super mario

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Appena il mio piede destro varca la soglia di quella che sarà la mia casa per non si sa ancora quanto, vengo catapultata dentro l'abitazione da due braccia.

"Tu sei Milla! Hai spaccato sore'. Bravissima, bellissima. Che balsamo usi? Hai i capelli morbidissimi." Esclamò una ragazza con un forte accento del Sud.

Dovrebbe essere Alessia se non mi sbaglio. Ballerina di latino-americano, allieva della maestra.

"Pantene. Anche se mi fa perdere un sacco di capelli quando lo uso." Le rispondo scherzando.

No, è vero. Mi fa diventare calva dopo ogni lavaggio.

La ragazza si mise a ridere. Nel mentre si avvicinò un ragazzo dai capelli neri e dei grandi occhioni blu.

"Piacere, Pietro. In arte TrigNO. Lascia che ti aiuti." Mi fece un grande sorriso prima di prendere una delle mie due valigie e il mio borsone.

"Pietro, seguimi. Milla starà in camera con me." Disse Alessia, iniziando a marciare come un soldato.

Appena i due mi lasciarono nella mia stanza, chiamai subito Daniele, il mio coinquilino.

Due squilli, e rispose.

"Tesoro! Non mi dire niente. Sei entrata?!" Urlò dall'altra parte del telefono, mostrando la sua grande faccia attaccata al telefono.

Volevo fargli uno scherzo e dirgli che non c'erano più possibilità per me, e che ero già sul treno di ritorno.

Bugiarda ma simpatica.

"Dani, sono in stazione adesso. Quando ritorno stappa la bottiglia di rosso che abbiamo vinto a Natale." Era una bottiglia da 2k che avevamo vinto ad una tombola a casa di amici il Natale scorso.

"Oh, non farai mica la scema con me? Milla ti si vede la felpa con su scritto Amici, e poi non si sente il rumore della stazione. Stavo per prendermi un infarto tesoro." Mi rivolse il dito medio.

Opsi.

Dopo dieci minuti chiusi la chiamata conil mio amico. Dalla porta vidi entrare Pietro, che con due passi, salta e si lancia sul mio letto.

"Fidanzato?" mi chiese
"In un'altra vita. È il mio coinquilino, nonché mio migliore amico."
"E lui, sà di essere solo tuo amico, nel senso. Ti chiama tesoro."
"Chiama tutti tesoro. E anche se fosse non sarebbe me che piaccio a lui."

Pietro fece una faccia confusa.

"Intendo che gli piacciono i maschi. Daniele è gay. Sai, potresti avere una chance, d'altronde sei un bel ragazzo, gli piaceresti." Scherzai.
Lo vidi ridere di gusto, tenendosi lo stomaco con le mani.

"No grazie, mi piace l'altra sponda." Mi avvertì, schioccandomi un occhiolino.

"Ero venuto per dirti che di là stiamo facendo un gioco per presentarci. Dovresti venire." Disse alzandosi dal mio letto, allungando le mani per aiutarmi ad alzare.

Accettai il suo aiuto e andammo in cucina, dove si trovavano tutti.

Il gioco consisteva nel dire due verità e una bugia. Gli altri dovevano indovinare quale era falsa e quali erano vere.

Quando toccò a me dissi:
"Ho un pappagallo domestico di nome Pablo, sono fortissima a SuperMario Bros e ho un tatuaggio che dice Hakuna Matata." La bugia era ovviamente quella di Mario Bros. Ero una schiappa e perdavo sempre contro mio fratello.

Pietro mi fissò e disse che la bugia era quella del pappagallo.

"No. Il mio caro e vecchio Pablo è vero.
Te lo dovrei far conoscere. Sà sfottere le persone in una maniera..." Tutti si misero a ridere.

Vybes puntò gli occhi su di me.
"Allora qual'è la bugia?" mi chiese.

"Sono una frana a SuperMarioBros."

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Spero che il capitolo vi sia piaciuto ! 👐

𝑮𝑼𝑬𝑺𝑺/TrigNODove le storie prendono vita. Scoprilo ora