2. «De Lucis?»

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Nicola Pov:

«Perché dobbiamo andare a Mosca?» chiesi sbuffando, mi girai verso Alex che sembrava essere irritato.

«Ahhh!! I russi non sanno guidare! Mannaggia» disse sbuffando. Giro gli occhi al cielo e poi mi rivolse uno sguardo freddo.

«Te l'ho già detto! Oggi ci sarà una festa importante, più che festa.. una cena» mi spiegò. «e per una cena dobbiamo andare a finire a Mosca?» chiesi quasi ridendo.

«Senti sta zitto, fuma» mi offrì una sigaretta. Aprí il finestrino e finalmente iniziai a fumare.

Ogni volta che toccavo una sigaretta mi ricordavo di Federico, che ogni volta mi diceva di smettere... quanto mi manca.

«A proposito... Sebastian ci sarà?» mi chiese Alex curioso.

«Si, mi ha detto di sì..» dissi noiosamente.

«Per caso... c'è un ritorno tra voi?» mi chiese curioso. Io alzai le spalle continuando a fumare come se nulla fosse.

«Solo Dio sa...» dissi ironicamente, Alex rise, ma io no. Ricordai che quelle furono le ultime parole che dissi a Federico.

«Stai bene?» mi chiese Alex notando il mio cambio di umore, io annuì semplicemente continuando a fumare.

«Quando arriviamo?» chiesi. «Per le 15.. mi sembra» disse, io avevo un appuntamento importante alle 14.

«Lo so che avevi l'appuntamento.. chiedi a Michele di andare no?» mi disse.

«Come si chiama l'uomo?»

«De Lucis» mi disse, i miei occhi si illuminarono.

«C..c-cosa?» chiesi stupito. «Non è lui... » mi disse. Buttai nervosamente la sigaretta fuori dal finestrino e poi sbuffai.

«Merda... sono disperato» disse grattandomi la fronte. «Sta tranquillo, non pensarci. »

«Con tutti i nomi che esistono... giusto giusto De Lucis» dissi ridacchiando.

«Beh effettivamente haha » rise Alex.

«Ok... chiamo Michele» dissi ricomponendomi.


«Menomale che dovevamo arrivare alle 15! » dissi ad Alex sfinito. Erano le 17. Ed era già sera.

«Che freddo!» disse Alex riscaldandosi le mani. Scendemmo dalla macchina ed entrammo nel nostro hotel.

«Salve, due camere prenotate» disse Alex.

«Mi ricordi il nome. » disse la signora. «Bravi»

«oh ecco a voi! » ci disse porgendoci le chiavi delle camere. Andammo in ascensore. Ed entrò anche un altra donna che ci portò fino alle nostre camere portando con se le nostre valigie.

«Alle 8 devi essere pronto» mi ricordò Alex, «ok» dissi semplicemente.

Mi sbottonai la camicia bianca e sfinito mi buttai nel letto.

Neanche il tempo che mi arrivò una chiamata. Era Sebastian.

«Sto arrivando nel tuo hotel» mi disse indaffarato. «Perché?» gli chiesi. «Vedrai» mi disse ridacchiando.

Posai il telefono nel letto ed iniziai a pensare. Chissà che starà facendo Federico...

Non riesco a smettere di pensare a lui, era tutto per me.

Passò un po' di tempo e poi sentì qualcuno bussare alla porta della mia camera. La aprì, era Sebastian. Mi accasciai alla porta osservandolo.

«Come stai?» mi chiese sorridendo. Lo presi per il polso e lo trascinai nel letto.

Iniziai a sbottonare la sua camicia, stessa cosa fece lui.

Iniziammo a baciarci, toccai i suoi fianchi, che mi sembravano identici a quelli di Federico.
Decisi di non pensarci, in quel momento non c'era Federico, ma Sebastian. Scesi lungo il suo collo, lasciandogli dei baci bagnati.

«Mhh... continua..» mi disse accarezzandomi i capelli. Con la lingua percorsi tutto il suo petto. Si alzò e si mise sopra di me.

Iniziò a levarmi la cinta, lo presi per il collo e lo ribaciai. Si levò i box e stessa cosa feci io.

Infilai il mio membro dentro di lui senza preavviso, «AH~ mh... si~» gemeva ogni volta che spingevo. Osservavo il suo viso. Era bello. Ma era anche cattivo.

«più veloce!!» mi urlò. Poggiai le mie mani nei suoi fianchi avvicinandolo sempre di più a me. Infine entrambi arrivammo all'orgasmo. Si alzò da sopra di me.

«Emh... benvenuto a Mosca» mi disse facendomi l'occhiolino. Io ridacchiai. «Che meraviglioso benvenuto» borbottai.

«Vattene adesso» gli dissi serio. «Ok, ci vediamo stasera.» mi disse facendomi l'occhiolino.

Uscì dalla mia camera. Mi grattai la nuca, non mi importava di quello che era successo. Lui non vuole nulla, e neanche io. Ci usiamo soltanto per il sesso. Ed a me va bene così.

Anche se ogni volta che lo guardavo, immaginavo Federico.

E questo non mi andava per niente bene.



Spazio autrice
Ho avuto verifica di greco. Il peggio è passato però.
Buona lettura 💗💗

Endless -cuori magnetici- (strecico story) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora