waves

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Il pomeridiano della prima settimana non si fa neanche aspettare.

Ci stavamo riscaldando nella sala relax, quando la voce robotica della redazione ci disse di avviarci verso lo studio.

Indossavo una coulotte nera con una bralette del medesimo colore. Avrei ballato modern.

I miei capelli erano sciolti, dato che erano parte integrante della coreografia che mi aveva assegnato la maestra.

Prima di salire le scalinate che portavano ai banchi, feci qualche salto sul posto, quando due braccia mi strinsero a sé.

"Non vedo l'ora di vederti ballare su quel palco." Mi sussurò Pietro all'orecchio.

"Hai un debole nel sussurrarmi all'orecchio. È il tuo metodo d'approccio per rimorchiare le ragazze?" Scherzai.

"Solo con te." Ammise lui, prima di farmi un occhiolino e proseguire per le gradinate.

La puntata procedeva senza vari problemi, fin quando non venne chiamato trigno ad esibirsi.

"Cosa canti?" gli chiese Maria
"Use somebody"

Era una bellissima canzone, mi piaceva molto.

Durante la sua esibizione fece un po' lo spavaldo, andando da delle ragazze nel pubblico e poi da Anna.

Bah.

Quando toccò a me, Maria mi chiese cosa ballavo.

"Waves" risposi.

Appena la base attaccò, uno scarico di energia fece irruzione nel mio corpo.

La danza è vita. La danza è felicità.

Mentre eseguivo la coreografia un flash mi percorse la mente. Sognai che mio padre mi stesse guardando da casa, seduto sull'orlo del divano con le mani davanti alla bocca, pronto a seguire ogni movimento facessi.

Nonostante ciò, continuai con la mia coreografia, finendo sdraiata per terra.

"Hai un'eleganza pazzesca, ogni tuo movimento ti coinvolge nella danza, fai sembrare tutto come una vera e propria arte. Su qualche passo ti ho vista perdere la forza che avevi usato fino a quel momento, ma il resto sei stata impeccabile." Concluse Eleonora Abbagnato.

Feci per rimettermi l'archetto quando la voce roca di Maria mi giunse alle orecchie.

"Milla, tu ovviamente non lo sai, ma c'erano degli occhi azzurri che hanno seguito ogni tuo singolo movimento. Incollati." Mi spiegò, guardando tra i banchi.

Ovviamente 'occhi azzurri' l'aveva già data vinta.

Pietro.

Maria mi fece cenno di salire, per poi continuare a stuzzicare trigno.

"Sei proprio belloccio." Gli disse prima di far partire un video.

Esso ritraeva Pietro, che pieno di sè, mostrava tutta la sua bellezza.

E che bellezza, Maria.

Quando il video concluse, lo vidi girarsi verso di me per mandarmi un occhiolino. Cosa che non restò inosservata a Maria, che però decise di non dir niente.

La classifica di canto segnava Nicolò al primo posto, mentre il belloccio al quinto.

In quella di ballo invece rimango scioccata nel vedermi in prima posizione, seguita da Teodora e Daniele.


Ritornati in casetta, dopo una 'festicciola' tutti insieme, ognuno va nelle proprie direzioni. Mi ritrovo sola nel giardino sul retro.

"Buongiorno Milla, da quanto tempo." Disse con un ghigno trigno, mettendomi un braccio attorno alle spalle.

"Tanto. Ti è piaciuta la mia coreografia?"
Chiesi sapendo, ovviamente, già la risposta.

"Penso che sia chiaro. Sei stata incantevole." Che paroloni.

"Comunque, secondo te il biglietto di Rebecca l'ha scritto Vybes?" Gli chiedo.

Mi piace il gossip.

"Spero di no. Lo shippo con Alessia."
"Anche io! Quando hanno portato i palloncino speravo ci fosse uno per Ale da parte di Gabri." Feci spallucce.

Il suo braccio mi cingeva ancora, più stretto di prima.

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Waves di Dean Lewis.

𝑮𝑼𝑬𝑺𝑺/TrigNODove le storie prendono vita. Scoprilo ora