Capitolo Primo

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<< Brava bambina.. Così, muoviti. >>

Le parole erano spezzate, come se fossero un lamento, un lamento coperto da un piccolo cigolio.
Gnn, Gn, Gnnn, Gnn , il suono si ripeteva all'infinito e con ritmo costante, non smetteva, continuava e continuava.

<< Oh sì, più veloce! >>

Le parole diventarono sussurri, sussurri spezzati, detti tra un Gnn e l'altro.
Il cigolio aumentò di ritmo, andando sempre più veloce, fino a che non fu sovrastato da... Urla.

<< Oddio sì.. Di più! >>

Urlò una ragazza.

<< Tutto quello che.. Vuoi piccola.. >>

Sussurrò il ragazzo di rima. Sembrava quasi che stessero facendo.. Sesso.

__________


Natalia si svegliò al gracchiare della sveglia, che aveva sul comodino, grondante di sudore, quella notte aveva fatto ancora una volta quel maledettissimo sogno. Erano giorni ormai, che di notte, Nat [come preferiva essere chiamata] sognava le cose più strane, che nessuno avrebbe mai ricondotto a lei. Sognava di fare sesso.

Chiunque conosca Nat sa che lei non si è mai fatta toccare da nessun ragazzo, nemmeno per un abbraccio, aveva solo un amica, Cami, e non aveva mai avuto un ragazzo. Non che non fosse bella, anzi, era la più desiderata della scuola, ma a causa della sua indole timida e riservata, rifiutava ogni invito che le porgevano. Era una ragazza alta sul metro e settanta circa, aveva i capelli castani, ne troppo lisci ne ricci, lunghi fin sotto le spalle, gli occhi color nocciola, una pelle liscia e delicata come porcellana e possedeva una corporatura invidiata da tutte le ragazze, non era anoressica, aveva le curve al punto giusto, ma non erano accentuate, erano.. Perfette. Così le altre ragazze la descrivevano, perfetta, in ogni minima parte, anche nel carattere.

Pur avendo 19 anni, Nat era una ragazza pulita, non si truccava, non metteva vestiti troppo costosi, non aveva mai fumato, ne bevuto alcool al di fuori dello spumante di capodanno. Insomma era tutto il contrario delle sue coetanee del liceo, ma a lei non importava essere diversa, perchè lei era sè stessa.

Ritornando ai sogni, quelli che faceva Natalia ero molto bizzarri, in poche parole di ritrovava a fare sesso, sempre con lo stesso ragazzo, moro, con occhi color del cielo e un fisico niente male. Il punto era che a lei non importava nulla del sesso e non avendolo mai fatto, ne mai visto, non riusciva a capire come poteva sognarlo. Stava di fatto che succedeva e ogni volta, al mattino, si svegliava sempre accaldata e sudata, la cosa non le piaceva per nulla, ma ogni mattina era costretta a farsi una doccia fredda, per poi prepararsi di fretta per scuola e volare fuori casa, senza fare la colazione. Ecco quello che successe anche quella mattina.

Una volta fuori casa Nat si incamminò verso scuola, a piedi, passando davanti all'abitazione di Cami, la sua migliore amica, e insieme, chiacchierando allegramente, arrivavano sempre a scuola puntuali.
Cami [Questo era proprio il suo nome, non è un abbreviazione] era una ragazza particolare, alta un metro e sessantacinque, dai capelli rosso fuoco e il colore degli occhi cangiante, la mattina, al sorgere del sole, avevano un colorito viola, il preferito di Natalia, forse era proprio per quel motivo che insisteva sempre ad andare a scuola insieme a piedi.

Arrivate a scuola le due ragazze si diressero ai loro armadietti, rigorosamente vicini, e si riempirono la borsa con i libri, i quaderni e le matite necessarie per le lezioni seguenti e così, cercando di evitare gli sguardi di tutti, le due amiche entrarono in classe e presero posto, ma appena varcava la soglia della classe Nat si bloccò, non poteva credere ai suoi occhi. Solitamente erano le prime ad entrare in classe la mattina, invece quel giorno, seduto all'ultimo banco, c'era un ragazzo che assomigliava in modo spaventoso a..

