Capitolo 23

15 7 3
                                    

Anche la giornata di oggi è giunta al termine, dopo aver fatto colazione insieme Jungkook
è sparito e non si è fatto vivo nemmeno mezza volta per un saluto.

Nemmeno all'uscita di scuola si è fermato, mi ha semplicemente guardato e poi è andato per la sua strada.

Che sia tornato indifferente nei miei confronti?

Ogni volta faccio sempre lo stesso errore, ci spero troppo senza mai concludere realmente qualcosa.

Inizio a pensare che forse dovrei arrendermi, oggi ho ricevuto l'ennesimo palo ed è stato quello che più di tutti mi ha stravolto. Mi è arrivata una forte fitta al petto che mi ha fatto scoppiare a piangere come un coglione davanti a scuola, fortuna che sono stato bravo a non farmi vedere da nessuno.

Ci ho messo un po' per ricompormi, anche jimin se n'era andato, perciò ho chiamato un taxi per farmi portare a casa.

All'ora di cena non sono sceso a mangiare,
non mi sono nemmeno cambiato e lavato, mi sono semplicemente buttato a letto e ho stretto al petto il mio amato piumone blu, che ancora una volta ha accolto i miei sfoghi le mie lacrime.

Quando la sera tardi è tornata mia madre dal lavoro ha notato che non avevo mangiato nulla e anche se stanca morta si è preoccupata di venire a controllare che stessi bene.

È stato facile per lei immaginare il motivo per cui ero a pezzi, perché come Jimin, sa sempre tutto.

Sa che sono innamorato perso di Jungkook da ormai tre anni e che i miei sentimenti non sono ricambiati da quest'ultimo, sa che sto soffrendo particolarmente in questo periodo perché non riesco a piacermi per via del mio aspetto fisico, e sa anche che quando sto con il corvino mi dimentico di avere questi complessi.

Di certo non pensavo che sarei nuovamente finito a piangere per lui, credevo che le cose stessero andando meglio, cazzo sono riuscito a farlo ridere con le mie battute!.

Abbiamo bevuto dalla stessa lattina, ci siamo stretti e toccati per aiutarci a mantenerci in piedi e l'ho coccolato, l'ho stretto tra le mie braccia e ha lasciato che mi prendessi cura di lui.

Siamo anche rimasti soli a casa mia e abbiamo pranzato per poi fare colazione insieme anche il giorno dopo a scuola.

Cosa lo blocca ancora, jungkook perché continui a farmi soffrire?

"Vieni qui" due braccia si allungano verso la mia figura

"Mamma" sussurro e mi si spezza la voce mentre mi nascondo nel suo petto facendomi cullare dai suoi baci e carezze.

Mio padre non c'era quasi mai quando ero piccolo e nemmeno ora è molto presente, si è trasferito dall'altra parte del mondo per via del suo lavoro, gestisce una catena di ristoranti etnici  e non ho capito per quale motivo si debba ogni volta fermare così a lungo in altri paesi.

La mia mamma invece è una donna meravigliosa, ha rinunciato a lavorare con mio padre per starmi accanto, ha avuto una vita dura, a soli diciassette anni è stata sbattuta fuori casa dai suoi stessi genitori perché rimasta incinta di me.

Con mio padre doveva essere solo una botta e via, nulla di serio, perché lui da sempre è stato un uomo pieno di impegni, già alla mia età lavorava per la sua famiglia prendendosi già a carico qualche ristorante.
Il suo amore per mia madre era fortissimo ed era da sempre stato ovvio a tutti. Quando ha saputo di me ha capito che senza di lei non poteva vivere e insieme hanno deciso di comprare una casa per andarci a vivere insieme, è proprio qui, in questa stanza che sono nato.

Mia madre ad oggi ha solo trentaquattro anni mentre mio padre quaranta. Essendo così  bella e giovane tutti gli uomini ogni volta ci provano con lei, pure Jungkook ne è rimasto affascinato.

Jungkook.. ecco che penso di nuovo a lui..

Un chiodo fisso.

Mi è mancato così tanto oggi, non riuscivo a smettere di pensarlo, quel ragazzo è come una droga per me, mi manda in astinenza il solo non vederlo per un ora, il mio cervello lo deve per forza visualizzare ventiquattr'ore su ventiquattro e anche quando vado a dormire lo devo sognare.

Speravo di parlare e ridere con lui anche oggi, ma questa mattina non riuscivo proprio a reggermi in piedi, oltre a soffrire per amore sto soffrendo anche per il dolore, persino la schiena ha iniziato a farmi male e da stupido non mi sono ricordato di prendere una Tachipirina prima di uscire di casa.

Ero veramente demoralizzato oggi, non avevo nemmeno il mio migliore amico accanto a tirarmi su il morale, ce l'ha con me per qualcosa ma il punto è che non me ne parla.

Abbiamo sempre parlato e anche discusso di ciò che non ci andava a genio, è più semplice quando vi conoscete dall'asilo, ma questa volta è diverso, non ci prova nemmeno a risolvere, mi ignora semplicemente.

"Va tutto male mamma" sospiro

"Vedrai che le cose si sistemeranno" mi consola e mi lascio coccolare dalle sue dolci parole fino a quando non mi addormento, proprio come succedeva quando ero piccolo.

YOU WILL BE MINE  (ᵀᴬᴱᴷᴼᴼᴷ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora