Capitolo 8

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Quella richiesta fu come una scossa elettrica che percorse ogni fibra del suo corpo.
Il respiro di Denki si mozzò in gola nell'esatto momento in quelle due semplici parole lasciarono quelle labbra rigide, e le sue dita si strinsero maggiormente attorno alla base del membro di Katsuki.

Lo sentiva pulsare, contro al suo palmo, seguendo il ritmo del battito cardiaco irregolare, e quanto avrebbe voluto abbassarsi e, senza pensarci troppo, spingersi l'intera erezione in gola, percependo il bisogno di sentire quanto in fondo potesse arrivare!

Desiderava quasi soffocarsi con quel cazzo affondato in gola!
I suoi pensieri non erano certo i più delicati, ma tutto stava in ciò che attirava la sua sporca attenzione, e quell'enorme erezione che continuava a smuoversi con movimenti irrazionali, dettati dalla richiesta di piacere, era chiaramente al centro del suo mirino.

Avvicinò anche l'altra mano, verso la punta più affusolata, e meno arrotondata del sesso umano.
Sfiorò con l'indice l'estremità, girando dolcemente intorno a quell'organo congestionato, e seguì ipnotizzato la diramazione di quelle che sembravano vene, lasciando che il respiro della creatura si infrangesse sul proprio volto ad intermittenza.

"È davvero enorme - Borbottò Denki, osservando come svettava prepotente di fianco al proprio membro, godendosi quei goccioloni che continuavano ad uscire dalla punta, creando filamenti opachi con i tocchi delle sue dita - Potrebbe seriamente uccidermi".

"T-Tac... i".

Un'agonia... quella era una vera agonia, eppure, al tempo stesso, era un piacere così intenso e totale che stava riuscendo ad annientarlo completamente.

Quelle mani erano morbide, e lisce.. e riuscì a chiudere gli occhi, abbandonandosi a quei tocchi che lo stavano facendo sentire così leggero!
Perfino la sua coda si avvolse in maniera quasi tenera attorno al busto di Denki, mentre nella sua mente si rese conto di quanto non conoscesse il proprio corpo!

Quale diavolo era il proprio punto debole? Stava cominciando a conoscere le proprie zone sensibili grazie ad un umano che sicuramente non spiccava di intelligenza, ma che, con quegli occhi che sembrava avessero rubato la luce del suo tesoro, riuscì a fargli placare quell'ira che albergava dentro di sé.

Riaprì gli occhi, sfarfallando le palpebre, quando lenti e piccoli baci cominciarono a poggiarsi sulle sue labbra.
Denki lo osservava, riuscendo a mozzargli il respiro con quel semplice sguardo. Perfino quei tocchi, quelle carezze, passarono in secondo piano.

"Sappi... che io... non lo prenderò... - Il ragazzo ridacchiò tra un bacio e l'altro, studiando la confusione negli occhi della creatura, che sembrava estraniata dall'intero mondo, mentre teneva quei rubini ancorati su di lui - Non voglio certo morire per colpa di un... cazzo".

"Morire...?". Soffiò Katsuki, scuotendo la testa per riuscire a riprendere un briciolo di controllo di sé, ma sembrava essere inutile, mentre l'indice di Denki continuava a creare cerchi sulla punta della propria erezione, stringendo la base e girando il polso con l'altra mano.

"Mhm... tu pensi che quel... coso possa entrare? Non mi basterebbe nemmeno un mese di preparazione".

"Ah...?".

"Merda... preparazione, quella cosa che fai per allargare... - Scosse la testa, sbuffando un sospiro e cominciando a muovere la mano su tutta la lunghezza, scrollando il palmo su quella cute così viscosa, sentendosi solleticare da quelle scanalature che decoravano la superficie - Sarò io a preparare te".

Poteva sentire, a contatto con la sua mano, quel bollente calore che emanava il corpo rigido della creatura. Era così morbida, e scivolosa, nonostante quella forma così particolare.
Non riuscì a sentire nemmeno un pizzicore dato da quelle sottili creste!

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