"Oh, nono, no! Non può essere lui, è solo frutto della mia fantasia, eppure.."

<< Terra chiama Nat, svegliati ed entra in classe, sembri imbalsamata! >>

Cami richiamò l'attenzione della ragazza, che, lentamente, si avviava verso il suo banco, seguita dagli occhi cristallini del ragazzo.

La lezione di chimica passò fin troppo lentamente, per la prima volta nella sua vita Nat non stava prendendo appunti, bensì continuava a guardare il ragazzo all'ultimo banco, che ogni tanto le ricambiava lo sguardo, per poi riabbassarlo, in modo brusco, facendo arrossire Nat, il che la faceva impazzire completamente. Ogni volta che il suo sguardo si posava su quello del ragazzo, le balzavano alla mente le immagini dei sogni delle sere precedenti, lui sopra di lei eccitato e pieno di voglia.. La ragazza scosse la testa per ritornare alla realtà da quelle immagini così surreali per lei, non adatte, di sicuro, a quella ragazza così timida come lo era lei.

<< Nat..? .... Nat? ........ Natalia?! >>

quasi urlò per richiamare l'attenzione dell'amica, che sembrava persa a guardare fuori dalla finestra. Quando quella si voltò verso Cami spalancò gli occhi, ritrovandosi di fronte il professore che aveva fermato la lezione per lei. Si guardò intorno e tutti la stavano guardando, sussurrando tra di loro per spettegolare, ma Nat mise gli occhi solo su quel ragazzo, che la fissava da scocciato e subito si chiese, perche? Perche la guardava in quel modo? Riportò l'attenzione al professore, scocciato per il suo comportamento.

<< Signorina Swaith, se si annoia così tanto alla mia lezione, le prego di uscire invece di sbuffare e non prestare attenzione. >>

Cosa aveva fatto? Sbuffato? Ma se non aveva emesso un suono! Voleva ribattere con il professore, ma poi decise di scusarsi, quella fu la scelta migliore, anche se non le evitò di prendere una punizione per quel pomeriggio, era la sua PRIMA punizione, che cosa incredibile.

Una volta finitala lezione Cami cominciò a mettere sotto torchio Nat, per conoscere il perchè di quella sua disattenzione per tutto il tempo della lezione di chimica.

<< Non lo so Cami, non so che cosa mi è preso, solo che i miei pensieri hanno cominciato a... Vagare da soli.. >>

Camminava a testa bassa, sia per non notare tutti che spettegolavano che per non incrociare gli occhi di quel ragazzo.

<< Non è da te Nati, eri persa, continuavi a guardare Jonahtan, non sarai mica innamorata? Sarebbe una novità questa! >>

Cami cominciò a ridacchiare, di solito la sua risata contagiava anche Nat, ma questa volta no, lei era seria e pensierosa.

<< Jonahtan? Come.. Lo conosci? >>

Natalia aveva i pensieri altrove, pensava solo a.. Jonahtan, si, quel ragazzo che era spiccicato a quello dei suoi sogni.

<< Si, si chiama Jonahtan, è con me nel corso di arte.. Perchè ti interessa? >>

<< Oh, no, non mi interessa davvero >>

Nat cominciò a ridere, ma di una risata nervosa, fino a quando non andò a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno. Alzò lo sguardo e se lo trovò di fronte, Jonahtan, e spalancò gli occhi rimanendo senza fiato. Lui la guardò squadrandola.

<< Ci vediamo in punizione, piccola. >>

sussurrò accentuando l'ultima parola, era proprio come il ragazzo nel sogno, la voce era identica, come poteva essere vero? Nat si girò a guardarlo andare via, e ora che cosa avrebbe fatto? In punizione c'era anche lui e con lui in giro lei avrebbe pensato solo.. Ai suoi sogni.

The Saltasogni  ( #Wattys2016 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora