-CAPITOLO 17-

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La prima cosa che vedo è lo sguardo incazzato di Noah e il resto della gente confusa.
Si avvicinano tutti per farmi domande, ma li scanso per raggiungere Noah che si sta indirizzando verso l'uscita del locale.

Oltrepassiamo anche i giornalisti che provano a fermarmi per chiedermi qualcosa riguardo questa situazione.

Noah riesce ad uscire e ad allontanarsi da tutti, mentre io lo rincorro.
Riesco a fermarlo prima che lui entri in macchina.

Prova a farmi lasciare la presa su di lui «Jolanda lasciami stare, sono incazzato e potrei risponderti male» mi allontana.

«Noah fermati un secondo, lasciami spiegare» lo costringo a girarsi verso di me.

Punto il mio sguardo nei suoi occhi «Guarda ho preso questa» prendo dalla tasca una carta magnetica, quella che serve per aprire le porte, e la alzo fino all'altezza del suo viso.

«Ho chiesto a Riven di ballare con me per prendergli questa. La chiave apre sia la loro casa che tutte le stanze della casa» mi guarda confuso.

«Cosa te ne fai?» chiede stranito.
«Secondo te Noah? Devo entrare in quella casa e prendere delle informazioni» appena sente queste mie parole si rilassa.

«Quali informazioni ti servono? perché io non ne sapevo nulla?» mi chiede agitato.
«Lo sapevamo solo io e mio padre. Devo controllare se esiste qualcosa per provare a incastrarli» mormoro tutto d'un fiato.

«È sempre una di quelle cose che vuoi fare da sola? Quindi come sempre mi devo fare da parte?» mi domanda affranto, conoscendo già la mia risposta.

Abbasso la testa dispiaciuta e annuisco.

Si gira per tornare in macchina «Risolvi la faccenda che hai combinato prima, tutti si staranno facendo domande» dichiara sedendosi al posto del guidatore.
«Appena hai finito dici a Daniel e George che li aspetto in macchina» dice con tono distaccato.

Annuisco nuovamente ed entro nel locale.

Con passo deciso e a testa alta prendo un microfono e mi posiziono al centro della sala così da potermi far sentire da tutti.

«Ehi» tocco il microfono con un dito per vedere se funziona «mi sentite tutti?» capisco che riescono a sentirmi perché tutti si girano verso di me e si avvicinano per capire cosa sta succedendo.

«Bene. Richiedo la vostra attenzione giusto per un paio di minuti» guardo la folla che si è creata vicino a me.
«So che tutti voi vi starete ponendo delle domande su quello che è appena successo.
Anche se non dovrei dare delle spiegazioni a nessuno, lo farò per una persona che ho messo in una brutta situazione che non merita» dico guardando fuori alla finestra, pensando a Noah.

«Quello che avete assistito era soltanto una presa di potere sulla famiglia di Scar. Volevo far capire loro che posso fare quello che voglio e che la mia famiglia è superiore alla loro» restituisco lo sguardo di forza che mi stavano rivolgendo George e Daniel, già pronti a fare qualunque cosa per aiutarmi.

«Sapete benissimo che le nostre due famiglie non vanno d'accordo, ma questa era solamente, e sottolineo, solo una provocazione. Niente di più» cerco con lo sguardo Riven pensando di trovarlo dispiaciuto, quando invece mi guarda sorridendo.

«Dopo aver detto ciò, non dichiarerò più nulla quindi non fermatemi per fare altre domande» lascio il microfono cadere per terra e faccio un cenno a Daniel e George di seguirmi.

Ma neanche il tempo di fare un passo che entra Noah a testa alta, con uno sguardo deciso e con il petto gonfio, che con passo svelto mi raggiunge.

Mi guarda negli occhi per poi prendermi in braccio, a mo di principessa, portandomi fino alla macchina.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 19 ⏰

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