Ci truccammo velocemente e partimmo alla volta di Villa Clark.
Arivammo nel giro di mezz'ora e i nostri clienti ci aspettavano sul vialetto privato.
Ci dissero che quella notte avevano risentito le voci provenire dallo studio del padre, ma quella volta si era aggiunta anche quella della matrigna, che loro conoscevano come signora Sabrina, in preda ad una violenta emozione che la faceva balbettare.
Ricordavo che era stata un'ottima attrice e che sicuramente quella voce balbettante doveva essere frutto delle sue doti. "Esattamente, Watson" disse Holmes, indovinando i miei pensieri, in tono grave. Forse sperava di sbagliarsi sul conto della Donna.
Entrammo e Holmes volle vedere la domestica che era in servizio la sera prima "signora, ieri sera per caso è venuto a far visita un uomo alto, di bell'aspetto.. Di nome Godfrey Norton?" Chiese Holmes con naturalezza "no signore, non è venuto nessuno, perché?" "Aveva detto che sarebbe passato..."il mio amico liquidò la domanda con un gesto della mano: era un suo classico fare domande per poi dare false spiegazioni in modo che la gente non si insospettisse.
Andammo per prima cosa nello studio e il mio amico analizzò il pavimento ed il tappeto, sdraiandosi per terra e strisciando, ogni qual volta pensava di aver ricavato abbastanza indizi da quella porzione di rivestimento. Parlottava tra se e se di tanto in tanto. Pensai che i signorini Clark cominciassero a dubitare della sanità mentale di Holmes, per il modo in cui lo guardavano.
Poi si alzò e analizzò la finestra con la sua lente di ingrandimento. Capii che le indagini stavano andando bene dalle sue espressioni, le sopracciglia alzate e le labbra strette indicavano grandi passi avanti. Poi rivolse la sua attenzione ad una cornice appoggiata su un tavolino in corridoio e si lasciò sfuggire un verso di soddisfazione "sapreste dirmi chi è quest'uomo nella foto?" Chiese Holmes "A quanto ci hanno detto, é il fratello della signora Sabrina. Ma non lo abbiamo mai visto." disse la signorina Clark.
"Potrei visitare la camera di vostro padre e della vostra matrigna?" I due acconsentirono e ci guidarono attraverso un altro corridoio fino ad arrivare ad una porta, dove si scorgeva un letto matrimoniale a baldacchino. Entrammo, Holmes si sdraiò nuovamente per terra e guardò sotto il letto mentre io diedi un'occhiata per la stanza. In quel momento per ironia della sorte entrò qualcuno "cosa ci fate qui?!" Era la voce acida di Irene Adler, non la vidi in faccia perché ero intento ad esaminare un comó ma riconobbi subito la sua tonalità, e lo stesso fece Holmes, ormai era per metà sotto il letto, che per la sorpresa sbattè la testa sulla rete del materasso.
"Signora Sabrina...em..noi.." Il signorino William farfugliava come in preda ad un attacco di panico, così la sorella intervenne in suo soccorso "stavamo mostrando la casa ai nostri amici, lei come mai è già di ritorno?"chiese con naturalezza. "Ed i vostri amichetti hanno bisogno di frugare sotto il mio letto?! Vostro padre doveva sbrigare una faccenda urgente ed abbiamo saltato il concerto, così io sono tornata a casa. Vi prego di lasciarmi sola, vorrei cambiarmi d'abito" disse nervosa la donna, Holmes uscì come niente fosse da sotto il letto.
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L'avventura del banchiere innamorato
Mystery / ThrillerSolo adesso posso informare i miei lettori per quanto riguarda il caso sottoposto all'attenzione del mio amico Sherlock Holmes, in quanto, secondo lui solo adesso posso parlare dell'avventura del banchiere innamorato senza suscitare uno scandalo. Er...