Disinfettante

4 1 0
                                    

Saitō in questo giorno aveva deciso di prendersi una pausa da Ren, quella sera è stato un brutto colpo davvero, ancora ci stava pensando, il tutto gli appesantiva la testa.
Con tranquillità stava camminando nel giardino della scuola dopo gli allenamenti, stava tornando a casa più in là c'è una cerchia non indifferente di alunni che urlano e sbraitano come dei cani, una rissa? Da quanto non ne sente una? Chissà cosa sta succedendo.
Si avvicina ma la folla è piuttosto fitta, non vede nulla, così cerca di farsi strada in mezzo cercando di arrivare davanti, per poter vedere la situazione. Una volta arrivato a destinazione non fa in tempo a registrare quello che succede, sente odore di carta bruciata e all'improvviso vede il viso malconcio di Toiyama che viene spintonata malamente verso di lui, la ragazza li cade tra le braccia, distinto la sorregge prima di cadere.
Mentre lei cerca di rialzarsi a fatica nota come il naso le sanguina copiosamente.
<<Ren? Cosa diamine stai combinando?>>
Chiede decisamente stupito da quella scena, sta sognando per caso? La ragazza si spinge via dalle braccia di Hanakuma cercando di tornare al suo combattimento, dietro di lei c'è effettivamente un ragazzo che se la ride nonostante anche lui non è messo benissimo. Saitō le afferra il polso.
<<Aspetta che intenzioni hai?! Come credi di poter non finire male se continui a combattere??>>
Dice incredulo nelle intenzioni di Ren, ma lei si strattona via dalla presa di Hanakuma senza voler ascoltarlo, fece un passo indietro col piede sinistro mentre portava le braccia in posizione da box pronta a continuare il combattimento, ma dopo una serie di scambi il ragazzo riesce a bloccarla contro il proprio petto tenendo un braccio intorno al suo collo lei si aggrappa al braccio con le mani, Saitō rimane paralizzato dalla passione con cui la ragazza si stia ribellando, lei morde il braccio del ragazzo con molta ferocia che si ritira tenendoselo urlando, appena lui alza il viso Ren punta il pugno alla mascella, il ragazzo cade all'indietro mezzo svenuto.
Hanakuma osserva la scena con occhi sbarrati, ancora incredulo per quello che ha appena visto. Toiyama, visibilmente ferita, sembra non badare minimamente ai suoi stessi lividi e lui cerca di capire cosa stia accadendo. Osserva intorno e capisce finalmente cosa era quello odore di carta bruciata per terra ci sono disegni mezzi bruciati uno solo era ancora integro senza alcun danno, raffigurava una ragazza con un occhio cucito e le labbra nello stesso stato e in mezzo al petto nudo legata dalla sue stessa pelle una rosa, un disegno impressionante e riconosce chiaramente la mano di Ren, che si sta chinando sul disegno raccogliendo per poi dirigersi verso una ragazzina tra tante lì dandole il disegno.
<<Non potrà mai sostituire il disegno che hai perso, ma prendilo come un risarcimento danni.>>
La ragazza che fino ad allora stava fissando le ceneri di probabilmente un altro disegno ai suoi piedi, sollevava lo sguardo su di lei.
<<Non posso accettare è il tuo disegno, a cui hai lavorato duramente.>>
Scuote la testa sull'orlo delle lacrime.
<<Insisto, voglio che diventi tuo.>>
La ragazza guarda Toiyama con occhi spalancati e si sente in dovere di prendere il disegno annuendo e stringendo l'opera tra le braccia.
A quel punto Ren si volta verso Hanakuma e gli cammina oltre.
<<Vado in infermeria.>>
Afferma superandolo lui si sta per voltare seguendola quando il ragazzo si riprende e tenta di attaccarla alle spalle, Saitō veloce lo afferra dai vestiti e lo colpisce violentemente.
<<Ma stai fermo idiota vuoi peggiorare la tua situazione? Se proprio vuoi ti spezzo il braccio.>>
Il suo tono minaccioso e freddo come il ghiaccio che potrebbe comparare la freddezza di Ren, il ragazzo per una buona volta decide di arretrare e evitare di fare innervosire Hanakuma, è consapevole della sua pericolosità.
Quindi segue la ragazza verso l'infermeria della scuola, dove ovviamente non trovano nessuno a quell'ora. Ren sbuffa cercando di asciugarsi il sangue che le cola dal naso.
<<Siediti Ren-chan, ci penso io.>>
Dice sicuro mentre lei alza un sopracciglio, ma decide di ascoltarlo e sedersi su una sedia qualunque nella stanza. Saitō si destreggia per i pensili trovando tutto l'occorrente, una volta di fronte ad Toiyama con un pezzo di cotone con del disinfettante sopra, le fa inclinare la testa all'indietro, pulendole il naso e il labbro spaccato dal sangue rimanente. Con pazienza e delicatezza finisce il suo lavoro e le tiene un impacco di ghiaccio sul naso.
<<Cosa stava succedendo là fuori Ren-chan?>>
La osserva con curiosità è un misto di severità come se volesse fare il padre comprensivo.
Toiyama fissa lo sguardo freddo negli occhi di Hanakuma, sembra quasi stare penetrando con lo sguardo il suo corpo, forse è ancora in preda alla rabbia.
<<Il ragazzo che ho attaccato, ha insultato l'intero club di arte, ha strappato dalle mani delle ragazze i disegni bruciandoli davanti ai loro occhi definendoci nullità senza speranza. Non potevo lasciare che continuasse a ferire l'animo fragile di tutte le altre, si meritava una lezione.>>
Saitō sorride, finalmente li sembra di vedere veramente Ren, fino ad allora gli sembrava un fantasma, qualcosa di intangibile, quasi come se non fosse effettivamente lì, eppure, ora vede chiaramente la rabbia negli occhi della ragazza, anche se con un'espressione quasi nulla i suoi occhi trasmettono un calore distruttivo, come se fosse pronta ad andare in guerra, ammira questo lato che non credeva effettivamente esistere in Toiyama, un barlume di speranza gli ritorna per la sua missione.
<<Ah non penso sia un caso, che tu sia riuscita ad stenderlo, sapevi esattamente come fare vero?>>
Afferma con nonchalance Hanakuma.
<<Mio padre mi ha insegnato, per sfogarmi e per potermi difendermi se ne avessi bisogno.>>
Risponde debolmente abbassando lo sguardo, c'è qualcosa che non quadra, perché dovrebbe difendersi? È piuttosto strano, insegnare a propria figlia, a mirare alla mascella, per fare svenire una persona, non è cosa da tutti giorni sicuramente.
Comunque sa che lei non risponderebbe.
<<Tuo padre ha mai fatto boxe?>>
Lei annuisce piano.
<<Da giovane era lo sport che praticava, mi ha regalato un sacco da boxe quando ero ancora piccola.>>
Certo che anche la sua famiglia ha dei soggetti interessati, però gli sembra che Ren stia ommettendo qualcosa, ancora una volta è sicuro che non svelerà quello che non sta dicendo.
<<Abiti vicino la scuola vero Ren-chan?>>
Lei per una volta sembra aperta ad una conversazione.
<<nel chome 4 Higashicho, circa 20 minuti da qui, perché?>>
Hanakuma annuisce.
<<Bene, mi assicurerò che tu non ti infili in altri guai allora.>>
Lei sembra comprendere in fretta cosa vuole implicare, ma non si tira indietro, posa una mano su l'impacco di ghiaccio che lui gli sta tenendo sul naso.
<<Devo tornare alla stanza del club di arte… ho lasciato lì la mia cartella come sempre.>>
Saitō mette apposto il disinfettante che aveva tirato fuori e risponde con calma.
<<Andiamo allora, prima che si faccia tardi.>>
La segue fuori dall'infermeria per poi accompagnarla a casa.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 09 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Corona di spineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora