Capitolo Sesto

92 12 0
                                    

FLASHBACK - Circa un anno prima....

<< Jonahtan, devo parlarti di una cosa molto importante >>

La voce arrivò da dietro la porta della camera di Jonah, era una voce molto profonda, rauca, di un uomo adulto, sulla cinquantina. La porta si aprì e Jonahtan vide l'uomo che più temeva e che più amava, suo padre. L'uomo si avvicinò al letto, sedendosi su di esso, guardando il figlio con aria preoccupata. Jonahtan se ne stava seduto sulla sedia della sua scrivania, mentre cercava di finire i suoi compiti, quando suo padre si sedette, lui si girò, notando subito la sua espressione preoccupata.

<< Che succede padre? >>

<< Non è facile dirtelo, ma penso che sia ora che tu lo sappia.. Sei un.. Un Saltasogni. >>

Il ragazzo rimase perplesso dalle parole del padre, come.. Come poteva essere un Saltasogni?! L'uomo, notando l'espressione del figlio, rincominciò subito a parlare.

<< Lo so che non è facile accettarlo, ma io e gli Anziani abbiamo fatto tutte le ricerche dovute, ma l'unico modo di accertarlo è che tu provi a Saltare. Questa notte verrai con me nella stanza del consiglio e.. Farai una prova. >>

Detto questo, il padre si alzò, uscendo dalla stanza, lasciando Jonahtan da solo, nella sua stanza.

Quella notte

<< Ora dormi e tutto sarà più facile.. >>

Jonahtan si stese su un letto preparato apposta per lui, chiudendo gli occhi, aspettando che il sonno lo prendesse. Pian piano cadde in un sonno profondo, controllato a vista dai cinque membri Anziani. Subito dopo essersi addormentato, Jonahtan riuscì a Saltare da sogno a sogno, senza sapere come aveva fatto, oppure poteva scegliere di sognare, cosa che fino a quella notte non aveva mai notato. Forse, da molto tempo riusciva e poteva farlo, ma secondo lui, le parole del padre gli diedero quella spinta necessaria per fare il fatidico Salto.

Fuoco. Fuoco che bruciava la pelle. Jonahtan era circondato dalle fiamme.

Acqua. Acqua ghiacciata. Stava affogando, andando in fondo ad un mare.

Terra. Terra umida e calda. Jonahtan veniva sepolto vivo sotto un cumolo di terra.

Aria. Aria fresca nei polmoni. Era stato liberato dall'oppressione precedente.

Improvvisamente Jonahtan si svegliò, prendendo un grande fiato, come se non avesse assaporato l'aria per molto tempo. Gli Anziani lo fissavano, chiedendosi se davvero fosse un Saltasogni. Il ragazzo, ansimante per la mancanza di fiato ed annuì. Gli Anziani cominciarono a parlottare tra di loro, sussurrando in modo che il ragazzo non potesse sentire. Tutto ad un tratto si voltarono verso Jonahtan, suo padre fece un passo in avanti, dicendo una singola parola.

<< Kirah. >>

Jonahtan si bloccò, guardando suo padre e gli altri Anziani con occhi spalancati.

Lentamente si alzò, dirigendosi verso l'uscita, per prendere una boccata d'aria. Il padre lo seguì, mettendosi al suo fianco, guardando il cielo pieno di stelle.

<< Devi esserne onorato Jonahtan, sei il primo Saltasogni dopo cento anni di assenza! Io sono sicuro che supererai il Kirah, non devi fare il sensibile, sai che le donne sono solo Ydds, però ricordati che la tua sarà una Yeds, verrà venerata e sarà tua moglie. Domani una Yeyes ti rivelerà la ragazza e dovrai fare di tutto per portarla con te al Kirah. >>

Il padre lo lasciò, tornando all'interno della sala del consiglio.

________

<< Al giorno d'oggi le ragazze vergini sono molto rare, ragazzo mio, sarai fortunato se ne troverai. Dammi la tua mano e tra qualche minuto saprai il nome della fatidica ragazza. >>

Jonahtan si trovava davanti alla Yeyes, Carolina, e tese la mano verso la donna. Lei la prese, mettendo una mano sopra e una sotto. Passarono minuti, fino a che la donna riaprì gli occhi, che aveva chiuso per concentrarsi.

<< Natalia Swaith. >>

The Saltasogni  ( #Wattys2016 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora