CAPITOLO 3

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POV'S ADRIEN
Era notte fonda, domani non avevamo scuola quindi insieme a Marinette avevamo deciso di fare un specie di pigiama party, eravamo seduti sul mio letto a guardare una che io avevo già visto, su netflix, Sherlock, eravamo arrivati all'episodio 2 della prima stagione.
Era ormai passato un mese dall'incidente dei genitori di Marinette.
La prima settimana era stata devastante per lei, ogni notte aveva incubi e attacchi di panico, la seconda andava già meglio alcune volte decideva di non presentarsi a scuola, Alya veniva quasi ogni giorno a casa mia per stare con Marinette.
Settimana scorsa c'è stato il funerale e lì ha avuto un crollo emotivo, ma per fortuna si era ripresa dopo qualche giorno.
<Allora sei contenta che domani sera andiamo in discoteca con Ninò e Alya?>
<si, si zitto se no non capisco cosa dice Sherlock>
<Zitto a me?...Mi viene da pensare che preferisci Sherlock a me>
<mhh forse> rispose soffocando una risatina
<ah si?> dissi per poi fiondarmi su di lei e farle il solletico, lei cominciò a gridare, implorandomi di smettere.
Ma io non l'ascoltai continuando a fare il solletico.
A fermarmi fu mio padre che entrò dalla porta e disse
<Adrien, Marinette volete fare un pó di silenzio?!?!?.......Sono le tre di notte!!!>
<Scusa Papà/signor Agreste> dimmo contemporaneamente.
Dopo che mio padre uscì dalla stanza io e mary ci guardammo e scoppiammo a ridere.
<shhhh, tornerà di nuovo> disse lei sotto voce.
<Ma se andiamo a fare un giro?> proposi io
<A quest'ora???>
<perché no?>
<sei pazzo.....ma ci sto>
<perfetto mettiti una felpa farà freddo> affermai
<mi stuffo ad andare in camera mia.....me ne frego una tua>
<sei insopportabile mary> aggiunsi.

Uscimmo silenziosamente per non farci sentire dai miei
Una volta fuori il cancello incominciammo ad camminare senza una destinazione.
<Cavolo il telefono me lo sono dimenticata> disse Marinette sbattendosi la mano in fronte
<Bhe in realtà anche io ma tranquilla non siamo poi così lontani da casa... Credo>
<E se succede qualcosa? Meglio tornare>
<Ma dai che deve succedere, ti preoccupi troppo insettina> gli misi un braccio intorno alle spalle avvicinandola a me per rassicurarla
<Insettina? E questa da dove ti è uscita?> Si fece scappare una risatina dopo aver detto quella frase.
Stavamo camminando da un po' quando ci ritrovammo in una stradina piccola illuminata da qualche lampione funzionate a malapena insomma era alquanto inquietante
<Meglio tornare indietro Mary>
<Si concordo> ci girammo per tornare in dietro quando si udì un rumore simile al pianto di un cane
<aspetta cos'era quello> disse Marinette staccandosi da me per girarsi
<Non era nulla andiamo>
<Ma sembrava un cane potrebbe essersi fatto male> fece qualche passo avanti ma la bloccai prendendola per un polso
<Marinette conosco questo posto fidati non era un cane andiamo... Ora>
<Ma->
<Niente ma, ho detto andiamo> la tirai leggermente dal polso riuscendo a convincerla ad andare, la feci andare davanti a me mettendole una mano sul fianco per accompagnarla.

POV'S MARINETTE
stavamo tornando verso casa ma Adrien sembrava leggermente turbato da quando eravamo andati in quel vicoletto
<Tutto ok Adrien? ti vedo strano>
<Sisi tutto ok continua a camminare, però andiamo di qua>
<Ma così allunghiamo>
<Non ti preoccupare>
Di tanto in tanto Adrien si guardava dietro come per assicurarsi che nessuno ci stesse seguendo e non aveva intenzioni di togliermi la mano dal fianco.

Arrivammo a casa e ci dirigemmo in camera mia questa volta. Finalmente era pronta, certo con è grande come quella di Adrien ma è pur sempre molto bella, c'è un letto di una piazza e mezza con una TV di fronte, un armadio che occupava una parete intera, una scrivania per fare i compiti, una toiletta per il trucco e un pouf all'angolo e in più le pareti erano rosa chiaro... Sembrava la stanza di una principessa.
Appoggiamo le felpe sulla sedia e ci sedemmo sul letto.
<Mi vuoi spiegare perché abbiamo preso la strada più lunga per arrivare a casa? Che cosa c'era in quel vicolo?>
<D'accordo, emhhh qualche anno fa... Non ero come adesso ecco... Era notte e stavo passeggiando quando andai in quel vicolo senti anch'io un cane quindi andai a controllare ma in realtà era un ragazzo, iniziai a correre verso casa ma questo mi segui, ma per fortuna papà era sveglio e sono riuscito subito a rientrare dentro casa>
<Mi dispiace Adrien non lo sapevo>
<Nha non ti preoccupare l'importante è che non abbia visto te... Coraggio vieni qui insettina>
Mi accocolai a lui poggiando la testa sulla sua spalla, passò un braccio intorno alla mia vita e con l'altro mi carezzava i capelli. Se tutto questo fosse successo qualche mese fa probabilmente starei morendo di vergogna e per evitare il contatto visivo mi metterei a messaggiare con Alya ma ormai mi ero abituata al calore della sua pelle, è diventato come un fratello maggiore per me...
<Ti voglio bene Adrien ogni volta che sono con te mi sento a casa>
<Te ne voglio anche io insettina>
Dopo aver detto questo mi diede un leggero bacio sulla fronte

non dubitare mai del mio amore~adrinetteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora