Melkyor si era congedato per soddisfare la richiesta di Sigma e, poco dopo, alla porta dell'ufficio del Podestà si era palesata una donna. Era snella, alta e molto, davvero molto bella. Aveva lunghi capelli neri e occhi azzurri, fasciata in vesti candide che il Nullificatore suppose fossero cerimoniali. Sigma rimase sconvolto dalla sua avvenenza, non perché ne percepisse gli effetti, ma perché la riteneva fuori dalla portata di Dùball Vonlawstock.
La donna sorrise timida, la postura rigida, quando si accomodò nella stanza. Dùball la accolse con gesti eclatanti, quasi volesse sfoggiarla in un moto di orgoglio. Norah non parve contenta delle attenzioni, mentre si sedeva sulla poltrona accanto a Sigma. Strusciava le palme delle mani sulla veste, come per lisciarne pieghe invisibili; era agitata, ma se fosse per aver perso un amico da poco o per trovarsi al cospetto di un Nullificatore non era dato sapere.
«Norah, cara, lui è Sigma ed è un Nullificatore. Sta ufficiosamente indagando sulla morte del povero Mysbeth.» disse il Podestà, che aveva fatto il giro e ora restava in piedi dietro la sedia della donna.
«Oh, che orribile fine!» singhiozzò Norah, accettando il fazzoletto che le passò Dùball, «Pensate ci sia sotto un sortilegio?»
«Dovreste essere voi a dirlo a me. Avete esaminato voi il cadavere.» replicò Sigma impassibile, mentre la scrutava con occhio attento.
Norah arrossì e sobbalzò un poco.
«Allora vi posso dire che la morte di Jontha è stata causata da un colpo netto al cuore, provocato da una spada a doppio taglio.» affermò e si pulì il naso.
La mani del fidanzato massaggiarono le sue spalle e la donna parve ritrarsi dal suo tocco, salvo poi rendersi conto che non avrebbe dovuto reagire così davanti a un estraneo e rilassarsi. A Sigma non sfuggirono quelle strane, piccole azioni.
«Sapreste descrivermi il tipo di spada?»
«Da cavalleria. Antica, una di quelle usate nelle guerre di unificazione.»
«Come quelle degli eserciti rianimati dagli Stregoni?» domandò l'uomo in rosso, un po' più teso di prima.
Norah annuì.
Sigma chiuse gli occhi per un secondo, poi riprese: «Arma piuttosto insolita per un gruppo di briganti.» commentò per indurre in loro una reazione.
«Non se l'hanno rubata in una delle vecchie case sulla scogliera.» obiettò il Podestà, calmo, non raccogliendo la provocazione, «Dopo la fine delle grandi guerre d'unificazione, molti Stregoni si sono ritirati a vita privata. Cercavano un luogo tranquillo e isolato e le loro preferenze si sono riversate sulle ville lungo il litorale del Lago Herrass, a sud di qui. È probabile che alcuni siano morti, lasciando le loro magioni in balia del primo ladro che passava di là.»
Sigma fece un cenno d'assenso. Gli Stregoni non potevano esercitare i loro incantesimi su niente che fosse vivo, a differenza dei Warlock che, all'occorrenza, potevano addirittura controllare corpo e mente di umani e creature. Si diventava Stregone perché uno di loro ti prendeva sotto la sua ala e ti insegnava la Stregoneria, ma poi, vista la pericolosità della Magia che si poteva brandire, bisognava superare una prova molto ardua che consentiva di ricevere una certificazione dal sovrano in persona. Molti Stregoni avevano combattuto nelle grandi guerre che avevano unificato il Regno di Fhalls e, terminato il servizio militare, avevano deciso di ritirarsi a vita privata, talvolta arredando le proprie dimore con trofei o attrezzi del mestiere. Sigma non si sarebbe stupito, dunque, se alla morte di uno di loro un ladro avesse trovato una delle punte di diamante della Stregoneria: le armature rianimate. Semplici armature vuote, che gli Stregoni facevano muovere come un vero e proprio esercito, immortale e implacabile quando scagliato contro i nemici.
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Il sortilegio di Ol'Hallow
Mistero / ThrillerTutto quello che Sigma voleva, dopo aver concluso con successo la sua ultima caccia al Warlock, era una bottiglia di liquore, la compagnia di un paio di bei ragazzi e un buon sigaro da fumare in santa pace. Ma i doveri di un Nullificatore sembrano i...