Capitolo 8

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La pioggia autunnale era ciò che mi rilassava di più.

Era lunedì mattina, ero al lavoro ed il rumore delle gocce che sbattevano sulla vetrate mi donava quel senso di pace che non riuscivo a trovare neanche mentre dormivo.

Come ogni mattina,anche quella, Eric era tornato nel mio negozio per prendere l'ennesima cianfrusaglia.

Avevo deciso che quella giornata me la sarei presa per me. Avrei fatto una lunga doccia calda, avrei fatto lo shampoo e mi sarei pistrata i capelli.

Insomma una serata relax.

Così dopo una giornata super noiosa a lavoro mi recai a casa. Non c'era nessuno perciò decisi di cucinare una carbonara. Un tipico piatto italiano che amavo alla follia.

Ma che mia madre non mi faceva mangiare perché diceva che mi faceva ingrassare.

Ma quel giorno non avevo proprio voglia di stare a sentire quella donna perciò seguì il mio stomaco che iniziava a brontolare.

Pranzai guardando in tv un processo giuridico che riguardava un killer canadese e pensai che forse mi sarebbe piaciuto studiare giurisprudenza, e quindi diventare un avvocato.

Ridacchiai tra me e me pensando alla reazione dei miei genitori se gli avessi detto una cosa del genere.

Rimasi sorpresa dal fatto che non venne nessuno per pranzo, ma era meglio così ero più tranquilla sola.

Lavai i piatti, ordinai la cucina e andai in camera.

C'era un caos totale lì dentro. La stanza era soffocata da robe sporche.

Riordinai un pò riguardando gli outfit che avevo indossato in questi giorni e mi piacevano davvero molto.

Ma riflettendo mancava qualcosa, il mio giaccone che avevo indossato l'altra sera.

Così scesi in macchina per prenderlo ma non c'era nemmeno lì.

Dove cavolo l'avevo lasciato?

Poi mi si accese una lampadina.

Casa di Marshall.

Non era possibile, avevo dimenticato la giacca lì.

Chiamai Audrey per dirle di accompagnarmi ma era andata a fare visita dalla nonna perciò sarei dovuta andare da sola.

Lasciai un bigliettino con scritto "sono andata un attimo a casa di Audrey" altrimenti mia mamma non trovandomi a casa a quell'ora avrebbe potuto chiamare la polizia.

Misi poi a moto l'auto e mi diressi verso casa di Marshall.

Arrivata lo vidi intento a parlare con una ragazza che a guardare meglio, era la ragazza dell'altra sera. Quella che mentre stavamo fumando era passata osservando Marshall dalla testa ai piedi.

Il biondo appena mi vide mi venne incontro «Mad cosa ci fai qui?»

«scusami non volevo disturbarti ma mi sono accorta di aver perso la giacca che indossavo l'altra sera e credo di averla dimenticata qui» dissi

«oh si l'ho trovata te la porto subito» disse per poi entrare in casa sua

La bionda iniziò a guardarmi male e questa cosa mi stava irritando parecchio perciò non riuscì a trattenermi «hai finito?» dissi

«di fare cosa» rispose con tono scocciato

«di lanciarmi occhiatacce»

«credo che tu abbia troppa fantasia» disse quasi ridendo

From differents sides- Marshall MathersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora