Jake
Jake cammina lungo il corridoio della scuola, il suono delle scarpe che rimbomba sulle pareti mentre cerca di tenere a bada la rabbia. Da quando è arrivato Liam, le cose sono cambiate. Non lo sopporta, non tanto per quello che dice o fa, ma per come guarda Sophie.
Ogni volta che li vede insieme, c'è quel senso di fastidio, una specie di nodo che si stringe sempre più forte nel suo stomaco. E Sophie? A lei sembra non importare, ride e scherza come se nulla fosse, e questo lo fa incazzare ancora di più.
"Ma chi cazzo si crede di essere?" pensa Jake, stringendo i pugni nelle tasche del giubbotto. Non capisce come sia possibile che questo ragazzo appena arrivato possa avere così tanta influenza su Sophie, e non solo su di lei, sembra che tutti gli gravitino attorno.
È come una maledetta calamita, e Jake non riesce a scrollarsi di dosso il sospetto che Liam voglia qualcosa di più da Sophie.
Non gli piace. Non gli piace per niente.
Ma non può fare scenate, non può sembrare paranoico o geloso. No, deve stare calmo, osservare da lontano, trovare un punto debole e colpire. Jake non è stupido.
Sa bene come giocare queste partite, e la chiave è trovare qualcosa di compromettente. Qualcosa che possa usare per schiacciare Liam.
I giorni seguenti, comincia a fare domande. Sembra casuale, inoffensivo, ma Jake non fa mai nulla per caso. Va dai ragazzi della squadra, dai compagni di classe, chiunque possa sapere qualcosa su Liam.
Ma tutti dicono la stessa cosa: è nuovo, si è trasferito da poco, sembra un tipo tranquillo.
"Tranquillo un cazzo," pensa Jake, mordendosi il labbro. È convinto che ci sia qualcosa sotto quella faccia da bravo ragazzo.
Finalmente, un giorno, dopo una partita, uno dei suoi compagni di squadra gli dice qualcosa che gli fa drizzare le orecchie. "Ho sentito una voce," dice il ragazzo, abbassando il tono della voce come se stesse per rivelare un segreto.
"La sua famiglia ha avuto dei casini pesanti. Scandali, roba grossa. Tipo che il padre è stato coinvolto in affari loschi."
Jake smette di respirare per un secondo. Affari loschi? Perfetto. Questa è l'informazione che stava cercando.
"Affari loschi, eh?" dice Jake, cercando di non mostrare troppo interesse. "Che tipo di affari?"
Il ragazzo si stringe nelle spalle. "Non lo so di preciso, ma so che la gente ne parlava. Forse puoi scoprire di più chiedendo in giro."
Jake sorride, un sorriso freddo e calcolato. "Grazie per l'informazione."
Mentre cammina verso casa, la mente di Jake è in fermento.
"Liam... il fottuto principe azzurro con il passato sporco."
Se c'è una cosa che Jake sa, è che la gente ama distruggere chi sembra perfetto. Tutto ciò che serve è una piccola spinta, e il castello di carte di Liam crollerà.
"Se Sophie sapesse chi è davvero, lo allontanerebbe all'istante," pensa Jake. Gli basta trovare una prova concreta, qualcosa di schiacciante. Non può rischiare che Liam rovini tutto quello che ha costruito con Sophie.
La sera, sdraiato sul letto, Jake fissa il soffitto. La rabbia si è placata, ma solo in superficie. Dentro, ribolle ancora. Si chiede perché gli importi così tanto. Sophie è sua. Sempre stata sua. Eppure, l'idea che Liam possa avere anche solo un piccolo potere su di lei lo consuma.
"Perché mi fa così paura?" pensa, rigirandosi tra le lenzuola.
"Sophie non é tipa da tradimento. O almeno, non lo era...". Ma c'è qualcosa, una voce sottile che continua a insinuarsi nella sua testa, che gli fa dubitare.
STAI LEGGENDO
High enough
Ficção AdolescenteNel mondo scintillante della scuola superiore, dove l'apparenza può ingannare, Sophie si trova in una vita di tensioni e segreti. Figlia di genitori facoltosi e con un rapporto complicato con loro, è intrappolata in una relazione tossica con Jake, i...