Trikheda

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☢️𝐒𝐓𝐀𝐆𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐓𝐑𝐄☢️

LEXA'S POV:

Sono passati sei mesi dalla scomparsa di Decmidia o meglio conosciuta come Trikheda: il comandate che uccide nell'ombra.
Tutti la cercano perché vogliono il suo potere.
Se uccidi Trikheda, avrai il suo potere.

L'unico potere che Decmidia possiede è il suo sangue freddo, potrebbe essere un ottimo comandante.

"Heda, è arrivato il principe Roan kom Azgeda."
"Fallo entrare."
L'uomo entrò nella stanza e sperai con tutta me stessa che con lui ci fosse Decmidia, ma così non fu. Roan kom Azgeda entrò da solo nella sala del trono. Le informazioni che Clarke ci aveva fornito non erano attendibili a quanto pare. Perché si, avevamo rapito Clarke qualche mese prima per aiutarci a trovare Decmidia. Del tutto inutile direi.

"Dov'è?" mi alzai dal trono e mi avvicinai a lui.
"C'è qualcuno che la protegge e che la nasconde."
"Era ovvio, non credi? Hai scoperto chi la sta nascondendo?"
Il principe non rispose.
"Sei venuto fino a Polis senza Trikheda e non hai idea di chi la protegga!"
"Si Heda."
"Sai che ha una taglia sulla sua testa." lui annuì e io continuai, "Allora trovala, perché il prossimo ad avere una taglia sulla sua testa sarai tu se tornerai senza di lei. Puoi andare."

Mi risedetti sul trono e continuai a girarmi il pugnale tra le mani.
Mio fratello mi stava guardando con fare insistente, glielo leggevo negli occhi che era deluso.
"Devi dirmi qualcosa?" lo incoraggiai.
Il moro smise di fare ciò che stava facendo e si avvicinò a me.
"Se lei non vuole farsi trovare, allora non la troverai. L'hanno soprannominata Trikheda per un motivo."
"Non è al sicuro là fuori, e lo sai anche tu."
"Lei non ti vuole vicino. L'hai tradita e hai obbligato noi, che gli eravamo debitori per averci salvato, a tradirla."
Non risposi.
Aveva ragione? Si, ma anche lei avrebbe accettato l'accordo se ci fosse stato il suo popolo al posto del mio. Vero?
Voltai il capo verso il custode della fiamma e smisi di dare troppe attenzioni a quell'ingrato di mio fratello.
"Titus, Indra è con il popolo del cielo?"
"Si Heda, li sta informando della taglia che Trikheda ha sulla sua testa."
"Bene."
Mi alzai dal trono e mi diressi nelle mie stanze. Mi buttai sul letto e rimasi a fissare il soffitto per una frazione di tempo indefinita.
"Dove sei?" bisbigliai, nonostante non ci fosse nessuno in quella stanza.

DECMIDIA'S POV:

Ho vagato senza meta per due mesi. I boschi sono stati la mia casa, fin quando durante un normale giorno di caccia non prestai abbastanza attenzione al numero di pantere intorno a me, e una di loro mi attaccò da dietro dopo averne uccise due.
Subito dopo l'attacco persi i sensi e sperai che nessuno mi trovasse.

Non so quanto tempo dopo mi svegliai, ma non mi trovavo più nella foresta, bensì in una stanza. Le ferite erano state disinfettate e fasciate.
Feci leva sulle braccia e sollevai la schiena dal letto, poi mi alzai e uscì dalla stanza.
"Papà è sveglia!" urlò una bambina dai capelli corvini.
La bambina mi prese la mano e iniziò a correre per tutta la casa, fin quando non mi trovai di fronte un uomo, anche lui dai capelli corvini. Il suo corpo era pieno di tatuaggi e da quelli dedussi fosse un terrestre.
"Rhea le ferite sono ancora aperte, fai piano." disse l'uomo rivolgendosi alla bambina, poi ritornò con lo sguardo su di me. "Come ti senti?" mi chiese con voce pacata.
"Bene grazie, ma ora dovrei proprio andare." feci qualche passo indietro ma la bambina strinse ancora di più la presa sulla mia mano.
"Non vogliamo farti del male. Noi non vogliamo la tua testa come gli altri, noi vogliamo proteggerti."
Scoppiai a ridere, nonostante non avessi dovuto farlo.
"E io dovrei fidarmi? Mi nascondo da mesi perché vogliono uccidermi e proprio dopo essere stata aggredita da una pantera vengo salvata da te. Coincidenze? Io non credo proprio."
Cominciai a cercare nelle tasche dei pantaloni i miei pugnali.
"Stai cercando questi?" l'uomo alzò la mano in aria e mi mostrò i pugnali che sarebbero dovuti essere nelle mie tasche.
"Io sono Rhys e lei è mia figlia Rhea." disse l'uomo avvicinandosi a me.
Allungò la mano e mi porse i pugnali.
Prima che potessi afferrarli, Rhys mi strinse il polso così forte che pensai volesse rompermelo. Poi mi fece avvicinare a lui e sussurrò qualcosa sul mio orecchio.
"Io mi fido di te, tu fidati di me." disse, poi mi lasciò il polso e io afferrai i pugnali.
"Facile a dirsi, difficile a farsi."
Rhys sorrise e rivolse lo sguardo a terra, poi si voltò verso la figlia.
"Rhea mostra la casa a..."
"Decmidia." continuai.
"Trikheda ha anche un bel nome, me ne stupisco. Pensavo di avessero dato un nome orribile."
Gli mostrai il dito medio e me ne andai con la bambina.

Irresponsible- Bellamy BlakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora