Saitō tira fuori una mano dalla tasca, sta tremando notevolmente, Ren fa qualcosa di inaspettato, Hanakuma si ricorda benissimo come lei abbia evitato il contatto fisico con lui quando ha proposto la sua scommessa. Eppure in questo momento lei ha preso la mano di Saitō e ha fatto in modo che si avvolgeva intorno alla coppa di champagne. La sua mano ancora ferma su quella più grande di Hanakuma, come per assicurarsi che abbia preso bene il bicchiere, dopo sicura di questo sposta la mano e Saitō si porta la coppa alle labbra, ancora non si fida delle vere intenzioni di Toiyama, ma preferisce chiudere il discorso e non riaprirlo più. Ren si guarda per un momento intorno abbassa la testa rabbrividendo, Hanakuma non capisce se di freddo o per cosa, decide di restare in silenzio e di buttare giù tutto in un sol sorso lo champagne.
<<Possiamo uscire? Sto cominciando a sentirmi soffocata qui dentro.>>
Ammette lei con sincerità, Saitō alza un sopracciglio al nuovo comportamento della ragazza, è a disagio in mezzo alla gente? Ansia sociale? Comunque annuisce appoggia il bicchiere sul primo posto che trova e si dirige verso l'esterno, Toiyama lo segue silenziosamente. Lui si siede sugli scalini davanti la porta e lei lo imita sistemandosi la gonna.
<<Pensavo non volessi avere a che fare con me, ora mi chiedi di accompagnarti fuori, piuttosto strano no?>>
Osserva Hanakuma senza guardarla rivolgendo l'attenzione al cielo, dove la luna si mostra senza vergogna.
<<Non voglio disturbare mio padre, che sarebbe piuttosto deluso capendo che ho trovato il modo di dileguarmi dal ragazzo che vuole che io abbia accanto.>>
Saitō schiocca la lingua.
<<Quindi sei ancora con me, solo per soddisfare le fantasie di tuo padre?>>
Anche lei sta osservando il cielo prendendo un sospiro come se cercasse di calmarsi, la folla deve davvero infastidirla vero?
<<Beh, puoi sempre vederla in modo più romantico se è quello che vuoi.>>
Hanakuma è perplesso ora.
<<Mi hai appena aperto in due colpendo tutti i punti giusti per ferirmi, e dovrei vederla in modo più romantico? Lasciamo stare meglio parlare di altro.>>
Scuote la testa rammaricato, Ren lo guarda con la coda dell'occhio.
<<Mi sento in debito.>>
Lui fa una smorfia praticamente inorridito, gli fa pena? Poi capisce, si sente in colpa perché lei sa praticamente tutto di lui e al contrario lui non sa nulla di lei, la sua espressione di rilassa.
<<Allora sdebitati, dimmi qualcosa di te.>>
Risponde con calma senza distogliere lo sguardo dal cielo che sembra catturare l'interesse di entrambi.
<<Non saprei cosa dirti sinceramente.>>
Lascia uno sbuffo frustrato, Saitō ci pensa su.
<<Dipingi da tanto tempo?>>
Opta per una domanda semplice e non mirata a ferire, dovrebbe avere più probabilità di successo, anche se non sa quanto credere che lei possa effettivamente rispondere.
<<Ad acquarello intendi? In realtà quello era il mio primo tentativo, non ho il materiale a casa, mi mancano i pennelli e la carta buona.>>
Risponde con un tono così innocente che ispira simpatia, che Hanakuma fatica a credere a quello che ha vissuto fino ad adesso riguardo lei.
<<Non mi hai ancora detto se lo hai pensato tu o copiato il demone dalla corona di spine…>>
Lei sospira sembra frustrata.
<<Magari trovassi cose così d'ispirazione su internet, quando copio ci metto ore a trovare una semplicissima reference che mi intrighi a disegnare. A volte ci metto anche 5/6 ore prima di mettermi effettivamente a disegnare.>>
Risponde questa volta il tono sembra quello di una bambina a cui non è stata data la cioccolata. Saitō gli scappa una risata per quel comportamento bambinesco, che cosa sta succedendo? Lo fa apposta? Per ammorbidirlo? Gli vuole fare dimenticare la brutta esperienza appena avuta?
Beh probabilmente ci sta riuscendo perché quella risata è scappata così facilmente da lui che non se ne è nemmeno reso conto di star ridendo.
<<Certo che sei un'esperienza mistica, sei passata da una astuta analizzatrice della situazione e osservatrice, a una bambina alla ricerca di ispirazione? Mi confondi davvero.>>
L'ultima frase la sussurra ma lei lo sente comunque.
<<Sono solo una persona come tutte le altre, con sfumature e sfaccettature che emergono a seconda del contesto. Nessuno è completamente definito da un unico lato non sarebbe giusto nemmeno dire che siamo tridimensionali, direi più un dado a 20 facce se non addirittura 100, è spesso non ci rendiamo conto di avere tutte queste sfumature.>>
È incredibile come ogni volta che parli attiri la sua attenzione come una falena è attirata dalla fiamma, dice cose di così tanta profondità e di intelligenza che gli è difficile credere di star parlando con qualcuno della sua stessa età. All'improvviso la porta si apre alle loro spalle svelando la figura di Tatsuya Toiyama.
<<Oh eccovi, spero che mia figlia sia stata di buona compagnia Hanakuma-kun, Ren credo che ora andremo la serata si sta comunque chiudendo.>>
Sorride dolcemente alla ragazza che si alza spolverando il vestito e così anche Saitō, si alza e con un inchino saluta suo padre, presto anche sua madre li raggiunge sembrava quasi preoccupata si getta tra le braccia del figlio.
