(Canzone consigliata: WILDFLOWER - Billie Eilish).
Iris.
La mattina dopo un raggio di sole disturbò il mio sonno quasi ferendo le mie palpebre chiuse, una brezza leggera e fredda mi ricordò che non avessi chiuso la finestra la sera prima. Di colpo, ricordai il motivo per cui non l'avessi fatto, sperando in una visita di Mason.
Quando lo avevo trovato nella mia camera con l'album da disegno tra le dita avrei voluto scavare una buca nel pavimento e andarmi a nascondere nel suo angolo più buio. Non avevo mai avuto il coraggio di dipingere i suoi occhi su tela, troppo timorosa che qualcuno avrebbe potuto vedere un altro significato dietro le mie pennellate. Un significato che, effettivamente, esisteva.
Ma forse ero anche un po' codarda, avevo scelto di ritrarre il mio sogno proibito solamente su quelle pagine di cartoncino per evitare che occhi indiscreti avessero potuto sondare il tratto delle matite che avevo utilizzato.
Quello che era avvenuto dopo mi sembrava un sogno. Riuscivo a capire che si trattasse della realtà solamente per il peso leggero e confortante del ciondolo che scendeva tra i miei piccoli seni. La collana era calda quanto la mia pelle ma la percepivo come fosse una carezza lussuriosa della sua lingua sul mio petto.
La sera prima avevo dato il mio primo bacio, un bacio vero. E con la persona su cui fantasticavo fin da quando ero una bambina. Dovetti stringere il ciondolo tra le dita per accertarmi ancora una volta che fosse tutto vero e non uno scherzo crudele della mia mente fantasiosa.
Quando girai lo sguardo verso l'altro lato del letto, però, lo trovai vuoto. Quel raggio di sole illuminava le mie lenzuola dal colore delle foglie in estate rendendo nota la sua assenza. Le mie dita toccarono il cuscino su cui aveva riposato e sentii che fosse leggermente freddo.
Non era andato via da poco.
Imposi a me stessa di non farne un dramma, sicuramente aveva deciso di andarsene prima che mio padre salisse per darmi il solito bacio del buongiorno, con tanto di donuts appena sfornati.
Nonostante fosse diventato un adulto non aveva perso la sua voglia di allenarsi di primo mattino. Così, tutte le volte che tornava dai suoi allenamenti, andava in quel chiosco che adoravamo io e la mamma per recuperare donuts freschi tutte le mattine.
Ero fortunata ad avere l'amore di mio padre e di mia madre, anche se a volte sentivo come se dovessi sempre superare le loro aspettative. Una corsa costante verso un obbiettivo che loro non mi avevano imposto, ma che raggiungevo col fiato corto e la stanchezza delle aspettative che portavo sulle spalle.
Non sapevo nemmeno che ore fossero ma non riuscivo a rimanere dentro quel letto con il suo profumo caldo che mi induceva a rotolarmi in mezzo a quelle lenzuola come un'ossessionata pazzoide.
Recuperai il mio cellulare dal comodino e trovai una miriade di messaggi da parte di Sydney. La maggior parte erano complimenti verso la festa organizzata dalla mia famiglia, sul fatto che ero bellissima e che un determinato diciannovenne non mi avesse mai tolto gli occhi di dosso.
Non osavo immaginare come sarebbe impazzita quando le avrei raccontato gli eventi della sera prima, mi imposi di tenere la bocca chiusa fin quando non l'avrei vista di persona. Odiavo raccontare determinate cose per telefono, ancora meno parlare del più e del mano.
Ero un'adolescente atipica, non amavo i social media e cercavo sempre di evitare di entrare in quel circolo vizioso che erano i cellulari.
Questo non significava che fossi una persona noiosa, almeno speravo. Amavo passare del tempo in compagnia dei miei coetanei, ma troppe volte avevo visto come quegli apparecchi inducessero le persone a non parlarsi a quattro occhi e preferire rifugiarsi dietro uno schermo che avrebbe danneggiato i loro occhi a lungo andare.
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Heart
RomanceMason King e Iris Mullen sono cresciuti come fossero due fratelli, crescendo insieme nonostante i loro cinque anni di differenza. Il loro legame così forte li ha sempre accompagnati in ogni traguardo importante delle loro vite. Ma il giorno del quat...