eccessiva voglia di dormire; •Appetito maggiore o minore del solito; •Pianto frequente o eccessivo; •Dolori e disturbi che non scompaiono nemmeno dopo essere curati; •Difficoltà di concentrazione o di memoria; incapacità di prendere decisioni; •Sensi di colpa; sentirsi impotenti, inutili o senza speranza; •Irritabilità; •Pensieri di morte o fantasie suicide... analizzandomi, capii che il male che mi affliggeva era proprio la depressione, poiché soffrivo della maggior parte di quei sintomi.

Poi iniziarono le vacanze estive. Fu un bene, perché ancora non ero pronta ad uscire e affrontare tutto da sola. Ero sempre chiusa in camera mia, tra quelle quattro mura a chiedermi il perché fosse andato via in quel modo e come sarei riuscita ad andare avanti senza lui, a disperarmi e incolparmi.

Quando la notte mi assalivano gli incubi cercavo un rifugio sicuro nel letto di Harry, ma dopo un po' mia madre, accorgendosi delle mie intrusioni notturne, ordinò a Chloe di chiudere a chiave quella stanza. La odiai come non mai in quel momento... mi stava togliendo una delle poche cose che riuscivano a calmarmi e consolarmi. Come poteva farmi tutto quello? Cosa le avevo mai fatto di male? L'unica cosa che mi rimaneva era l'anello che mi aveva regalato prima di partire. La notte lo stringevo talmente tanto forte al mio petto da lasciare i segni sulla mia pelle.