<<Oh signore, non ti vedevo più credevo di averti perso!>>
Esclama quasi fin troppo drammaticamente. Ren e suo padre si allontanano e così anche lui e sua madre vanno verso casa. Una volta a casa Hanakuma decide di farsi una passeggiata vicino casa, deve ancora assorbire il colpo. Scrive un breve messaggio ad Akio Tendou.
Un compagno di scuola delle medie, non che lo apprezzasse particolarmente, ma non sapeva chi altro chiamare a quel punto. Presto il telefono li vibra segno che Akio abbia preso la sua domanda come un via libera di chiamarlo senza aggiungere altro. Risponde.
<<Oi Akio.>>
Con tono annoiato e stanco.
<<Hanakuma! Da quanto tempo non ti fai sentire, ma guardati! Sembri un cadavere!>>
Il modo in cui fa notare in modo lascivo la situazione a dir poco distrutta di se stesso lo fa incazzare.
<<Non farmi parlare prima che ti impreco in faccia anche in arabo bastardo.>>
Sospira pesantemente.
<<Dico solo, che non credo che volessi questa chiamata a caso, cosa hai da raccontare di così disastroso?>>
Saitō si passa una mano sul viso strofinandolo un po', forse non è stata una grande idea chiamare questo stronzo, ha una passione per entrarti sotto pelle e fare commenti dolorosi.
<<Una ragazza…>>
Non vorrebbe aggiungere altro ma sa già che capirà male.
<<Una ragazza? Ti sei innamorato malamente finalmente? Magari ti ha piantato in asso, per questo sei in queste condizioni?>>
Per l'appunto ha capito tutto tranne quello che è vero.
<<Non mi sono innamorato, certo sembra essere un'esperienza mistica ma no, nessuna cotta.>>
Tendou sta in silenzio per qualche secondo.
<<Esprimiti Saitō, ho capito solo che è probabilmente arrivata una nuova ragazza a scuola, è del primo anno?>>
Hanakuma prende un sospiro.
<<Non è del primo anno, e non so come o perché, trasferita al 3 anno nella mia scuola e a quanto pare anche nella mia classe.>>
Akio aggrotta le sopracciglie.
<<Che ha fatto per renderti uno straccio?>>
Saitō vorrebbe sbattere la testa contro un muro.
<<Intendi a parte essere fredda e sembrare intoccabile? A sì, sembra sapere tutto sulla mia vita, mentre io di lei non so assolutamente nulla.>>
Akio si fa scappare una risata.
<<Sa quattro cose su di te e ti sei depresso? Ma dai ahahahah.>>
Hanakuma sta per attaccare la telefonata senza dare spiegazioni.
<<Non hai capito proprio un cazzo, per poco, non mi diceva anche in che ospedale ero nato, e contato i secondi dell'orario preciso.>>
Tandou sembra piuttosto dubbioso di ciò.
<<Cosa ha detto esattamente?>>
<<Ti farò un elenco, il mio motto il quel titolo stupido come “Re demone senza corona” e il perché lo ho ottenuto, nome cognome numero di maglia i giochi fallosi e come li metto in pratica, che mi piace il cioccolato, ha specificato fondete al 70%, scuole medie, materia scolastica migliore, shoji, scacchi e…>>
Si blocca non volendo nominare il suo punto debole ad Akio.
<<Per tutti i santi, ha detto tutto questo di te? Ti deve aver adocchiato molto tempo fa per aver raccolto tutte queste informazioni su di te!>>
Fino ad adesso non lo aveva vista in questo modo, effettivamente ci dovresti lavorare a lungo per sapere vita e morte di qualcuno… ma poi questa idea viene smorzata, perché lei ha dedotto sul momento qualcosa che nessuno sapeva, suo padre.
<<Hanakuma? C'è qualcosa di più? Cos'altro ha detto?>>
Saitō fa un sospiro tremante
<<Le ho chiesto di dirmi qualcosa che assolutamente nessuno sapeva su di me su due piedi, si e piantata di fronte a me e… ha parlato di mio padre.>>
Con un ultimo sforzo ammette.
Akio non capisce, ovviamente, nemmeno lui lo sapeva.
<<Tuo padre? Ma tu vivi con tua madre da tipo… sempre? Sa chi è tuo padre?>>
<<No per fortuna, non ha citato nomi, ma sa esattamente cosa ha fatto e perché vivo solo con mia madre.>>
Akio per poco non cade mentre stava passeggiando con una tazza di tè dalla cucina alla sua stanza.
<<No aspetta che ha fatto tuo padre?>>
Hanakuma ribolle.
<<Non è quello il punto, non poteva reperire quell'informazione da nessuno! Nessuno lo sa come vedi nemmeno tu! Ma lei lo ha dedotto semplicemente perché mia madre è single e non è una che dà la figa in giro!>>
Sbotta incazzato.
<<Ah quindi era tuo padre che lo dava in giro, capisco.>> q
Prende un sorso di tè come se avesse capito tutto.
<<E come si chiama la ragazza? Vediamo come posso aiutarti, non può essere intoccabile come dici tu.>>
Hanakuma cerca di calmare il suo respiro prorompente.
<<Ren… Ren Toiyama.>>
Non si aspettava che Akio sputasse sul telefono quello che stava bevendo.
<< Mmng! Dannazione...>>
Si affretta ad asciugare lo schermo.
<<Ren Toiyama! Dimmi che stai scherzando!>>
STAI LEGGENDO
Corona di spine
Teen FictionÈ l'inizio dell'anno scolastico quando Hanakuma Saito sta cercando una nuova preda all'interno della scuola, vuole una nuova sfida per poter distruggere l'animo della sua vittima affinché di essa ne rimanga solo l'ombra. Ovviamente li sembrano tutti...