Capitolo 13

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La mattina dopo feci uscire Marshall dalla finestra

«grazie per l'ospitalità» disse

«figurati»

«ci vediamo allora» disse sistemandosi il berretto che indossava praticamente sempre

«ci vediamo Em e sta attento» gli sorrisi per poi guardarlo allontanarsi.

Tornai in camera e chiusi la finestra, aprì la porta e andai a fare colazione.

Il mio telefono poi squillò. Era Audrey che mi proponeva una serata tra ragazze

Come potevo non accettare?

Dopo aver fatto colazione andai a farmi una doccia e decisi di farmi i capelli boccolati.

Indossai una gonna lunga con una camicetta e degli stivaletti. Mi truccai un pò e andai a lavoro.

Per fortuna i miei genitori non erano in casa, non avevo proprio voglia di vedere mia mamma.

Guidare con la musica ad alto volume la usavo come terapia.

Hai un problema? Bene, mettiti in macchina, alzai al massimo lo stereo e metti la tua canzone preferita.

Dopo ti sentirai decisamente meglio.

Arrivata davanti alla gioielleria parcheggiai l'auto e scesi. Mi guardai intorno e vidi il veicolo di Eric parcheggiato di fronte al mio negozio e sbuffai al sol pensiero di doverlo vedere.

Infatti dopo soli 5 minuti che avevo aperto, si piombò nella gioielleria

«buongiorno Maddison» mi sorrise

«ciao Eric»

«come stai?» mi chiese poi

«abbastanza bene...come posso aiutarti?» dissi stroncando il suo disperato tentativo di conversazione

«vorrei un bracciale da uomo» disse così gli mostrai le varie scelte.

Ne scelse uno e mentre stava pagando «che fai stasera?»

«starò con la mia migliore amica» risposi fredda

«ah...perché dato che questa sera ci sarà una festa a casa mia, volevo invitarti e anche la tua amica ovviamente» disse

«mi dispiace ma non potremmo esserci»

«oh...ok»

Finalmente poi andò via lasciandomi sola trai miei pensieri.

E come se fossimo connessi mi arrivò un sms da Marshall

"come va a lavoro?"

"una merda, te?" risposi

"sto lavorando ad una canzone"

"sul serio? allora la prossima volta che ci vediamo se ti va mi piacerebbe ascoltarla"

"per ora è solo un testo ma certo te lo farò leggere assolutamente"

Sorrisi nel leggere quel messaggio tanto da non accorgermi che mia madre era entrata nella gioielleria.

«con chi parli?» chiese stizzita

«non sono affari tuoi» dissi per poi mettere il telefono nella borsa

«Mad hai qualcosa di diverso ultimamente, dimmi che succede...c'è qualcosa che ti distrae dai tuoi obiettivi»

«ma se non sai nemmeno quali sono i miei obiettivi mamma» sorrisi amaramente

«ah no? e quello di diventare una ballerina classica?»

«mamma quello è il tuo sogno non il mio» dissi esausta di quella situazione

«che cosa stai dicendo Maddison, è da quando hai 3 anni che fai danza classica»

«si ma perché tu mi hai costretta a farlo...ho provato una miriade di volte a dirti che volevo fare hip hop e non mi hai mai dato retta, sono stanca di fare la figlia perfetta mamma io non sono questa...io voglio indossare jeans larghi e felpe oversize, voglio studiare giurisprudenza e non voglio accanto il principino perfetto come Eric Smith» dissi tutt'un fiato, cose che tenevo dentro da ormai troppo tempo

«Maddison smettila di dire queste cose non voglio più starti ad ascoltare»

«già non vuoi ascoltare la verità, ovvero che tu sei insoddisfatta della tua vita e quindi vuoi comandare la mia» le sputai addosso e lei rispose tirandomi uno schiaffo

Per quanto fu forte voltai la testa di lato e quando tornai a guardarla in faccia, aveva gli occhi infuocati.

Pieni di rabbia tanto che avevo paura esplodesse.

«non ti permettere mai più di parlarmi in questo modo e da oggi sei ufficialmente in punizione Maddison...mi hai delusa» disse per poi voltarmi le spalle e andare via.

Mi hai delusa

Mi hai delusa

Queste parole mi rimbombavano in testa senza sosta.

L'avevo delusa.

Il mio modo di essere aveva deluso mia madre.

Dopo che ho nascosto la vera me per anni facendo tutto ciò che voleva per renderla felice.

L'avevo delusa.

Il resto della mattinata passò lentamente.

La mia testa continuava a propormi l'immagine di mia mamma che mi tira una sberla e che mi dice "mi hai delusa" non riuscivo a pensare ad altro.

Neanche messaggiare con Marshall riuscì a farmi distrarre.

Tornai a casa per pranzo e non c'era nessuno, perciò decisi di farmi una piadina veloce e di chiudermi della mia stanza lontano da tutto e da tutti. 

From differents sides- Marshall MathersDove le storie prendono vita. Scoprilo ora