Capitolo 25

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Mi mordo il labbro non appena noto la sedia accanto a me spostarsi e la sua figura alta e slanciata mettersi seduta su essa, il profumo di shampoo misto deodorante mi inebria le narici e con la coda dell'occhio posso notare come mi stia osservando.

Trattengo il respiro, il cuore si agita battendo all'impazzata e mi costringo ad allontanarmi un poco per non fargli ascoltare il casino che sta facendo all'interno della mia cassa toracica.

Jungkook mi fa sempre questo effetto, mi sembra di non stargli così vicino da secoli quando in realtà sono passati solo quattro giorni dall'ultima volta che abbiamo avuto un minimo di contatto fisico, ovvero quando ci siamo sorretti a vicenda per poter camminare dopo l'incidente avvenuto negli spogliatoi.

Quel giorno durante il tragitto in macchina per andare a casa mia si era pure addormentato sulla mia spalla, ha lasciato che gli accarezzassi i capelli, che accarezzassi quella sua bellissima chioma nera che sta facendo forse crescere un po' troppo. La morbidezza dei suoi ciuffi sulle mie dita e quel suo respiro così leggero e allo stesso tempo pesante.

Ho inciso quegli attimi nella mia testa perché mi hanno fatto sentire fondamentale per lui, questa volta non si è ritrovato da solo a combattere perché c'ero io.

Lui stesso ha confessato di soffrire di attacchi d'ansia, sostiene di non sapere da cosa siano scaturite alcune crisi e io capisco che non me ne voglia parlare. Spero capisca che di me si può fidare, voglio stargli accanto sempre e poterlo conoscere più nel profondo, sarò lì per lui e lo stringerò a me per placare i suoi brutti pensieri e i crolli emotivi.

Questo voglio fare e voglio iniziare da subito.

Solo che in un certo senso mi sento in imbarazzo, come se all'improvviso fossi diventato timido e non sapessi come approcciare o semplicemente che cosa fare per attirare la sua attenzione.

Venerdì ho sofferto ancora una volta per via della sua indifferenza, come se si fosse dimenticato ciò che ho fatto per lui, ho come la sensazione che non sarà semplice, ha tanti muri da buttare giù e io non posso aiutarlo se non ci vediamo anche al di fuori dell'ambiente scolastico.

Lo inviterò ad uscire con me, glielo proporrò più volte perché sono sicuro che mi dirà sempre di no. Questa volta non mi arrenderò così facilmente, insisterò fino a quando non riceverò una risposta affermativa e fino a quando non uscirà effettivamente con me.

Sorrido osservandolo, è bellissimo come al solito, anche adesso che sta distrattamente sistemando lo zaino sullo schienale della sedia facendola strisciare sul pavimento e procurando un rumore tanto fastidioso che attira l'attenzione di alcuni miei compagni di classe e del professor Namjoon.

"Scusate" sussurra e mi viene da ridere

Se prima ero arrabbiato con Jimin adesso lo vorrei stringere forte e ringraziarlo tantissimo perché il suo capriccio ha fatto sì che il posto accanto a me venisse occupato da Jungkook.

Il corvino sbuffa e tira fuori dal suo zaino un foglio e un semplice astuccio nero, lo guardo cercare dentro esso e tirare fuori una gomma e una matita tanto piccola quanto consumata, ci gioca facendola girare sul banco con il dito mentre sembra star pensando a come utilizzarla per riempire quel foglio.

"Va bene ragazzi, potete riprendere con il compito, vi concedo dieci minuti in più" il professore prende di nuovo parola attirando l'attenzione del mio jungkookie che gli porge un sorriso strano, oserei dire provocatorio.

Il professore sorride a sua volta ma al contrario sembrerebbe sgridarlo anche se divertito.

Stanno flirtando?

"Vi conoscete?" Chiedo forse troppo frettoloso e allo stesso tempo infastidito, ma lui non risponde.

Ma cosa stra cazzo sta succedendo?, Jungkook tu devi amare me!, non ti fare strane idee perchè è un professore!

Vi prego ditemi che sto solo fraintendendo!

Jungkook blocca il suo movimento sul banco, sembra aver trovato l'ispirazione, avvicina il foglio a sè e riprende in mano la matita provando a disegnare qualcosa, ma per via delle sue piccole dimensioni non riesce a tenerla tra le dita e si innervosisce portando il suo sguardo altrove.

"Se vuoi puoi-" non finisco la frase che ha già allungato un braccio ad afferrare il mio astuccio, lo apre con nonchalance e ci curiosa all'interno.

"Fai pure" sussurro ma ancora non risponde, troppo impegnato a cercare ciò che gli serve e mi viene da sorridere notando la sua espressione corrucciata.

"Comunque..ehm, come stai?" Chiedo piano

"Mm bene" finalmente risponde e io sorrido

"Volevi fare un disegno?" Domando ancora e lui annuisce

"Però non ho abbastanza concentrazione" confessa e sbuffa rimettendo apposto la matita nel mio astuccio

"Tienila te la regalo" sorrido passandogliela e lui mi guarda annuendo

"Grazie" sussurra piano e il mio cuore per poco non esplode.

"Che compito è?" chiede puntando gli occhi sul foglio che ho davanti da ormai da venti minuti.

"Un compito di inglese"

"Non hai risposto a niente o sbaglio?" Analizza le domande e io scuoto la testa negativamente

"Già, non sbagli" sorrido

"Non sai come rispondere?" Mi guarda ed io non ero pronto a questo, mi sento letteralmente andare a fuoco.

"Perché tu si?" Deglutisco, sento di star perdendo il controllo dei miei battiti. Non riesco a smettere di pensare a quanto vorrei prenderlo qui sopra a questo banco e farlo urlare proprio come nei miei sogni.

"Dammi a me." Mi prende la penna dalle mani rispondendo velocemente al posto mio

"Sei sicuro di sapere ciò che stai facendo?"

"Stai attento che il professore potrebbe vederci" sussurro controllando di non essere osservati.

"Non ci farà niente"

"Jungkook lascia stare, grazie comunq-"

"Shh" mi spinge via e a quel contatto il mio corpo rabbrividisce e per poco il mio amichetto di sotto non si alza in piedi.

Mi verrà un erezione sicuro oggi a stare tutto il giorno vicino a lui.

YOU WILL BE MINE  (ᵀᴬᴱᴷᴼᴼᴷ)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora