(Canzoni consigliate: Fire in the Water - Feist / DIE FOR ME - Chase Atlantic).
Iris.
Cinque anni dopo...
Mi avevano sempre detto quanto potesse essere straordinario studiare in una delle università della Ivy League, quanto potesse determinare l'inizio di una carriera illuminante e quanto potesse essere un privilegio che in pochi riuscivano ad avere. Nonostante il tasso di ammissione era relativamente basso, le rette annuali non lo erano. Di conseguenza, bisognava sperare in una borsa di studio se non si aveva la possibilità economica di pensarci da soli.
Sydney aveva ricevuto una borsa di studio completa, riuscivo ancora a sentire le sue urla di gioia nelle mie orecchie. Mentre io ero una delle pochissime privilegiate che avevano avuto la possibilità di studiare alla Columbia con le risorse economiche di mio padre. Essere una star del football e diventare uno dei coach più influenti, riusciva a donare abbastanza denaro da far vergognare me stessa.
Nonostante fossero già svariate settimane che mi trovavo lì a studiare storia dell'arte insieme alla mia migliore amica, mi ero nascosta nella biblioteca un'altra volta.
Più che una biblioteca sembrava una sorta di tempio vista al di fuori, uno di templi minacciosi e affascinanti allo stesso tempo. I tavoli erano posti ordinatamente per tutta l'enorme sala, su ogni posto a sedere c'era una lampada da lettura per aiutare gli studenti notturni a intraprendere le loro sessioni di studio matto e disperatissimo. I soffitti altissimi della biblioteca facevano sembrare di essere catapultati in un'epoca del passato, ma erano quegli affreschi che mi toglievano il fiato ogni volta.
Ed era per colpa loro che andavo a rintanarmi tra quegli scaffali pieni di libri impolverati che mi solleticavano il naso.
Ero seduta con le gambe raccolte tra le braccia, come se stessi abbracciando me stessa, con la nuca poggiata a uno scaffale e lo sguardo puntato verso l'alto. Mentre guardavo quelle nuvole dipinte dal colore dello zucchero filato che amavo mangiare da bambina, riuscivo a distinguere il leggero brusio delle voci degli studenti.
I primi giorni in cui avevo deciso di studiare lì, avevo scoperto quel piccolo angolo in cui era raro che qualcuno andasse a cercare qualcosa. Perfino Sydney non aveva mai scoperto dove mi nascondessi in biblioteca quando il mio respiro diventava più affannoso.
Avrei potuto chiamare mia madre, parlare con lei per distrarmi un po', ma non volevo che si preoccupasse più del dovuto. Era stato uno shock per lei quando avevo detto ad entrambi che, nonostante la Columbia si trovasse più o meno vicino casa, volevo vivere un'esperienza universitaria completa. Erano settimane che non tornavo a casa, che non dormivo in quel maledetto letto che sembrava essere ricoperto di spilli tutte le volte in cui avevo provato a riposare.
Non volevo vivere l'aria di camera mia, non volevo sperare che la luce della stanza del mio vicino si accendesse, non volevo più niente di quello che c'era lì.
Mi dispiaceva non vivere più sotto lo stesso tetto dei miei genitori, ma più passavano gli anni, più non riuscivo a fingere che andasse tutto per il meglio. Che fossi sempre la solita Iris, che il giorno del mio quattordicesimo compleanno non avesse cambiato tutto e che il giorno dopo il mio cuore non si fosse spezzato.
Ero tremendamente stanca di tenere segreto l'accaduto ai miei genitori, di evitare come la peste i miei zii perché mi ricordavano così tanto lui che tutte le volte avevo una stretta al petto.
Era stata Sydney ad avere l'idea di vivere all'università e, con l'influenza di Aaron Mullen, mio padre, eravamo riuscite ad avere una stanza in uno dei dormitori più agiati di tutto il campus.
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Heart
RomanceMason King e Iris Mullen sono cresciuti come fossero due fratelli, crescendo insieme nonostante i loro cinque anni di differenza. Il loro legame così forte li ha sempre accompagnati in ogni traguardo importante delle loro vite. Ma il giorno del quat...