Il sole stava appena facendo capolino tra gli alberi del reame boscoso quando Thranduil, perso nei suoi pensieri, camminava verso le stanze assegnate a Erindehl. La sera prima, durante la festa, aveva notato che suo figlio e la numenoriana erano spariti senza farsi più vedere. Con un lieve sorriso di consapevolezza, si diresse verso gli appartamenti privati.
Bussò piano alla porta della giovane, senza ottenere risposta. Inarcando un sopracciglio, spinse la porta e scoprì il letto perfettamente intatto. Un'ombra di divertimento si dipinse sul suo volto mentre, senza esitare, si incamminò verso le stanze di Legolas. Durante il tragitto, incrociò una guardia, che, vedendo il re, tentò di mantenere il contegno, ma un velo di imbarazzo si dipinse sul suo viso.
"Qualcosa da riferire?" domandò Thranduil, uno scintillio di ironia negli occhi, come se già intuisse la risposta.
La guardia deglutì, tentando di scegliere con attenzione le parole. "Mio signore, ecco... Legolas ed Erindehl... si sono... ritirati insieme." Il suo volto arrossì visibilmente, e Thranduil trattenne a stento un sorriso divertito.
Il re abbassò lo sguardo, un'espressione sorniona. Si ricordava bene di quando, giovane e innamorato, lui stesso si concedeva scappatelle simili con la sua defunta moglie. C'era una strana dolcezza nel vedere quella stessa energia negli occhi di suo figlio, e un vago senso di malinconia lo colpì mentre avanzava verso la porta di Legolas.
Thranduil spinse la porta, e davanti a lui si presentò una scena che lo fece restare in silenzio: tra le lenzuola disfatte, Legolas ed Erindehl giacevano abbracciati, nascosti appena dai lembi del lenzuolo che avvolgevano i loro corpi nudi. Il braccio di Legolas stringeva dolcemente Erindehl, mentre la sua testa riposava contro il petto di lui, e i due sembravano avvolti in un silenzio che parlava più delle parole.
Stava per richiudere la porta, quando notò che Erindehl si era svegliata e lo stava osservando. Gli lanciò un'occhiata maliziosa e sfacciata, accompagnata da un piccolo occhiolino. Un gesto audace che lo colpì nel profondo, facendolo sorridere per un attimo, prima di voltarsi e chiudere la porta dietro di sé, lasciando i due giovani alla loro intimità.
Erindehl si rigirò lentamente verso Legolas, che dormiva ancora, il viso disteso e rilassato. Avvicinandosi piano, iniziò a sfiorargli il volto con le dita, percorrendo i contorni del suo viso come in una carezza lieve. Sentendola, Legolas si mosse piano e aprì gli occhi, trovandosi davanti il suo sguardo e quel sorriso provocante.
"Erindehl..." mormorò, cercando di attirarla verso di sé, ma lei gli afferrò il polso con delicatezza, uno scintillio sfacciato negli occhi.
"Ancora troppo presto per questo, principe," sussurrò lei, avvicinando le labbra alle sue e baciandolo dolcemente. La sua bocca si muoveva lentamente, assaporando ogni istante di quel contatto. Il bacio si fece più profondo, e Legolas la guardò con un misto di sorpresa e desiderio.
"Vuoi prendere il comando, mia signora?" le domandò con voce profonda, tentando di conservare una parvenza di controllo.
Lei rise, una sfida negli occhi. "Oggi sì. Vediamo se sei all'altezza," rispose, afferrando una sciarpa vicina e, in un gesto rapido, legandogli i polsi al letto.
Il sopracciglio di Legolas si alzò in una chiara espressione di sfida. "E pensi che sia disposto a cedere?" domandò, ancora deciso a mantenere il dominio, il tono velato di ironia.
"Ne sono sicura," sussurrò, scendendo a baciarlo lungo il collo, lasciando che le sue labbra tracciassero un percorso lento e tentatore. Sentì i muscoli di Legolas irrigidirsi, un chiaro segnale della resistenza che cercava ancora di opporre.
"Ricordi come imploravi ieri sera?" la provocò, un sorriso sornione che tentava di sfidare ancora la sua presa.
Lei sorrise contro la sua pelle, lasciando che la risata vibrasse leggermente contro il suo petto. "Io ricordo ogni dettaglio, mio caro principe." E continuò a scendere lungo il suo corpo, baciandolo con una lentezza studiata, assaporando ogni sussulto di lui.
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My Immortal (Legolas)
Fanfiction!ATTENZIONE! questa storia contiene scene di violenza e di sesso Luna Storta è lo pseudonimo di una giovane raminga che viaggia a nord con Gran Passo. La sua vita da nomade procede normalmente fino a che un giorno il suo gruppo non viene attacca...