Capitolo 17

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In quel momento fu come se il mondo attorno a me si fosse fermato.

Mio padre si girò e vedendomi rimase scioccato.

«Maddy che ci fai qui?»

«io? che ci fai tu qui, hai baciato la mamma di Marshall» dicendolo mi accorsi che era successo davvero

Era in difficoltà.

Era stato scoperto e si vedeva che voleva scappare.

«tu tradisci la mamma?» chiesi sentendo un nodo alla gola

«Maddy posso spiegarti» disse cercando di avvicinarsi ma mi feci indietro andando a sbattere la schiena contro il petto di Marshall che mi prese la mano come per darmi forza.

Lo sguardo di mio padre si bloccò proprio sulle nostre mani incrociate «stai con uno del south side?» mi chiese

«beh, credo sia una cosa di famiglia a questo punto» dissi sentendo delle lacrime bagnarmi il viso

Gli diedi un ultimo sguardo prima di staccare la mano da Marshall e andare via.

Camminavo lungo le strade del south side finchè il sole non tramontò.

Marshall mi seguiva silenziosamente come per non volermi disturbare.

Poi d'un tratto decisi di fermarmi e sentì il rumore dei suoi passi cessare.

«lui tradisce mia madre» ripetei più a me stessa che a lui

«Mad» si avvicinò cautamente per poi mettersi di fronte a me e prendermi le mani

«devo dirlo a mia mamma? o devo coprire quello stronzo così che poi lui possa sputtanare anche me...già l'ho delusa, immagina cosa accadesse se sapesse che sto con uno come te»

«che vuoi dire con uno come me» disse

«con qualcuno del south side Marshall...odio il suo pensiero ma per lei è così, north side con north side e south col south, è da idioti pensare che il luogo il cui abiti possa identificarti...guarda te» dissi perdendomi nei suoi occhi chiari «sei del south side ma sei 100 volte migliore di mio padre»

Mi sorrise e mi avvolse in un abbraccio.

Sparì tra le sue braccia e scoppiai a piangere.

Rimanemmo in giro a fumare fino a tarda serata tanto che mi dimenticai della mia auto con la gomma per terra. Ma Marshall mi rassicurò che se ne sarebbe occupato lui la mattina seguente.

Non volevo tornare a casa nè tantomeno potevo accettare di andare a dormire a casa di Marshall dove mio padre scopava sua madre.

Avevo chiesto ad Audrey se potessi dormire a casa sua ma lei si trovava da Future, e quest'ultimo invitò anche noi ad andare da lui.

Così ci ritrovammo tutti e 4 seduti sul divano davanti ad una cioccolata calda.

Raccontai tutto ai miei amici, mi sfogai e scoppiai nuovamente a piangere.

Marshall non mi lasciò un attimo da sola, neanche per andare in bagno. Mi accompagnava e rimaneva fuori dalla porta ad aspettarmi.

«hai intenzione di dirlo a tua madre?» mi chiese Audrey

«non lo so, devo valutare un paio di cose prima di decidere cosa fare» risposi

«a padri siamo messi tutti bene qui vedo» disse Future per sdrammatizzare facendomi ridacchiare «il mio è in galera, Marshall non l'ha mai conosciuto ed il tuo e un bellissimo stronzo...piccola credo che tu sia la messa meglio» disse riferendosi ad Audrey

«la mia famiglia non è perfetta come sembra» disse poi lei guardandomi come per dire tu sai ciò di cui parlo.

Il vero padre di Audrey morì quando lei era piccola in una sparatoria, era un poliziotto e si trovò in mezzo ad un dibattito tra gang.

Sua madre anni dopo si risposò e quell'uomo da quel momento divenne il padre adottivo di Audrey.

Rimanemmo a parlare fino a notte inoltrata e stranamente non ricevetti alcuna chiamata da parte dei miei genitori.

Io e Marshall poi ci stendemmo sul letto.

Ci ficcammo sotto le coperte e rimanemmo l'uno abbracciato all'altro, stringendoci così tanto da farci mancare il respiro. Come se avessimo paura che uno dei due potesse scappare via.

«mi dispiace» disse lui ad un certo punto

«per cosa?» chiesi

«per mia madre...non è capace di risolvere i suoi problemi e ne crea addirittura altri ad altre famiglie, ho visto parecchie volte tuo padre in casa mia ma non sapevo fosse tuo padre»

«non hai nessuna colpa tua Em, la colpa principale è di mio padre tu non potevi sapere chi fosse e magari tua madre neanche sapeva fosse sposato e avesse una figlia» dissi

Mi voltai verso di lui in modo da poter guardare il suo bellissimo volto.

«non sai quanto mi ritenga fortunata ad averti incontrato, sei il mio posto sicuro»

«e tu sei la mia luce...Your love is like a shadow on me all of the time. I don't know what to do and I'm always in the dark» canticchiò citando Bonnie Tyler

Sorrisi come solo lui riusciva a farmi fare.

Ormai era chiaro.

Mi stavo innamorando di lui.

Ma quest'amore a cosa ci avrebbe portato?

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⏰ Ultimo aggiornamento: 4 days ago ⏰

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