Capitolo 9

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Stimoli così forti, da fargli provare una sofferenza indescrivibile.
Stava addirittura pensando di voler scappare, con quelle movenze da serpente nel vano tentativo di ribellarsi, ma quella scarica elettrica... quel bagliore di goduria... era come una guerra interiore.

E mentre con la schiena cercava di fuggire, gli artigli affondavano in quelle pareti rocciose, trattenendosi immobile in quelle contorsioni inarrestabili.

La spina dorsale inarcata, in una curva perfetta che si ergeva fino ad erigere la coda in alto, mentre quegli schiocchi gli mandarono in bolla il cervello.
Non c'era niente... non c'era più la carne, o il sangue, o le urla di terrore ma c'erano quelle labbra che gli stavano avvolgendo i pensieri in una nebbia di passione.

Sentiva gli schiocchi, percepiva quella saliva arrivata in angoli remoti del proprio corpo, e comprese quanto non avesse vissuto nella sua misera vita.

La lingua di Denki lasciava dietro di sé una scia di dolcezza, e quelle labbra, morbide come seta, sembravano capaci di portarlo in paradiso.
Era una combinazione così sublime, le dita che premevano tra quelle pareti, e quel muscolo così umido e soffice che leccava ogni contorno.

Una pressione che si alternava tra delicati tocchi e soffocamenti...
Era totalmente sovrastato da quello che stava provando, da quella combinazione così dannatamente piacevole per i suoi sensi. E senza nemmeno rendersene conto, il suo cazzo era già eretto, dolorante contro una stalagmite.

La mano di Denki, dolcemente posata alla base della sua coda, continuava a generare perfetti tocchi, che smuovevano le squame giuste, rendendogli praticamente impossibile qualsiasi movimento!
Voleva girarsi, voleva afferrare quel viso morbido e delicato, graffiare quelle guance perfette... e lo avrebbe voluto baciare!

Nasceva dal suo stomaco, era la sua pancia a parlare! Lui voleva premere le proprie labbra su quelle del ragazzo, e sì, avrebbe accettato quella lingua in bocca.
Insomma, la stava accettando in un luogo decisamente... singolare...

"Oh, Katsuki... - Sentì tre dita di Denki aprirsi dentro la propria apertura, facendogli irrigidire ogni muscolo delle gambe, portandolo a stare quasi in punta dei piedi, mentre quelle sensazioni così belle sembravano esplodere - Sei... perfetto...".
E la mano si sfilò da sotto la sua coda, mentre piccoli baci cominciarono a percorrere un tenero percorso verso la sua schiena, sollevandosi finalmente da terra.

Era decisamente indolenzito, ma non gli importava! Non gli importava, perché quei suoni così animaleschi, così virili, erano talmente appaganti che li avrebbe ascoltati anche in procinto di morte!
Sarebbero stati una perfetta colonna sonora per la sua dipartita.

La coda di Katsuki cominciò ad avvilupparsi attorno al corpo del ragazzo, come se anche questo potesse farlo sentire ancora più vicino.
Un gesto in netto contrasto con la sua apparenza robusta e squamosa, perché lasciò uscire una dolcezza fuori dal comune.

Lenta, con un accenno di esitazione che permise alle labbra di Denki di allargarsi in un luminoso sorriso.
Quella creatura era unica nel suo genere, e non aver conosciuto niente della vita quotidiana non gli permetteva di agire normalmente in situazioni semplici.
E quei lenti movimenti sembravano tastare per la prima volta il bisogno di sentire la reazione da parte dell'altra persona, come se, prima di agire come avrebbe voluto e come era abituato a fare, preferiva avere l'assenso di Denki.

Anche dopo che il ragazzo cominciò a rilasciare lenti baci lungo la schiena squamosa, arrivando fino alle spalle, quella coda attorcigliata non fu mai dolorosa.
Aumentò la pressione in quello strano abbraccio, ma non ci fu dolore, solamente un senso di sicurezza che esplose tra loro.

Come un animale in calore, le natiche di Katsuki rimasero espose, con la lunga coda che si scostò docilmente in mostra davanti a Denki.
Egli si godette quel fruscio così rilassante generato dalle squame che scivolavano sul suo corpo nudo, approfittando di quella breve pausa che si creò tra loro due per poter riempire i suoi polmoni d'aria.

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