Capitolo 5

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"S-Sì, fai pur... oh!". Spalancò gli occhi nell'osservare la lingua biforcuta della creatura che sbucò fuori dalla sua bocca, vibrante, e percepì il tremore che avvolse tutto il corpo di Katsuki.
Non aveva avuto nemmeno un attimo di esitazione, semplicemente aveva cominciato a passare circolarmente il suo dito medio su un capezzolo, il volto corrucciato in una smorfia di totale concentrazione. Tentava di imitare i movimenti che proprio Denki aveva fatto sul suo petto, e lo fece rabbrividire grazie all'ondata inaspettata di piacere!

Osservava con quei suoi occhi scarlatti come quel bottoncino seguisse il suo dito, e ne era realmente affascinato.
Sembrava addirittura cambiare consistenza ogni secondo che passava a solleticarlo.

Lo strinse anche tra l'indice ed il medio, sentendo quanto fosse diventato rigido.

"Mhm...". Un gemito sfuggì dalle labbra di Denki, come se non ci fosse stata alcuna vergogna. Non gli importava di niente, non era affatto male quel lucertolone... un mostro sexy, se fossero stati tutti come lui, si sarebbe fatto divorare già molto tempo prima!

Sentiva le sensazioni propagarsi come una reazione a catena, fino a raggiungere la sua zona più sensibile ormai in preda alla brama, eccitato solamente da piccoli ed innocenti tocchi.

"Sta funzionando?". Il respiro di Katsuki era pesante, la voce roca e tremante da far gemere nuovamente il ragazzo sotto i suoi tocchi inesperti.
Però lo trovo... sensuale, per essere un disgustoso umano.

Non era urlante e non chiedeva pietà. Anzi... quei movimenti impercettibili, quella schiena che si inarcava appena nella sua direzione, sembravano dei veri e propri inviti a proseguire quella sua esplorazione.

Con una mano continuò la sua dolce tortura, anche se non ne era a conoscenza, con l'altra cominciò a tastare l'addome di Denki, irrigidito.
Percepì i muscoli sotto i suoi tocchi, e gli artigli affondarono appena su quella morbida cute, azione che fece sussultare il ragazzo, ma che poi buttò indietro la testa, su quel tesoro che era decisamente l'ultimo dei suoi pensieri, in quel momento.

Katsuki si abbassò, attirato da quella reazione, osservando con ammirazione il collo esposto dell'umano che era totalmente inarcato verso di lui. Si avvicinò, non potendo resistere a quel profumo che emanava quella carne...

Non aveva mai percepito qualcosa del genere da parte di un umano. Aveva sempre e soltanto sentito l'aroma di paura e sangue, ed in quel momento, con quel nuovo profumo sotto al naso, capì che non aveva mai annusato niente di così buono!

La sua lingua uscì fuori, e le punte di essa percorsero la linea della giugulare, raccogliendo ogni molecola necessaria per conoscere sempre di più Denki.
E lasciò che quelle mani gli accarezzassero la schiena... fu così bello. Ogni squama spessa e rigida sembrava uno scalino per quelle dita, eppure non si fermarono, anzi!

Continuarono quel loro percorso, imparando a conoscere ogni piccola porzione di pelle di quella creatura.

Le zanne sbucarono, graffiando delicatamente il collo del ragazzo, mentre il respiro caldo della bestia si infrangeva ad ondate contro di lui.

"Merda...". Mugolò Denki, facendo sollevare il volto della creatura, che cominciò a sfiorare con la propria lingua anche la linea non troppo pronunciata della mandibola.

"Male...?".

"No... anzi... - Ansimò, cominciando a muovere il bacino con movimenti sconnessi, alla ricerca di un sollievo, ma che non avrebbe potuto sicuramente avere, chiuso in quei pantaloni, con Katsuki seduto su di sé - E' un... buon male". Ridacchiò appena, traballando nel cercare di sollevarsi sui propri gomiti, ammirando quella creatura che sembrava una sola illusione...

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