Ormai erano passati un po' di giorni da quando io e Pietro ci siamo chiariti, continuando con la nostra vita da amici.
Con questo 'distacco' tra me e lui, perché non eravamo più incollati come eravamo prima, mi sono aperta a nuove conoscenze.
Non che non conoscessi già tutti, ma non conoscevo veramente tutti.
Al momento stavo parlando con Alessia e Senza Cri nella nostra stanza, quella rossa.
Mi ricordo quando Alessia mi aveva accolto in casetta il primo giorno.
Diciamo che è particolare. La trovo piuttosto estroversa ma ci sono momenti in cui è totalmente chiusa in questa sua bolla.
Si è aperta con più persone possibili, ha parlato con tutti che convivono in questa casetta. Ma non sta con nessuno in particolare.
Di solito ti trovi quella o quelle persone con le quali puoi parlare liberamente di tutto.
Alessia non penso l'abbia mai fatto con qualcuno da quando siamo arrivati.
È capitato, qualche volta, che la sera si mettesse a parlare con me e Cri, essendo sue compagne di stanza.
Ed è per questo che le ho riunite oggi per una 'riunione di stanza'.
Per conoscerci meglio.
Nonostante dormiamo a pochi metri di distanza non so quasi niente di loro.
"Vi starete chiedendo perché vi ho riunite oggi. Qua, nella stanza dove il sangue è puro, dove ci amiamo nonostante le difficoltà sottoposte dai giudici supremi posti alla corte del palazzo." Iniziai a spiegare, molto teatralmente.
"Illuminaci, vostra maestà." Ridacchiò Cri.
"Ragazze, ho pensato..."
"Strano, quando mai lo fai." Mi prese in giro Alessia.La mia risposta fu un cuscino sbattuto sulla sua faccia.
Ben le sta.
"Comunque, ho pensato che nonostante siamo compagne di stanza, non ci conosciamo veramente."
"Ma chi ti vuole conoscere a te, Milla."
"Alessia ti giuro che ti tiro un calcio in culo se non la smetti.""Vabbè, dato che hai avuto te l'idea, inizia te." Parlò Cri, sdraiandosi sul suo letto.
"Ok, allora. Sono Milla e sono nata a Bergamo, ma vivo a Milano insieme a Daniele, il mio migliore amico. Siamo genitori di un gattino di nome Boh, perché non sapevamo come chiamarlo e un pesce rosso, rinominato Farquard."
Io e Dani siamo entrambi fan sfegatati di Shrek. Quando abbiamo preso un pesciolino rosso non sapevamo come chiamarlo, e dato che avevamo già Boh in casa abbiamo optato per un nome importante.
Lord Farquard.
"Eh, niente. Ho sempre danzato. Sono andata un anno a Parigi, perché sono stata reclutata da diversi scout, per studiare un anno come esterno. Sono appassionata al disegno, appunto ho frequentato il liceo artistico e mi sono laureata in belle arti. Ho un fratello minore, di nome Carlo, ha diciotto anni."
Penso che la mia biografia l'abbiano capita.
Andammo avanti a turno, prima Alessia e poi Cri.
Ognuna di noi si è aperta alle altre, trovando delle persone che avevano voglia di ascoltare.
Tutto mi sarei immaginata tranne che vedere un video nel daytime di Chiara e Trigno.
Non li ho mai visti vicini da quando siamo entrati a settembre, quindi vedere come fossero già così 'amici' in poco tempo mi ha destabilizzato.
Era anche da qualche giorno che Pietro non mi rivolgeva parola. Non che io lo andassi a cercare.
Ma solitamente la mattina mi diceva 'buongiorno'.
Questa mattina, dopo essermi preparata per andare a lezione, mi sono diretta in cucina per prepararmi la colazione.
La figura di Trigno sovrastava quella di Chiara, erano vicino ai fornelli.
La ballerina era appoggiata con il fondo schiena sull'isola mentre dinanzi a lei stava Pietro, che con le mani posizionate sul ripiano, accanto ai fianchi della ragazza, le sussurrava qualcosa all'orecchio.
Volevo farmi un bel latte caldo ma diciamo che non avevo intenzione di fare colazione con quella visuale.
Tornata dalla lezione, usai i miei trenta minuti di tempo per il telefono per chiamare Daniele.
Sentivo il bisogno di raccontargli tutto quello che è successo tra me e Pietro.
"Ciao bella donna! Da quanto tempo. Pensavo ti fossi dimenticata di me."Rise, mostrando il suo grande nasone sullo schermo.
"Sono state settimane impegnative. Senti ti volevo parlare di Trigno."
"Quel figone? Perfavore Milla fattelo amico così poi me lo fai conoscere." Implorò il ragazzo.
"Non penso che tu abbia molte speranze. Però sono seria, Dani. Ho la testa che mi sta esplodendo con tutto quello che è successo."
Dall'altra parte della chiamata c'era un Daniele fermo immobile, segno che stesse aspettando che gli spiegassi.
"Eravamo amici all'inizio, solo che con il tempo ho iniziato a vederlo con occhi diversi. Poi però sono venuta a conoscenza che fosse fidanzato, allora gli ho detto che eravamo solo amici. Adesso però se l'ha sta facendo con Chiara un'altra ballerina. Si stavano facendo i massaggi. Stavano parlando come parlavamo noi. Non mi parla più, Dani." Dissi tutto ad un fiato, cercando di non restarci male.
In fondo perché mi interessava? Gli avevo implicitamente detto che siamo amici, niente di più.
E allora perché sono gelosa?
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𝑮𝑼𝑬𝑺𝑺/TrigNO
FanfictionDue ragazzi talentuosi entrano nella scuola più amata di tutta Italia. Amici di Maria de Filippi. Cosa succederà quando la loro "amicizia" verrà rovinata da una semplice frase detta con astio da parte del cantante. Si sistemerà tutto, o la loro sto...