«NICOLA IO TI AMO» riuscii a dire finalmente. Si bloccò un attimo, corsi verso di lui e lo abbracciai.Lui era immobile, non ricambia. In quel momento capii che quello sarebbe stato l'ultimo contatto fisico con lui.
Mi staccai. Si girò, osservai il suo sguardo distrutto, aveva gli occhi rossi, la cicatrice bagnata dalle lacrime.
«ti avevo detto di non dirlo» disse serio.
Non fiatai.
Neanche lui fiatò.
E poi....
Uscii da casa mia.
Senza aggiungere altro.
Lasciandomi lì.
Ormai ero solo.
C'era soltanto il futuro ad attendermi.
Mosca, Russia: 10/10/2026
Esattamente 4 anni dopo
«Signor De Lucis! Ben arrivato!» osservai gli uomini che lavoravano per mio padre, mi stavano accogliendo in quella che sarebbe stata la mia nuova vita.
Decisi di lasciare tutto il passato dove sarebbe dovuto stare.
Lasciai quella piccola città, i miei amici, il bar, la casa. E lui.
Mio padre decise di aiutarmi, mi fece studiare per poi poter entrare nella sua azienda.
Ed adesso eccomi qui, con una nuova vita a Mosca.Attraversai quell'enorme casa, con il cuore che batteva a mille. Ero felice.
Nonostante la vita non mi avesse regalato tutto ciò che speravo, io ero ancora qui. Dopo tutto, decisi di acquisire consapevolezza, non avevo più nulla da perdere, e capì che anche se la vita non mi aveva regalato tutto ciò che speravo, il vero regalo è la vita stessa.
«Tesoro!» mio padre bloccò i miei pensieri salutandomi, alzai le sopracciglia sorpreso e corsi ad abbracciarlo.
Volevo piangere effettivamente, ma mi trattenni.«Come stai?» mi disse staccandosi, prese in mano le mie valigie portandole nella stanza principale della casa.
«Bene...» borbottai guardandomi intorno.
«Vieni! Ti mostro la tua camera» mi disse trascinandomi in un lungo corridoio pieno di quadri e di vecchi soprammobili.
«Ecco qua» disse aprendo la porta, io rimasi sorpreso. Era veramente fantastica.
Le pareti erano bianche, ed oltre a rendere la camera ancora più ampia, mi davano un senso di pace e purezza. Il letto era matrimoniale, sembrava super morbido.
L' armadio era gigantesco, c'era anche una parete che separava la camera dal mio nuovo ufficio. Era semplice ma mio padre mi disse che avrei potuto decorarlo come desideravo.
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Endless -cuori magnetici- (strecico story)
FanficSeconda storia di Obsessed -cuori danneggiati-