CAPITOLO 7

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POV'S MARINETTE
Ero in camera mia a prepararmi e ovviamente ero in ritardo anche questa volta.
Scelsi dal mio armadio un tubino nero abbinato a dei collante a rete, e per completare l'outfit dei tacchi delle stesso colore del vestiti.
E poi lasciai i capelli sciolti.
Finalmente uscì dalla mia stanza e scesi la grande scalinata di villa Agreste.

POV'S ADRIEN
Ero in cucina con mia madre mentre cenavamo, quando improvvisamente la porta si spalancò e Marinette entrò dalla porta.
La fissai per alcuni secondi, era bellissima,.....ah ma che sto pensando!
Chi sa dove doveva andare, e con chi soprattutto.
Lei mi riporto alla realtà
<Emilie io vado a dormire da alya, ceno da lei>
<Oh si certo Mary, se hai bisogno di qualcosa chiamami, ti faccio venire a prendere da adrien in caso>
<Oh... emh...grazie ma non ce ne sarà bisogno, ciao, vado>

Si, impossibile che andava da Alya.
Non si sarebbe vestita così e neanche truccata così tanto.
Feci finta di nulla, ormai non me ne fregava più nulla di lei...O quasi.

Appena lei era uscita di casa, mi fiondai in camera sua.
Non volevo ivadergli la privacy ma dovevo.
Infatti come entrai un'etichetta e una busta di victoria Secret attirò la mia attenzione, presi l'etichetta tra le mani per leggere cosa c'era scritto e infatti era proprio come pensavo lei era da Luka.

Erano le 3:24 mi ero stancato di aspettare, e non sopportavo che avrebbero dormito nello stesso letto.
Presi velocemente l'auto per dirigermi a casa di Luka.
Lei era sicuramente lì, e non mi piaceva neanche l'idea, che lui con le stesse mani con cui toccava sostastanze, toccasse anche il corpo della mia lady.
Arrivai al suo appartamento.
E come ricordavo, lasciava le chiavi nel sottovaso di una pianta.
Così le afferai, per poi catapultarmi all'interno dell'abitazione.
Spalancai la porta della camera da letto, e la prima cosa che mi giunse all'occhio era Marinette che cercava di mettersi frettolosamente la maglia di Luka.
Guardai Marinette con uno sguardo di disapprovazione, per poi togliermi la felpa restando con la maglietta che avevo sotto di essa e dargliela.
A rompere quel silenzio fu proprio lei che disse
<Adrien potresti girarti mi vergogno un pó> io la guardai scioccato per poi aggiungere
<Marinette mi stai davvero chiedendo questo, dopo aver passato una notte con un ragazzo che hai conosciuto meno di un mese fa>
Lei per non fare altri danni, visto che ero visibilmente nervoso decise di cambiarsi.
Si tolse la maglia di Luka per poi rivelare un completo intimo di Victoria Secret in pizzo rosa.
Era stupenda... ma che stavo pensando lei per me oramai era come una sorella minore, non potevo guardare e pensare queste cose su di lei.
<Ehi Agreste dillo che era una scusa per guardare la mia ragazza, non le riesci a togliere gli occhi di dosso> disse acido Luka, facendo arrossire Marinette
<Andiamo Mary> dissi io prendendola da un polso per poi trascinarla fuori da quel posto che puzzava di alcool e fumo.

POV'S MARINETTE
Ero seduta in macchina con accanto Adrien con indosso la sua felpa che mi arrivava sopra le ginocchia, il giusto per coprire il completino che avevo sotto.
Il viaggio continua in silenzio fin quando lo ruppi
<Mi spieghi qual è il tuo problema?> Dissi cercando di mantenere la calma, lui non mi rispose e continuò a tenere entrambe le mani salde sul volante e lo sguardo fisso sulla strada.
<Che fai prima parli tanto e adesso non spiccichi parola?!> Dissi mettendo le mani incrociate al petto, lui fece un respiro profondo
<Senti Marinette ti devo dire una cosa su Luka> stava per continuare a parlare ma lo interruppi alzando il tono della voce
<Ancora con questa Storia Adrien?! Senti io e Luka ci amiamo, mettitelo bene in testa e non mi interessa se lui non ti piace! Continuerò ad uscirci che tu lo voglia o no!>
<Insettina tu non sai chi è veramente>
<SI INVECE È UN RAGAZZO GENTILE BUONO E CHE MI TRATTA DA PRINCIPESSA!.. e non chiamarmi insettina!>
Ad un tratto Adrien fermo l'auto di botto sbattendo le mani sul volante
<DIO SANTO MARINETTE LUI SPACCIA DROGA!> In quel momento mi fece leggermente paura... È da sette anni che lo conosco e non l'avevo mai visto così arrabbiato. Non lo feci notare ma gli risposi a tono
<Si Adrien lo so benissimo>
<E a te ti va bene?!>
<Certo che no, lui me lo ha detto ma adesso non lo fa più a differenza di qualcun'altro e rimetti in moto la macchina> fece come gli dissi per poi continuare a parlare
<Che intendi dire con questo?>
<Lui lo so che in passato lo faceva ma in passato era un'altra persona, adesso è cambiato e non spaccia più, questo me lo ha raccontato lui... È stato sincero con me! Ma mi ha raccontato anche un'altra cosa ovvero che tu, Adrien Agreste, eri uno dei suoi clienti più frequenti e mi ha detto anche tu al suo posto non hai smesso... Mi ha anche fatto vedere una vostra chat frequente dove TU gli chiedevo a lui se spacciasse ancora così da poter acquistare una dose... Mi fai schifo>

POV'S ADRIEN
Rimasi in silenzio finché non finì di parlare, quel tipo gli aveva fatto il lavaggio del cervello e gli aveva messo in testa cose che non erano assolutamente vere, sì ok È vero io assumevo droga comprata da Luka ma in passato adesso, non più, so benissimo che glielo potrò dire anche mille volte, ma lei non mi crederà.
<Marinette... Non è ve-> mi interruppe lei, avevo gli occhi lucidi ma a lei sembrò non importare,  cercai di resistere almeno finché non darò arrivati a casa.
<Dimmi quello che vuoi che Luka è un bugiardo, che non è vero eccetera. Ormai so la verità, e non si torna più indietro.>
<Sì esatto Marinette Luka è un bugiardo io non assumo più droghe ma lui spaccia ancora!>
<Sisì ok di come vuoi ma io a Luka gli credo, e continuerò a frequentarmici... Con lui si che mi sento a casa.>
Quella frase...
Una volta me la disse a me, qualche settimana fa' mentre la stavo calmando in uno dei suoi attacchi di panico. E in quel momento nel mio cuore si accese una piccola fiamma che io ho sempre cercato di spegnere negando l'evidenza. Ma ora che me ne sono accorto era troppo tardi ora quella frase non me la dice più a me ma la dice ad un'altro uomo che non sono io ma quel viscido.
<D'accordo fa come vuoi.>
Dissi con voce tremante per chiudere la conversazione.

POV'S MARINETTE
Arrivammo a casa verso le 4, Adrien appena entrati corse subito in camera sua mentre io dopo aver chiuso la porta d'ingresso andai nella mia stanza. Mi tolsi la felpa di Adrien poggiandola sul letto per poi mettermi il pigiama.
Mi buttai a peso morto sul letto pensando a quello che era successo in macchina presi la felpa di Adrien portandomela al viso inebriandomi del suo profumo. Forse ho un po' esagerato. Il senso di colpa incominciò a farsi sentire.
Passò qualche altro minuto quando decisi di andare in camera di Adrien con la scusa di riportagli la felpa.
Arrivai davanti alla porta di camera sua con in mano la felpa ero indecisa se bussare o tornare indietro... Ma alla fine bussai, inizialmente non mi rispose nessuno.
Provai a bussare un'altra volta
<A-adrien... So che sei arrabbiato ma ti voglio solo riportare la felpa>
Lui non mi rispose ma non mi diedi per vinta, entrai lo stesso, lui era seduto sul divano con le braccia incrociate al petto
<Poggiandola sul letto e vattene> disse in modo freddo e con voce rotta.
Feci come mi disse ma non ma ne andai, mi avvicinai a lui a lui senza sedermi sul divano
<Senti... I-io ti volevo chiedere scusa... Solo che prima ero nervosa per quello che avevi fatto... E non pensavo alle parole che stavo dicendo>
<Per me puoi pensare a quello che vuoi ma ti giuro su qualsiasi cosa che io non tocco quella robaccia da anni> disse girandosi verso di me
<Ti credo... Scusami ancora>
Ci guardammo negli occhi, una lacrima solitaria macchiò il viso di Adrien, mi avvicinai a lui mettendomi in ginocchio sul divano abbracciandolo, portando la sua testa sul mio petto, accarezzando la bionda chioma posandovi un leggero bacio
<Mi dispiace davvero Adrien>
<E tutto ok tranquilla> disse staccandosi dall'abbraccio
<E invece no non è tutto ok... Ti sei staccato da me quindi ancora non mi hai perdonata.>
D'un tratto ai girò verso di me abbracciandomi facendomi cadere all'indietro sul divano con lui sopra di me poggiato sul mio petto.
<Non potrei mai arrabbiarmi con te insettina> disse per poi aggiungere
<Comunque sei molto comoda sai?>
<Mai quanto te micetto.>

non dubitare mai del mio amore~adrinetteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora