5. That's Christmas To Me (Lestappen)

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Anche quell'anno il Natale era arrivato, e con sé portava quella gioia condita da un pizzico di malinconia caratteristica di fine dicembre. Certo, c'era tutta quell'atmosfera meravigliosa, quella voglia di fare del bene e stare bene, ma c'era nell'aria quella consapevolezza che un altro anno era passato, che qualcos'altro si era concluso senza la possibilità di ripetersi mai più. Charles quel ventitré dicembre è seduto sul divano della loro casa in Italia, incantato dallo scoppiettio del fuoco nel camino. L'albero brilla vicino alla finestra, agghindato di ogni genere di pallina, lucetta e festone, mentre ramoscelli di vischio e agrifoglio ornano tutto il salotto. Il monegasco, sentendo il profumo di pan di zenzero, raggiunge in cucina l'olandese abbracciandolo da dietro e poggiandogli il mento sulla spalla. 

"Ehi schatje" gli dice Max, lasciandogli un bacio sulla tempia. "Sono quasi pronti"

"Mh-mh" dice il monegasco. Osserva il biondo sciogliere il cioccolato, sempre aggrappato come un koala.

"Ho quasi finito, manca poco" 

"Mh-mh" Max lo guarda di traverso.

"Ho capito, necessiti di un po' di coccole"

Il moro mostra le fossette mentre gli occhi verdi si illuminano di gioia. L'olandese sforna i biscotti, li intinge per metà nel cioccolato fuso e li posa su una teglia per farli raffreddare.

"Ecco fatto, possiamo andare."

Vanno a sdraiarsi sul divano, con il petto di Max che combacia con la schiena di Charles, e mentre il mezzo belga continua a lasciare soffici baci tra i capelli morbidi del minore scelgono un film da guardare.

"Che ne dici del Grinch? Ti assomiglia."

"Ma come sei divertente Charlie, intendi che odio il natale o che sono verde e peloso?"

"No, intendevo che il tuo cuore è diventato tre volte più grande. E che prima odiavi il natale, sì."

"Ma senti com'è romantico il mio micetto"  dice l'olandese affondando le dita nei fianchi del monegasco e stringendogli la vita sottile.

Guardano il film per una mezz'ora ma poi si addormentano, con le mani unite sullo stomaco di Charles e lo gambe intrecciate.

Il giorno dopo, la vigilia, lo passano a impacchettare i regali con la carta colorata che piace tanto a Jimmy e Sassy, i gatti di Max. Tentano anche di costruire una casetta di pan di zenzero, con risultati non troppo soddisfacenti ma sufficienti a far assomigliare l'accrocchio di glassa bianca e marzapane a una casetta. Poi passano alla Bûche de Noël, che il monegasco ha insistito per preparare nonostante lui in quanto pilota non la possa neanche toccare. È un dolce che faceva sempre con sua mamma, parte della tradizione, insomma. Poi Max affida a Charles dei compiti non troppo complicati, come tagliare le cipolle e il sedano, per evitare di dare fuoco alla casa, mentre il mezzo belga prepara la zuppa di pomodoro.

La sera suonano alla porta tutti gli invitati, cioè Sophie, Victoria, Pascale, Lorenzo, Arthur e Jos. Tutti abbracciano i due fidanzati, perfino il padre dell'olandese, che si dimostra molto più caloroso del previsto. La cena trascorre in modo piacevole, tra chiacchiere piacevoli e cibo olandese e francese/monegasco. Arthur continua ad abbuffarsi di bitterballen, polpettine olandesi molto amate da tutti i Verstappen, fino a quando Pascale non gli dà uno schiaffetto sulla mano, come quando erano piccoli.

La serata scorre in modo molto piacevole, tanto che nessuno si accorge del tempo che passa, infatti Lorenzo e Arthur, gli ultimi ad andarsene, salutano i due innamorati quasi a mezzanotte. Sono entrambi  molto soddisfatti e felici, quella cena serena è stata ciò che ci voleva. 

"Chéri, io vado a farmi una doccia. Mi raggiungi?" dice Charles con una luce di malizia negli occhi. Il mezzo belga non se lo fa ripetere due volte e prende la mano del monegasco trascinandolo in bagno. Apre l'acqua calda della doccia e inizia a spogliare il numero sedici, che fa lo stesso con lui. Le labbra non si separano neanche per un secondo, fino a che entrano nel box doccia, allora Max tortura il collo e la mascella del moro, che sospira abbandonandosi ai brividi.

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Il mattino dopo, Natale, Max si sveglia solo nel letto. La luce della mattina filtra dalle tende, e appena è sveglio abbastanza per accorgersi di dove si trova, il monegasco entra dalla porta con un vassoio con due croissant e due cappuccini.

"Buongiorno mon amour. Buon Natale!" Esclama Charles appoggiando il vassoio sul comodino.

"Buongiorno mjin liefje." lo saluta Max, ancora con la voce impastata dal sonno. Passa un braccio attorno alla vita sottile del suo fidanzato attirandolo a sé e facendolo cadere sul materasso. Attacca le loro labbra in un bacio caldo ma dolce, che sa di Natale.
Si preparano per bene e poi accolgono Lando, Carlos, Daniel e  Pierre, rispettivamente con Heidi e Kika, che vengono a pranzo da loro.

"Ehilà piccioncini, buon Natale!" fa il suo ingresso Daniel, delicato come sempre. Lando lo incenerisce con lo sguardo, ma poi si mette a ridere.

Si siedono tutti a tavola per l'ennesimo sgarro alla dieta di quei giorni. Il pranzo passa tra le battute orribili Carlos, i maldestri tentativi di serietà di Pierre e gli innumerevoli facepalm di Kika, il tutto condito da una discreta quantità di risate.

Dopo aver finito di mangiare, si siedono tutti in salotto per scambiarsi i regali. Max regala a Lando un peluche a forma di sushi.

"Mi verranno gli incubi! C'è un pesce!" protesta l'inglese, suscitando l'ilarità dell'intero gruppo.

Kika regala a Charles e a Max due braccialetti di perline coordinati, con scritto NJAI per Max e IJNFR per Charles, in memoria del loro indimenticabile "inchident" sui kart.

Charles regala un enorme peperoncino all'uncinetto a Carlos, che finge di commuoversi fino alle lacrime.

"Dios mío, lord Perceval, così mi fai commuovere!" strilla Carlos con voce acuta, mentre finge di piagnucolare. Lando gli dà una spallata che lo prende alla sprovvista facendolo cadere addosso a Daniel, che si ritira con un "Ew, che fai." 

Ormai tutti gli altri hanno le lacrime agli occhi dal ridere.

Pierre, che stava bevendo in quel momento, sputa tutta l'acqua dal naso e parte con un attacco di tosse che rischia seriamente di mandarlo all'ospedale. Kika gli dà dei colpetti sulla schiena senza troppa convinzione. 

"Carlitos!" parte Lando "Mettiamo le canzoni di Natale! Quelle di" continua a ridacchiare "MARIA CAREI!" 

Questa è la goccia che fa traboccare il vaso. Nessuno respira più, e se continuano così metà della griglia di F1 potrebbe risultare "Deceduta per asfissia".

"Ok ragazzi, calmiamoci. Facciamo dei respiri profondi ed evitiamo di morire" tenta Kika. Più o meno tutti si calmano, poi si stravaccano in salotto a guardare Mamma ho perso l'aereo.

Daniel ripete tutte le battute sottovoce, ha visto talmente tante volte qual film che ormai ricorda tutto il copione a memoria.

Poco più di un'ora dopo sono tutti addormentati gli uni addosso agli altri, stremati da quei giorni frenetici.

La sera, dopo che i ragazzi se ne sono andati, Max raggiunge il suo amato nel letto. Charles è già sdraiato,  e osserva con occhi affamati il suo olandese spogliarsi. Si mette anche lui sotto le coperte, restando però seduto.

"Char, devo parlarti di una cosa importante." esordisce. "Stiamo insieme ormai da quattro anni, tutto il mondo sa di noi, per me sei la persona più importante dell'universo e so che per te è lo stesso." continua il mezzo belga. Prende una scatolina verde scuro dal comodino e inizia a rigirarsela tra le dita.

Gli occhi del monegasco sono già lucidi.

"Mi vuoi sposare, mijn liefje?" chiede semplicemente.

"S-sì Max, certo che ti voglio sposare" dice il moro ormai in lacrime. Il biondo infila l'anello argentato all'anulare sottile del suo futuro marito, per poi lasciargli un bacio dapprima dolce e poi sempre più passionale sulle labbra. Si amano per tutta la notte, ormai certi che passeranno il resto dei loro giorni insieme all'altro.

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Autrice: Inizio a sentire l'atmosfera di Natale, non so voi. Mi sta venendo il diabete solo a scriverla, non immagino voi a leggerla, ma dopo la MotoGP di oggi avevo bisogno di un po' di fluff. Che ne pensate? Commenti e stelline fanno sempre piacere! 

Ave, centuria dei lama saltellanti.

Adios <3 👋

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